Il Bug del Pentium e la predizione di Nostradamus

La maggior parte dei lettori di questa rubrica ricorda sicuramente il bug, o più correttamente il flaw, della prima versione del Pentium.

 

Siamo nel 1994 (ottobre), a oltre un anno dal lancio ufficiale del processore più noto della storia, e Thomas Nicely,  ricercatore del Lynchburg College, comunica al supporto tecnico Intel che “mentre eseguiva un’applicazione che faceva pesante impiego di calcoli sui numeri primi, uno dei suoi computer ha restituito un risultato errato”.

Nel giro di pochi giorni la scoperta diventa di pubblico dominio e diversi altri esperti confermano la notizia: il Pentium sbaglia i conti!

In realtà non si trattava di un fatto nuovo nel mondo dei microprocessori, ma era la prima volta che la questione diventava quasi da “gossip”, tanto che, il clamore suscitato, costringerà i produttori a rilasciare, da allora in avanti, sempre una flaw/bug list (più o meno rintracciabile) che evidenzi i vari problemi presenti nelle proprie CPU.

Ma cosa centra tutto questo con Nostradamus? Ebbene le quartine di Michel de Nostredame sono strutturate in modo tale da permettere di associarle, spesso con un po’ di fantasia, alle situazioni più eterogenee.

Nel nostro caso è Leo Sorge, scrittore di articoli e testi sull’elettronica di consumo dal 1976, a raccontarci della loro “applicazione” al mondo dei microprocessori. L’interpretazione è apparsa per la prima volta il 21 gennaio del 1995 sul newsgroup comp.sys.intel,alt.prophecies.nostradamus, e viene presentata da Sorge ne “I chip di Nostradamus” con una dialettica ed una fluidità tipica dello scrittore romano.

La quartina interessata recita:

[1] Aupres des portes et dedans deux cités

[2] Seront deux fleaux et onques n’aperceu vn tel,

[3] Faim dedans peste, de fer hors gens boutés,

[4] Crier secours au grand Dieu immortel.

ovvero:

[1] Prossimi ai cancelli e tra due cittadine

[2] Saranno due difetti (flaws) che nessuno anticipò [vn tel]

[3] Fame e peste all’interno [pest inside], dal ferro persone scacciate,

[4] implorano soccorso al gran Dio immortale.

 

[1] Near the gates and inside two cities

[2] Will be TWO FLAWS, and nobody noticed it [from] INTEL

[3] Hunger, pest inside, by steel people thrown out

[4] Cry for help to the great immortal God.

Analizziamola in dettaglio, partendo dal secondo verso:

[2] Saranno due difetti (flaws) che nessuno anticipò [vn tel]

Tre elementi rimandano direttamente al Pentium Bug. Il sostantivo centrale è proprio flaw, mentre l’espressione “un tel”, unica occorrenza presente nelle mille quartine, in francese si legge come “Intel”.

Sempre nel francese risorgimentale, la “u” e la “v” sono interscambiabili, anche se, in generale, si preferisce mantenere la coerenza nella scrittura all’interno della stessa frase. Cosa curiosa è che questo è l’unico scambio che Nostradamus si concede, come mai? Inoltre “V” è anche “cinque” in numeri romani, e quindi è assimilabile a “quinta generazione” a cui appartiene il Pentium!

Passiamo ora alla prima parte del 3 verso:

[3] Fame e peste all’interno [pest inside],….

“peste all’interno” diventa in inglese “pest inside”, che ricorda molto da vicino l’ormai famoso claim “Intel inside”.

Proseguendo con la parte restante della quartina:

[1] Prossimi ai cancelli e tra due cittadine

sempre in inglese,  “cancelli” diventa “Gates” e le “due cittadine”, ovvero city, diventano “centri di affari” alias “city borsistiche”. Sommando le due cose ecco che si ottiene Microsoft ed Intel, veri e propri centri del potere finanziario (e non solo) dell’informatica del 1994.

Ma non finisce qui:

[3] …., dal ferro persone scacciate,

[4] implorano soccorso al gran Dio immortale.

il ferro è l’ “hardware”, e l’associazione al Pentium è immediata visto che la CPU è vittima di un flaw, ovvero di un difetto fisico, mentre “Dio” è la “giustizia”, rappresentata dal fatto che Intel, nonostante abbia tentato di insabbiare la cosa (addirittura negando l’evidenza), alla fine ha dovuto ammettere il difetto e dirsi disponibile a sostituire il prodotto difettoso.

In realtà bisogna sottolineare che il clamore suscitato è stato più un vantaggio che uno svantaggio per la società di Santa Clara, rendendo di fatti il claim “Intel Inside”, il brand “Pentium” ed il marchio “Intel” stesso noti in ogni angolo del globo.

Per chi volesse approfondire la “profezia”, è possibile leggere il post ufficiale su http://www.storiainformatica.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=29&Itemid=183. Mentre vi consiglio assolutamente da leggere il già citato “I chip di Nostradamus” di Leo Sorge, ricco di aneddoti e di “falsi storici”.

Infine, per uno sguardo tecnico sul bug (flaw) vero è proprio, è consultabile la presentazione di Alan Edelman del MIT http://www.docstoc.com/docs/55232093/The-Intel-Pentium-Division-Flaw

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