15 febbraio 1999: un gruppo di utenti Linux appartenenti all’SVLUG (Silicon Valley LUG, tra cui Don Marti, Rick Moen, Chris DiBona, Nick Moffitt e Tabinda Khan) decide di far valere i propri diritti di recesso dell’utilizzo di Windows così come previsto dall’EULA, ovvero la End User License Agreement di Microsoft. L’idea viene al giovane web master Matt Jensen, di Seattle, che decide di proporre pubblicamente la cosa, avendo saputo che Geoff Bennett, in Australia, è riuscito (dopo circa 6mesi) ad ottenere il rimborso di 110$ australiani per la licenza di Windows annessa al suo nuovo Toshiba.
In sostanza, la protesta nasce come risposta all’obbligo di acquistare i computer con sistema operativo Windows pre-caricato e al rifiuto, del produttore, di rimborsare il costo relativo a fronte del rifiuto della licenza, invitando l’acquirente a rivolgersi direttamente a Microsoft.
L’idea è quella di restituire direttamente, e in pompa maga, le licenze di Windows a Microsoft, chiedendo, ovviamente, la restituzione dell’importo relativo. Così gli aderenti all’SVLUG organizzano un corteo che si dirige compatto presso l’ufficio Microsoft di Foster City nella Bay Area (San Francisco).
Gli uffici Microsoft di Foster City
Il gruppo, che parte da un punto di ritrovo segreto (ma non troppo!), coinvolge oltre 150 persone, con tanto di magliette ad-hoc e cartelli, semplici ma esaustivi.
La Maglietta
Il Corteo
All’arrivo, i manifestati sono stati accolti da Microsoft (informata da qualche gola profonda) come ad un party con tanto di slogan: “Welcomes the Linux Community”.
L’accoglienza
La società di Gates ha, infatti, predisposto nel parcheggio un tavolo con limonata gratuita e alcune bevande analcoliche. Oltre ad alcuni incaricati Microsoft, ad attendere i manifestanti sono presenti anche diversi operatori della stampa e della televisione locale, che enfatizzano la richiesta alla società di rispondere a tre domande esplicite:
- Manufacturers claim they cannot issue refunds because Microsoft will not reimburse them. Will you guarantee reimbursement of qualifying PC manufacturer refunds?
- PC manufacturers have consistently refused refunds. Are you willing to direct my manufacturer to issue refunds for your product under your End-User License Agreement?
- Some manufacturers have been unwilling to refund just the software. Is it Microsoft’s position that its refund clause covers the PC hardware?
Microsoft, però, come da copione, glissa su di esse dando risposte generiche e rimandando ai produttori ogni responsabilità in merito. Il tutto, ovviamente, non soddisfa i manifestanti che tentano di salire ai piani alti ma… l’ascensore è stato riprogrammato e non permette di raggiungere il nono piano, dove sono gli uffici di competenza.
Eric Raymond e Chris DiBona provano a usare l’ascensore
Epilogo: quanto raccontato accadeva 15anni fa. Negli anni successivi l’iniziativa si è ripetuta ma ha riscosso un interesse calante, sia dei partecipanti che dei media. Nel frattempo ben poco è cambiato, tant’è che ancora oggi la quasi totalità dei computer vengono venduti con Windows pre-installato, mentre raramente viene proposto Linux o, ancora più raramente, viene offerta la possibilità di rinunciare alla licenza in funzione di uno sconto.