Molte persone in tutto il mondo rimangono connesse ad Internet, per navigare e controllare la posta elettronica, anche in automobile e questo trend è in notevole aumento in concomitanza con l’uscita di nuove tecnologie come, ad esempio, gli smartphones.
I passeggeri dell’American Airlines, la scorsa settimana, hanno potuto testare l’in-flight WiFi access e connettersi online durante tutta la durata del volo. Passando una quantità enorme di tempo alla guida della propria auto o, molto realisticamente, bloccati ne traffico l’idea di una connessione Internet in macchina può attirare davvero molto…
La Chrysler da un po’ di tempo, crede che ci sia un mercato per in-car Internet access che possa affiancarsi alle diverse possibilità di connessione già esistenti sulla piazza. Infatti, un nuovo optional verrà inserito su alcune vetture già dal 2009: un UConnect Web service che praticamente trasformerà la vostra auto in un vero e proprio hotspot su ruote. Funzionerà su rete 3G.
Un portavoce dell’americana Insurance Institute for Highway Safety, Russ Rader, ha dichiarato: “Fermatevi subito! Chiaramente questo è un problema. Le nostre automobili stanno diventando solamente un altro posto dove conversare al telefono e, adesso, controllare ed inviare email e questo è un grande problema per la sicurezza”.
Ovviamente gli avvocati interessati alla sicurezza vedono questo servizio come un’altra distrazione per I guidatori. Chrysler dichiara, dal canto suo, che il servizio web sarà studiato per essere destinato esclusivamente ai passeggeri ed ai guidatori SOLAMENTE quando il veicolo è non è in movimento. Comunque, la stessa Chrysler ammette che non c’è alcun modo concreto per impedire ad una persona di guidare e navigare online allo stesso tempo.
La velocità di download del servizio inserito nelle nuove Chrysler sarà di soli 600 – 800 kbps in download e 200 kbps upload. Però, nonostante queste “basse velocità”, la possibilità di avere accesso immediato e integrato nel computer di bordo, mentre si è bloccati nel traffico, magari con tutta la famiglia al seguito, non è assolutamente da sottovalutare.