Alcuni ricercatori dell’ Università del Wisconsin-Madison (UW-Madison), stanno cercando di capire come poter trasformare il tanto famigerato (quanto indispensabile) comune asfalto, in un prodotto “eco-friendly”.
Cercare di utilizzare materiali riciclati nella composizione dell’asfalto, cercare di allungare la sua durata di vita e cercare di diminuire i consumi di energia necessaria a stenderlo sulle strade di tutto il mondo, certamente consentirà, con il tempo, di riscontrare un diverso impatto ambientale ed economico.
Hussain Bahia, professore in ingegneria civile all’Università del Wisconsin-Madison (UW-Madison), dichiara che il problema fondamentale che si incontra nello sviluppo, la produzione e l’utilizzo di un asfalto più ecologico è che l’asfalto stesso è diventato un elemento estremamente comune e largamente diffuso praticamente in qualsiasi angolo del pianeta terra. All’interno di un programma nazionale americano chiamato Asphalt Research Consortium (ARC), Bahia userà nel prossimo futuro, 5 milioni di dollari donati alla ricerca, per cercare di rendere l’asfalto un prodotto più sostenibile soprattutto da un punto di vista ambientale. Uno dei primi obiettivi, sempre stando alle parole del docente, è quello di sviluppare quello che viene comunemente chiamato “cold mix” (mix a freddo) per poterlo, entro breve, introdurre negli Stati Uniti.
Paesi come l’Africa e l’India hanno utilizzato ed utilizzano tutt’ora questo mix “a freddo” da decenni e i ricercatori del Wisconsin sostengono che, proprio questa tecnica di utilizzo, può richiedere una quantità di energia fino a sette volte inferiore rispetto al comune mix “a caldo”. Bahia vuole proprio arrivare a questo: ottenere le stesse alte performance del prodotto “a caldo” utilizzando invece la tecnica “a freddo”.
Inoltre, si sta cercando di sperimentare nuove combinazioni di elementi da mescolare tra loro per ottenere asfalti più sicuri, duraturi ed ecologici con l’utilizzo, in gran parte, di materiale riciclato.
Il nuovo centro di ricerca Modified Asphalt Research Center (MARC), crede fortemente nello sviluppo di queste nuove mescole a freddo ed è per questo, che sta realizzando nuovi test di qualità, sicurezza e sostenibilità, con cambi di temperatura, studi sull’usura e “prove su strada”: per poter lanciare, entro breve, questa tecnica sul mercato mondiale