Ho di recente sottolineato come l’interesse per i mondi online sia tutt’altro che scemato, ed ecco che Google “scende in campo” con il suo metaverso, a lungo rumoreggiato, che però nel complesso delude molte aspettative.
Sto parlando di Google Lively , un mondo online 3D che si installa sul proprio PC (rigorosamente Windows) come plug-in del browser e consente di accedere ad una sorta di chat 3D. Niente di più.
Tempo fa quando si associava la parola metaverso a Google veniva in mente la possibilità di usare il motore e le mappe di Google Earth per creare una sorta di “mondo online parallelo” di quello fisico. Lively è tutto tranne che questo, riducendosi a mero plug-in per browser che consente la navigazione all’interno di stanze relativamente chiuse e piccole per chattare con altri utenti.
Al momento non esiste neppure una moneta all’interno di Lively e quindi neppure un’economia. Certo, il metaverso targato Mountain View è stato appena rilasciato e ci sono ampi spazi di manovra, anche se l’essere “rinchiuso” dentro un browser è un limite forte che difficilmente consentirà evoluzioni particolari.
E’ invece molto interessante notare come Lively abbia di fatto abbattuto le barriere all’ingresso di queste tecnologie. Installare ed usare Second Life sul proprio computer richiede conoscenze e pazienza non proprio da tutti. Lively si presenta invece intuitivo ed installabile in pochi passaggi, passando subito all’esperienza core dell’applicazione.
Si potrebbe dire quindi che Lively è una sorta di via di mezzo tra un metaverso completamente avulso da internet (come Second Life) e il web stesso, in quanto è sì un metaverso ma accessibile direttamente dal browser, avvicinando in modo potenzialmente molto interessante il web ai mondi online 3D.