Ho recentemente scoperto una pratica fotografica che prima mi era completamente sconosciuta e che, onestamente, mai avrei immaginato esistesse: si chiama “Camera Tossing”.
Il verbo “to toss” significa scuotere, gettare, lanciare. Poco è quindi lasciato alla fantasia, questa tecnica consiste nel, letteralmente, lanciare in aria la macchina fotografica nel momento dello scatto.
La situazione che gli esperti di questo genere descrivono come ideale è quella di una foto notturna in presenza di varie luci, impostando un tempo di scatto di 1-2 secondi (o anche di più) si possono ottenere risultati di splendida e unica bellezza.
Scatti genuinamente unici, perchè assolutamente irripetibili e casuali. È proprio questo il punto su cui insistono gli appassionati del genere, spesso accusati di essere dei pazzi. Il “Camera Tossing” vuole “liberare” la fotografia, rendendo completamente naturale e casuale il risultato dello scatto.
Inutile dire che la pratica è fortemente sconsigliata ai deboli di cuore e ai novizi, che potrebbero pentirsi amaramente di aver lanciato in aria la propria Nikon D80 e mancarla al suo “atterraggio”. Nel bel gruppo su Flickr sono raccolte le foto scattate con questa tecnica, e a giudicare dai dati EXIF molte sono state scattate usando fotocamere semi-economiche.
Non manca però chi ha follemente coraggiosamente lanciato in aria gioielli del calibro di Nikon D3. Da appassionato di fotografia quale sono capisco perfettamente che per una passione si possano fare follie, ma questa tecnica mi pare davvero troppo rischiosa anche se ammetto che molti dei risultati che ho visto finora meriterebbero un’esposizione in una galleria a tema: davvero stupendi.
Foto: Beer30