Che la fisica sia una delle scienze con la maggior predominanza maschile non è una scoperta: è molto più difficile trovare donne in un dipartimento di fisica che in un dipartimento di biologia, per non parlare di scienze sociali. Ma qual è la ragione di questa disparità? Un articolo scientifico pubblicato nella rivista “Gender and Society” ha cercato di rispondere a questa domanda o, piuttosto, ad analizzare le risposte date dagli scienziati stessi. Infatti è particolarmente significativo capire come gli scienziati delle varie discipline vivono questa disparità. Gli autori hanno intervistato 3455 scienziati a vari livelli di carriera dei dipartimenti di fisica e di biologia in diverse università americane e il risultato è, a mio parere, sconcertante.
Innanzi tutto gli intervistati dovevano rispondere se la ragione della differenza è dovuta a una delle quattro seguenti motivazioni:
– Maggiore abilità naturale per le donne a studiare biologia
– Preferenza delle donne per la biologia
– Maggiore discriminazione verso le donne in fisica
– meno mentori per donne in fisica
I risultati sono riportati nella figura seguente:
Già queste risposte incutono un po’ di angoscia, almeno a me. La prima cosa che noto è che gli studenti sono più ottimisti e non vedono una maggiore discriminazione per le donne in fisica, mentre con l’avanzare della carriera le donne se ne rendono conto e come. Al contrario gli uomini continuano nella propria carriera senza rendersi conto di questo problema. Mi stupisce enormemente anche vedere come i giovani dottorandi e post-doc di genere maschile ritengano che le donne non siano adatte a far fisica e che siano predisposte a fare pittosto biologia.
L’articolo continua interpretando alcune frasi estratte da interviste più complete. Per esempio alcuni uomini hanno detto:
“differenze morfologiche e biologiche rendono gli uomini migliori in materie come matematica e fisica ad alto livello” — professore associato, genetica
“Ci sono delle differenze cerebrali tra uomo e donna che spiegano questo divario” — dottorando, biologia
“In genere le donne sono meno interessate alla matematica.” — professore, biologia
“ Fisica è più difficile per le ragazze, e devi pensare molto, calcolare, applicare la logica. Probabilmente questo è difficile per le ragazze” — dottorando, fisica
“ La scienza è un campo dominato dagli uomini per un lunghissimo periodo di tempo, ci vorrà molto tempo perché questo possa cambiare” — dottorando, biologia
“Le donne devono fare una scelta perché alla fine sono le prime a dover rinunciare alla carriera se hanno figli” — postdoc, biologia
Alcune frasi dette dalle donne, invece, sono:
“Credo che le donne vogliano avere la sensazione che quello che stanno facendo possa aiutare qualcuno… Forse ci sono più donne in biologia perché possono dire “Oh, scoprirò la cura per il cancro”— postdoc, biologia
“Fisica è più astratta e biologia è più concreta. È più raro che le donne amino cose astratte” — professoressa assiciata, fisica
“A una mia amica veniva sempre detto ‘Non sei brava in matematica’, finché non si è trovata prendere il massimo dei voti al corso di calcolo funzionale a molte variabili. Sai, era spaventata dalla matematica durante tutte le superiori” — dottoranda, fisica
“I dipartimenti dominati dagli uomini possono essere veramente spiacevoli per le donne. Gli uomini possono essere dei veri cretini in queste situazioni.” — professoressa associata, biologia
“Conosco un sacco di donne in chimica e fisica e che sono bravissime in quello che fanno, ma spesso vengono relegate in un angolo o ignorate dai loro colleghi semplicemente perché sono in poche.” — professoressa associata, biologia
“Questo problema non verrà risolto finché non troviamo un modo per aiutare le madri a gestire sia i figli che la carriera” — professoressa associata, fisica
Insomma, l’articolo mette in evidenza come pochissimi uomini, specialmente in fisica e specialmente a livelli più avanzati di carriera, riescano ad ammettere che ci sia una vera discriminazione o che sia l’ambiente sociale, piuttosto che la materia in se, a rendere difficile alle donne fare fisica. Le conclusioni dell’autrice Elaine Howard Ecklund e dei suoi colleghi sono molto interessanti, invece. Suggeriscono che evidenziare maggiormente gli aspetti pratici di fisica potrebbe aiutare ad attirare più donne, e sarebbe anche una buona idea spiegare ai giovani ricercatori maschi che non ci sono differenze fisiche che possano rendere gli uomini più portati per la matematica. Per chi non ci credesse, ci sono studi che lo dimostrano.
La mia esperienza è che la discrimazione nei confronti delle donne in fisica c’è ancora eccome. La voce di una giovane donna conta sempre meno di quella di un uomo, si deve sudare molto solo per farsi ascoltare e farsi prendere sul serio. Certo, molte dinne ce la fanno, ma la maggior parte di loro devono rinunciare non solo ad avere figli, ma spesso anche ad avere un marito. Molte donne in fisica devono rendersi dure e forti per sopravvivere e farsi strada in questo ambiente. Certo, qualcuna è più fortunata e finisce in un circolo di persone migliori, ma purtroppo sono ancora una minoranza. E poi, diciamo la verità, cosa possiamo aspettarci da un posto che appende cartelli come quello in cima a questo articolo? Quella è una foto presa nell’edificio in cui lavoravo al CERN. Evidentemente lì si aspettavano che le donne facessero un altro tipo di lavoro, non la ricercatrice….