Quale è la cosa peggiore che può succedere dopo aver speso 69 sterline per regalare alla propria figlia la tanto bramata Wii fit? Arrivare a casa e scoprire con orrore che non funziona? Inserire le batterie e vederla esplodere? No, sentir dire alla piccola decenne “sei grassa” e vederla precipitare in depressione, come è accaduto a un genitore dell’Inghilterra del Sud-Est, subito coadiuvato dalle associazioni contro l’obesità in una campagna contro Nintendo.
La Wii Fit, l’ultimo accessorio della popolare console giapponese, ha registrato il tutto esaurito in Inghilterra dopo pochi giorni dalla commercializzazione. Si tratta di una specie di bilancia venduta in combinazione con un programma di allenamenti pensati per migliorare la forma fisica e la postura dei giocatori, il tutto tramite la console che si occupa di registrare i progressi. Uno dei punti cardine del Wii Fit è la capacità di calcolare l’indice di massa corporea, una misura biometrica data dal peso fratto il quadrato dell’altezza, in grado di inserire una persona in una tabella che va da “gravemente magro” a “super obeso”. Un indice di massa corporea normale sta tra 18,5 e 24,9.
L’articolo del Daily Mail non specifica quale fosse la fascia in cui la Wii Fit ha inserito la bambina inglese, mentre riporta le misure fornite dal padre (38 Kg per 1,45) per cui possiamo dire che anzi la bimba sarebbe fin troppo magra (indice 18,07 – vedi la tabella di wikipedia), e invece il nuovo giocattolo targato Nintendo l’ha apostrofata con un “sei grassa” e c’è voluta la pazienza di due genitori e molto tempo per convincerla che non è vero.
Immagino che alla fine di ogni sfida a Super Mario Galaxy ci voglia la stessa pazienza per convincerla che non può volare di pianeta in pianeta o trasformarsi in ape, ma tant’è che i problemi qui sono due e sono ben distinti: è sicuramente vero che l’indice di massa corporea non è un metrica adatta ai bambini, come dice Tam Fry del Forum nazione sull’obesità, e che non è bello sentirsi dire “sei grassa” quando questo non è vero (quindi Nintendo dovrebbe in qualche modo mettere un disclaimer in questo senso), ma mi pare altrettanto pacifico e assodato che un bambino non dovrebbe andare in depressione per una frase palesemente falsa, almeno stando al padre.
Quella su Super Mario Galaxy era una battuta, certo, ma qui la colpa è più di Nintendo che non dice “attenzione, l’indice di massa corporea sotto i 10 anni è molto approssimativo e soggetto a variazioni repentine” o dei genitori che hanno in casa una figlia che crede ciecamente a quel che gli viene detto da una console e che non è in grado di giudicare da sé se sia vero o falso, o che peggio si fida più della Wii che della smentita di papà e mamma?