Il prezzo di benzina e gasolio ad oltre 1,5€ al litro e la sostenibilità ambientale dei combustibili fossili, hanno da tempo mosso alcune case automobilistiche ed alcuni consumatori accorti a scegliere soluzioni ibride per ridurre le emissioni di CO2.
In USA la Toyota Prius è diventata in fretta un “fenomeno di costume”, nel senso che chi la possiede è generalmente etichettato come persona “attenta all’ambiente”.
Recentemente un articolo pubblicato su Wired di Chuck Squatriglia ha però fatto i conti in tasca a Toyota scoprendo che per produrre una Prius occorrono ben 113 milioni di BTU e, considerando quante BTU ci sono in un litro di carburante, emerge che occorre fare quasi 80.000 km prima di recuperare questa energia spesa per costruire l’auto. Insomma, fino a 80.000 km non c’è alcun vantaggio reale per l’ambiente, solo dopo inizia il vero guadagno.
Calcoli utili che però pochi fanno, come le tante persone che hanno comprato negli ultimi anni auto di segmento B diesel credendo di avviarsi verso chissà quali risparmi, senza considerare che questi risparmi ci sono solo, mediamente, dopo i 20-30.000 km l’anno, percorrenze che difficilmente si fanno su auto di quel segmento.
È molto interessante, e a mio avviso doveroso, andare sempre fino in fondo alla catena produttiva di questi beni che fanno uso di fonti alternative di energia, perché purtroppo spesso si scopre che per consumare meno alla fine (cioè nelle mani del consumatore), il produttore ha consumato molto di più per produrre il bene.
La vicenda ricorda vagamente il calcolo che ha evidenziato come le auto alimentate con biocarburanti, come la maggioranza di quelle circolanti in Brasile, siano alla base di una sfrenata deforestazione che vede l’abbattimento di secolari foreste, per creare piantagioni che alimentino il mercato dei biocombustibili.
Tornando all’articolo di Wired, l’autore suggerisce di acquistare auto usate. Per assurdo un’auto usata alimentata a benzina, è di fatto molto meno inquinante di una Prius di ultima generazione, dato che il suo impatto sull’ambiente in fase di produzione l’ha già avuto, e se anziché rottamarla la si usa al posto di un’auto nuova si fanno risparmiare ben 113 milioni di BTU al nostro povero pianeta.
Vi sono invece dei suggerimenti relativi all’uso dell’automobile che mi sento di dare che certamente fanno solo bene all’ambiente (e alle nostre tasche), che non richiedono particolari sacrifici:
- Togliere carichi inutili dall’auto
- Controllare regolarmente la pressione delle gomme
- Guidare dolcemente, usando sempre la marcia più alta possibile ed evitando brusche accelerazioni/frenate
Quest’ultimo consiglio è a mio avviso uno dei più importanti che se adottato può far davvero risparmiare tanto denaro (e tanta CO2). Purtroppo in Italia si vedono tanti personaggi che scambiano le strade in circuiti, nei quali gareggiare per arrivare primi al rosso. Non si chiede agli Italiani di guidare come gli Svizzeri, ma forse un uso più cosciente e responsabile dell’auto ridurrebbe inquinamento, incidenti e nervosismi vari.