Probabilmente tutti, anche chi si è avvicinato al mondo dell’informatica di recente, avranno sentito parlare di Lotus, una delle software house che più hanno segnato l’evoluzione dell’informatica.
Oggi Lotus è la divisione software di IBM ed ha ben poco di quella che era la gloriosa società fondata nel 1982 da Mitch Kapor e Jonathan Sachs con il sostegno finanziario della Sevin Rosen Funds. Il nome “Lotus” fu scelto da Kapor con riferimento alla posizione yoga “The Lotus Position” (anche nota come Padmasana), disciplina di cui era gran cultore.
Entrambi i fondatori provenivano da esperienze legate al settore dei fogli elettronici e alla gestione dei dati: Kapor era stato il team lead del progetto VisiCalc (Visible Calculator, di cui si è parlato qui), riconosciuto come primo spreadsheet per microcomputer della storia, nato dalla mente geniale di Dan Bricklin. Sachs aveva dato vita alla Concentric Data Systems, produttrice di CompuCalc, spreadsheet per microcomputer DataGeneral, realizzato proprio sulla filosofia di utilizzo introdotta da VisiCalc.
Kapor decide di abbandonare VisiCorp (alias Personal Software) in seguito alla crescente disorganizzazione dovuta alla contesa legale con Software Arts (spin-off fondata da Dan Bricklin e Bob Frankston realizzatori di VisiCalc) interessata a rivendicare i diritti commerciali esclusivi su VisiCalc che, secondo gli accordi precedenti, poteva essere commercializzato da VisiCorp.
Alla ricerca di nuove sfide, Kapor contatta Sachs per proporgli di lavorare ad un nuovo spreadsheet per sistemi PC IBM e, insieme, rivoluzionano il concetto stesso di foglio elettronico, integrando, in un unico ambiente, un foglio elettronico, un tool per la generazione di grafici e un database.
Così nel 1981, ancor prima della fondazione ufficiale della società, nasce 1-2-3, scritto interamente in linguaggio assembler per l’architettura i808x e derivato, sostanzialmente, dalla struttura di CompuCalc. Il prodotto di Kapor e Sachs ha anche un’ulteriore caratteristica denominata “natural order of recalculation”, derivata dagli studi di Sachs, grazie alla quale risulta subito molto più veloce di qualsiasi altra soluzione concorrente, VisiCalc in primis.
Lotus 1-2-3 Splash Screen
Lotus 1-2-3 per Dos
Lotus 1-2-3 diviene un successo al di la di tutte le aspettative, tanto che nel 1983 la società, cresciuta, nel frattempo, sia in numero di dipendenti che a livello strutturale, arriva a fatturare 53 milioni di dollari a fronte dei 3-4 milioni a cui puntavano inizialmente i suoi fondatori. Nel 1984 il fatturato si triplica e 1-2-3 diviene di fatto la killer application dei personal computer.
Durante questa fase di crescita approda in Lotus Jim Manzi, che scala rapidamente l’organigramma aziendale fino a sostituire Kapor alla guida dell’azienda nel 1986, ruolo che ricoprirà per quasi dieci anni (1995), fino all’acquisizione di IBM. Nel 1985 Lotus acquista Software Arts (pagando 800.000 dollari per la società e coprendo i 2.2 milioni di dollari di debito), ormai detentrice dei diritti su VisiCalc ma in grande difficoltà. L’acquisizione segna la definitiva dismissione di VisiCalc e l’ingesso in Lotus di Briklin (come consulente), seguendo la scelta fatta l’anno precedente da Ray Ozzie.
Jim Manzi e Ray Ozzie
Nel 1985 arriva anche Michael Kolowich che assume il ruolo di vice Presidente esecutivo del Marketing e Business Development. Kolowich avrà un ruolo chiave nei primi anni di gestazione di Notes, affiancando Ozzie per conto della società.
Michael Kolowich
Una delle particolarità di Lotus era la cultura aziendale, definita progressiva. In pratica i dipendenti potevano scalare le varie posizioni dell’organigramma grazie alle proprie capacità e al proprio impegno, come accaduto a Janet Axelrod, prima dipendente dell’azienda, e responsabile sia delle risorse umane che dalla cultura progressiva stessa. La società si dimostra un’eccellente luogo di lavoro, apre nidi per i figli dei dipendenti e diventa la prima azienda al mondo ad offrire realmente pari opportunità sia a uomini che a donne. Non per niente nel 1998, nonostante l’acquisizione di IBM, viene nominata come una delle migliori 10 aziende per le donne – madri.
Grazie alla sua cultura e ad 1-2-3, Lotus deterrà fino al 1988 il primato di prima software house in funzione delle vendite effettuate.
Video di presentazione di Lotus 1-2-3(1984 circa)