La Cina prevede di coprire tutta l’Asia con un sistema di navigazione satellitare proprio, prima della fine del 2010 (2 anni…).
Oramai siamo praticamente quasi GPS dipendenti; un sistema largamente utilizzato dagli automobilisti, dalla marina, dall’aviazione, per la gestione di mezzi e personale nelle aziende, per scopi militari ecc. ecc. ecc.
In Asia siamo ancora lontani dall’avere una copertura soddisfacentemente estesa a tutto il continente; la Cina ha però dichiarato di voler coprire l’intera regione prima della fine del 2010. Mancano solo due anni e l’impresa appare ardua però, visti i tempi di realizzazione di altre grandi opere, tutto è possibile.
Nonostante la data dichiarata, le autorità cinesi non rilasciano ulteriori informazioni sull’operazione e il vicino Giappone, dichiara che non ci sono ancora stati contatti da parte della Cina per rendere compatibili tra loro i sistemi satellitari delle due nazioni. Tutto questo nonostante i due stati siano entrambe membri dell’ International Committee on Global Navigation Satellite Systems (ICGNSS), fondato anni fa per assicurare una globale compatibilità tra le diverse reti satellitari per la navigazione esistenti al mondo.
La Cina inoltre, non ha ancora completato il coordinamento delle frequenze con gli altri stati membri del ICGNSS come gli Stati Uniti, il gruppo europeo, la Russia ed altri. Ebbene sì, GPS sta per “Global Positionioning System” ma, sul piano pratico, potremmo tranquillamente chiamarlo “Local Positioning System”, date le caratteristiche più locali piuttosto che globali dello sviluppo mondiale dei sistemi di posizionamento su base satellitare.
Secondo il sito Space.com, le autorità cinesi hanno dichiarato durante il Toulouse Space Show (23 aprile scorso) che il sistema di navigazione cinese, Beidou, sarà completamente compatibile con l’americano GPS, l’europeo Galileo e il russo Glonass (Global Navigation Constellations).
Le autorità giapponesi si dicono preoccupate per il progetto cinese di coprire totalmente la regione asiatica, anche perché il Giappone sta da anni sviluppando un proprio sistema nazionale chiamato Quasi Zenith Satellite Systems, che avrà tre satelliti in orbita ellittica con l’apogeo sopra lo stesso Giappone e l’Asia in generale. Secondo Satoshi Kogure della Japan Aerospace Exploration Japanese Agency, molte persone in Giappone credono che il sistema cinese possa compromettere la nostra sicurezza nazionale.
Il sistema cinese includerà anche un canale criptato, molto probabilmente per usi militari.
La base operativa di Galileo, il sistema europeo, fa notare che quando tutti i sistemi saranno operativi: quello americano, quello russo, quello cinese e quello europeo, ci saranno molto probabilmente ben 120 satelliti in orbita più, ovviamente, i tre giapponesi. Ci basteranno?