Gli utenti di BitTorrent sanno ormai bene di non poter contare su velocità entusiasmanti; di converso gli ISP BitTorrent rappresenta una nemesi: riesce a saturare rapidamente la banda disponibile e mettere sotto stress le interfacce di rete. Il caso Comcast – che ha usato strumenti di traffic shaping per bloccare BT – rappresenta la reazione più tipica ai problemi che il protocollo innesca.
ONO, un plugin per il popolare client BT Azureus, promette incrementi di velocità significativi – dal 30% al 200% circa di media a seconda della banda disponibile – sollevando contemporaneamente gli ISP da una buona quota di stress. Come? Inducendo il client a preferire le fonti che provengono da computer più facilmente raggiungibili.
Il principio è lo stesso che viene applicato quando scarichiamo un file da siti ad altissimo traffico come Versiotracker e Sourceforge: veniamo indirizzati al server più vicino non geograficamente, ma dal punto di vista dell’architettura di rete. Questo solitamente garantisce velocità di download più elevate e tempi di latenza più bassi.
Allo stesso modo, prediligendo computer più facilmente raggiungibili perché per esempio serviti dal nostro stesso ISP, otteniamo velocità migliori. Dal punto di vista dell’ISP, la concentrazione del traffico all’interno del proprio network, abbassa i costi di interfacciamento con altre reti (solitamente tariffati a volume) e ottimizza le prestazioni.
In attesa di provarlo, posso anticiparvi che l’autore dell’articolo citato ha sperimentato un notevole incremento di prestazioni dal primo file messo a scaricare (legalmente!) dopo l’installazione del plugin.
Fonte: DailyTech