Pubblichiamo un guest post di Isaac
Chiudo il mio lungo intervento (qui e qui i primi due episodi) con un breve cenno alle prospettive de i Tegra serie 600, che non vedo così rosee in quanto vanno a scontrarsi su di un terreno in cui Intel si sta già affermando con il rinomato (e forse un po’ sopravvalutato) Atom. I motivi sono presto detti. Sui processori nVidia non gira Windows: già questa è un’argomentazione sufficiente. Asus ha dato dimostrazione di credere in Linux, ma appena ne ha avuta la possibilità, ha messo sul mercato un EEE con il sistema operativo dell’impero del male: rinunciarvi avrebbe significato andare contro la propria mission, ovvero fare soldi.
Inoltre le performance dei Tegra sono tutte da verificare, al di là degli annunci trionfali di nVidia. A livello di CPU pura mi aspetto prestazioni analoghe, ma per quanto concerne altri aspetti quali la banda disponibile sul sistema (tra cui disco e RAM) inizio ad avere qualche perplessità. E poi l’Atom, per quello che deve fare, va già bene, il watt in più o in meno o la possibilità di riprodurre filmati HD su schermi da 8/10 pollici non sono forse vantaggi sufficienti a far pendere l’ago della bilancia verso i Tegra.
Credo che al di là di tutto anche NVIDIA ne sia conscia, tant’è che i serie 600 sono arrivati solo mesi dopo dall’annuncio dell’APX 2500, di cui nient’altro sono che una versione con qualche piccolo adattamento, quindi con un contenuto costo di ricerca e sviluppo: mi sa un po’ di “già che ci siamo, facciamo anche questo”.
Nel filmato potrete apprezzare un dispositivo dimostrativo presentato da nVidia al Mobile World Congress: 800×480 di risoluzione, schermo da 4″, HSDPA, WI-FI, Bluetooth, GPS, Mobile TV, 256 MB di ram e fotocamera da 5 Mpixel. Si, lo schermo touch ha una certa antipatia per le dita dell’utilizzatore, d’altronde è un prototipo.