Nel breve tempo bastato ai media generalisti per spostare la tragedia giapponese 3 o 4 scroll sotto – in zona “cronaca nera stagionata”, di castronerie ne sono state dette tante, pur di cavalcare quell’ondata di traffico selvaggio che da qualche giorno ha dirottato la traiettoria verso la gravissima guerra in Libia.
Cosa resta oggi, a poco più di una settimana dalla catastrofe che ha lasciato alle sue spalle oltre 10.000 fra morti e dispersi, sui media generalisti che solo qualche giorno fa gareggiavano a chi la sparava più grossa sui titoli rossi a pagina intera?
Cosa rimane soprattutto delle problematiche legate alla ricostruzione di quella zona disastrata dal terremoto e dal successivo tsunami molto più che dalla pur grave crisi di Fukushima?
Per chi ne dubitasse, le risposte alla precedenti due domande sono rispettivamente: poco, nulla. E sulla prima domanda rimane forte l’idea che ciò che resta, faccia comodo più che altro come pezza d’appoggio per finalità politiche interne.
<DISCLAIMER>
Da ben prima della crisi di Fukushima il sottoscritto è contrario al nucleare e voterà contro al prossimo referendum. Il sottoscritto ritiene che la prima soluzione al problema energetico sia consumare tutti meno, ma rispetta le opinioni di chi la pensa diversamente, anche se sotto casa tiene parcheggiato un SUV.
</DISCLAIMER>
Passiamo a qualche esempio (cliccate sulle immagini per ingrandire).
Repubblica (23 marzo ore 19 circa)
Corriere della sera (23 marzo ore 19 circa)
Il sole 24 ore (23 marzo ore 19 circa)
Mentre un’ammiccante Paris Hilton tiene buona compagnia ai gestori della centrale atomica sul Corriere, dal Sole, dopo un paio di minuti dallo screenshot, è sparita l’interessante analisi riguardante una nube tossica che dal Giappone avrebbe invaso o sarebbe in procinto di invadere il nord Italia.
Il fatto quotidiano rimane fedele all’impostazione delle prime ore, riportando in buona visibilità una serie di contributi sulla tragedia giapponese. Interessante notare che si tratta di approfondimenti legati alla sola questione nucleare. Migliaia di morti e dispersi? Bazzecole. Mezzo paese da ricostruire? Pinzillacchere.
Il fatto quotidiano (23 marzo ore 20.30 circa)
Da segnalare grande ritorno della fantomatica nube nucleare in formato fantozziano ma soprattutto di un estremo, ormai direi eroico se non spudorato, parallelo con Chernobyl.
Interessante il percorso che dal titolo in home va al titolo interno e poi ai contenuti dell’articolo stesso (corsivi miei):
- home page: Nube da Fukushima sull’Italia
- titolo interno: Nube radioattiva sull’Italia. “Nessun allarmismo”, tutti d’accordo (o quasi)
- penultimo paragrafo (corsivo mio): Per gli esperti bisogna quindi “evitare allarmismi”. C’è però chi invita alla cautela. Come Ettore Capri, esperto di contaminanti degli alimenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Che, conscio dei terribili effetti che le particelle radioattive possono avere sulla nostra incolumità, chiede maggiori controlli su latte e vegetali a foglia larga. “Siamo in una situazione di rischio potenziale – ricorda capri –. Andranno controllate le colture agrarie”. Niente allarme, dunque. Ma molta attenzione.
In altri termini da “arriva la nube, brivido terrore e raccapriccio!” fino a “nessun allarmismo” e quindi a “niente allarme”. Considerando la piramide rovesciata della visibilità che ha il titolo in home sul lato largo (molti lettori) e l’ultimo paragrafo al vertice (pochissimi), qualche motivo per pensar male salta fuori.
Fra le perle di questi giorni, sempre ad opera dell’ottimo Il fatto quotidiano – vi parla un abbonato, tanto per mettere le cose in chiaro – questa, in cui un tale rivendica per sé il diritto a non essere laureato in fisica.
Diritto inalienabile per noialtri a cui nessuno vieta (visto e considerato pure il martellamento dei media) un po’ di sano panico a fronte di una possibile catastrofe nucleare con effetti imprevedibili per i decenni successivi. Un po’ meno per chi fa informazione di mestiere.
In questo caso quello di essere ben informati – magari anche ben formati, in buona fede e possibilmente non propulsi dalla sola, cieca volontà di cavalcare la catastrofe a fini politici interni e di visibilità – dovrebbe essere un dovere imprescindibile.
Dovere estensibile dunque anche all’autore dell’ottimo contributo citato, che sembra invece profondersi in nient’altro che un’orgogliosa dichiarazione d’indipendenza della bocca dal cervello.
Chiudo questo breve e non certo esaustivo riepilogo con un interessante link al lavoro spontaneo di alcune persone che, essendo presenti nei posti di cui si raccontavano le sventure fino a qualche giorno fa, si sono prese la briga di smentire un po’ di quel catastrofismo che, è bene ricordarlo, ha alimentato più che risolvere i già macroscopici problemi che il Giappone – nel prevedibile oblio dei media – ancora per anni dovrà affrontare.
Il sito si intitola, appropriatamente, “Il muro della vergogna dei giornalisti” ed è disponibile qui.
PS Vi invito a prendere questo contenuto per quel che è: una critica allo sciacallaggio mediatico. La crisi giapponese, compresa la problematica questione nucleare, non può e non deve essere minimizzata. Non è mio compito né mia competenza analizzare la gravità della situazione e il suo merito tecnico: su questo stesso sito trovate numerosi contributi sulla questione fra cui vi segnalo il più recente: Crisi nucleare giapponese: le prime risposte
Comments (144)
SIRKRAsays:
24 Marzo 2011 at 12:05Non è una novità che i giornalisti seguano gli ordini dei potenti, finchè qualcosa fa audience ben venga, dopo poco è già acqua passata. Oltretutto i giornalisti la maggior parte delle volte non sono altro che marionette messe lì a parlare di qualcosa o a dare notizie di cui non sanno nulla, loro non fanno altro che leggere notizie che qualcuno gli passa, potrebbe essere la più grande stronz*ta del Mondo che loro nemmeno se ne accorgerebbero, d’altronde devono stare al gioco no?
Aboliamo il nucleare che le vie alternative ci sono e ci saranno sempre ma se non fanno felici e ricchi i potenti aiaiaiaii.
Giorgiosays:
24 Marzo 2011 at 12:16Finalmente un po’ di serietà. Grazie.
Rudyducasays:
24 Marzo 2011 at 12:16Pur non condivendo con l’autore i presupposti sul futuro energetico, ne condivido in pieno le critiche ad un certo giornalismo sensazionalista “alla bisogna”.
Apprezzo inoltre il tono misurato e aperto alla discussione, pur nella delicatezza degli argometi toccati, che può facilmente sfociare nella “partigianeria” e negli assolutismi di vedute.
Fabiosays:
24 Marzo 2011 at 12:25In verita’, giusto ora c’e’ un articolo, sul Fatto, sulle conseguenze del terremoto per l’economia giapponese! E, che ricordi, aggiornamenti sui danni e le vittime non sono mancati (anzi, a dir la verita’ c’e’ ancora la cronistoria aggiornata, anche con informazioni sulle nuove scosse che si stanno verificando ed eventuali danni)!
Poi, ovvio che ormai, a due settimane di distanza, non si apra piu’ con il titolo in primissimo piano, anche perche’ ora c’e’ una questione che interessa di piu’ la gente (ovvero una guerra a pochi Km da noi) e di titolo in primo piano ne puoi mettere uno solo! E c’e’ anche da dire che gli stessi media nipponici sono praticamente tornati alla normale programmazione, visto che, in questi giorni, l’hanno stravolta si per il terremoto e lo tsunami, ma anche dando grande risalto alla crisi di Fukushima (vedi, ad esempio, NHK)!
Quanto al paragone, lo fanno con i liquidatori di Chernobyl… e non vedo dove la spudoratezza, visto che i 50 di Fukushima stanno facendo quello che hanno fatto loro, solo con una maggiore coscienza (i liquidatori, praticamente, lo hanno fatto senza sapere a cosa andavano incontro, basta vedere le foto delle “protezioni” che utilizzavano)! Il che non significa che Fukushima, nella sua gravita’ (perche’ l’incidente e’ stato molto grave) sia un livello 7 (Chernobyl)!
Alessio Di Domiziosays:
24 Marzo 2011 at 12:31Fabio, ammetto una certa deformazione professionale, ma sul parallelo con Chernobyl continuo a vedere delle finalità manipolatorie. Paralleli con Chernobyl se ne possono trovare finché se ne vuole, rimane il fatto che le due vicende hanno in comune ben poco e che il parallelo è stato per la prima volta tracciato – ormai è chiaro – per esclusivi fini sensazionalistici, ben prima che vi fosse la minima ragione per parlarne. Fare informazione implica anche l’assunzione di una certa responsabilità, che in questo caso – come in moltissimi altri nel caso della catastrofe – è mancata del tutto.
Y3ll0Wsays:
24 Marzo 2011 at 12:32io ho un suv.
Eppure faccio di tutto per inquinare meno possibile, uso elettrodomestici classe a+ e solo nelle ore notturne, uso i mezzi pubblici il più possibile e sono scrupoloso nella raccolta differenziata.
Per favore, evitiamo di associare il tipo di automobile alla persona che la possiede: è fuorviante e pericoloso.
Leggo sempre piu’ spesso di orde di fanatici anti-suv pronti a rigare fiancate o rompere vetri…
Ottimo articolo, spero serva per ulteriori spunti di riflessione sul tema dello sciacallaggio mediatico e della mancanza di sensibilità della gran parte della categoria giornalistica.
Alessio Di Domiziosays:
24 Marzo 2011 at 12:39@ 6
Il rispetto per le posizioni di tutti è dovuto, anche se non sempre ricambiato.
Dopodiché credo che se dobbiamo consumare tutti meno, arriva un momento in cui veicoli più pesanti/inquinanti (di qualunque tipologia) vadano disincentivati nell’uso comune. Non c’è niente di personale ed è idiota chi ne fa una questione personale: è un problema che si rende sempre più urgente a livello macro.
Antoniosays:
24 Marzo 2011 at 12:41Dopo aver letto questo ottimo e serissimo articolo, sono ben sollevato dall’iniziale preoccupazione che mi era sorta nel non conoscere assolutamente “Il fatto quotidiano”. Effettivamente non mi sono perso nulla!
Sul parallelismo con Chernobyl, chiedo a chiunque sia in procinto di riproporlo di fare un giro anche adesso in Bielorussia e poi in Giappone, prima di scrivere o parlare.
Nessunosays:
24 Marzo 2011 at 12:43Condivido in pieno il contenuto, ma diversamente dall’autore non ne sono sorpreso.
Qualcuno si ricorda ancora del terremoti di Haiti? E di quelli in Cina dove si parla di decine di migliaia di morti già nelle prime ore? O delle inondazioni sempre in Cina? O quelli in Australia? O gli incendi sempre in Australia?
Ormai l’informazione dei giornali/TG non è più tale. E’ una ricerca spasmodica al titolone che possa attrarre qualche lettore.
Pensiamo ai casi di omicidi dove si va avanti per settimane a parlare del più trusco e indicibile pur di far finta di avere qualcosa di nuovo da raccontare: ultimo caso Iara. Dopo essere morta non si fa in tempo a trovare un pelo che già parte la ricostruzione di chi e cosa, come sia morta, dopo quanto tempo di sofferenza etc…
E poi tutto ad un tratto, come è successo per tutti gli altri casi, si spegneranno i riflettori e via con qualcosa di nuovo e quindi più interessante.
Il Giappone è solo un po’ diverso perché è coinvolto un disastro nucleare che sarà sanitariamente un problema locale solo per il Giappone mentre sarà un problema economico per il resto del mondo. Ma se e quando la centrale fonderà o sarà salva, si spegneranno i riflettori e si continuerà a vivere come prima: ovvero consumando troppo.
Concordo che il nucleare non è la risposta al problema energetico, non tanto per la paura di incidenti (anche se qui in Italia visto la qualità delle costruzioni, appalti, subappalti, mafia, serietà dei controlli e in generale delle persone che devono scegliere e decidere direi che il pericolo sussiste) ma quanto per un fatto economico: noi non abbiamo miniere di Uranio. Dobbiamo comprarlo. Cosa cambia rispetto a comprare il petrolio/gas/carbone/energia elettrica già fatta da altri? Senza contare che la questione scorie e relativi costi non è mai presa in considerazione.
Se la volontà è mantenere qualche decina di tecnici e una pletora di aziende di supporto con i soldi statali allora via con il piano nucleare. Se è per una questione di risolvere il problema energetico a monte direi che è una vaccata paurosa. Non me ne fregherebbe nulla se le centrali fossero costruite e mantenute esclusivamente con fondi privati, ma siccome là ci finiranno anche i miei soldi (dato che le tasse le pago fino all’ultimo centesimo, io, chi decide di queste cose ancora non lo so) preferisco che vadano spesi in altro modo.
banryusays:
24 Marzo 2011 at 12:44Grazie del link al “muro della vergogna dei giornalisti”, è stato molto interessante perchè mi ha fatto percepire quanto sia delicato e “neccessario di cure” l’atto del dare una notizia senza commettere errori – parlo ovviamente dei casi in cui il giornalista di turno fosse in buona fede.
Per quelli invece palesemente in mala fede provo un certo disprezzo ma di fronte ad alcune bufale, in praticolare a quelle più sfacciatamente chiassose, non sono riuscito a trattenere una gustosa risata: questi semplicemente hanno sbagliato mestiere, sono finiti a fare i giornalisti chissà come quando in realtà volevano andare a fare cabaret :)
Marco71says:
24 Marzo 2011 at 12:59Un ricordo di quando ero piccolo/adolescente…primo anni ’80 metà anni ’80…
In Italia da ogni dove T.V, edicole, bar, barberie ecc. ecc. quando passava uno dei pochi (allora sparuti) pick-up (sempre più piccoli del più piccolo veicolo di tale categoria presente in U.S.A ad esempio) sentivo dire che era una americanata…
Oggi 2011 A.D dove sono finiti coloro che pensavano allora questo ?
Una omologazione sfrenata al modello estero, applicato pari, pari (magari con cilindrata ridotta a causa del fatto che noi italiani non abbiamo approvvigionamenti diretti di petrolio ?) alle nostre realtà.
Realtà cittadine od anche di piccola campagna che non sarebbero quasi sempre, adatte a veicoli di dimensioni “maggiori” dello standard come i S.U.V oppure i pickup.
Ma i come in questo caso le dimensioni contano…
Va bene non applicare teorie generiche anche in questo caso ma ho il leggerissimo sospetto (come direbbe noto personaggio comico vessato sempre e comunque) che in Italia molto spesso il possedere un S.U.V di varie dimensioni e fogge sia assurto a status symbol.
In nota trasmissione molte signore S.U.V munite candidamente ammettevano che solo con questi carri armati “si sentivano sicure” nella giungla della strada.
E le rigature le fanno per spregio anche sulle piccole scatolette di sardine che le persone da 800 Euro al mese si possono permettere, non solo su costosissimi veicoli.
Concordo in pieno sulla necessità di modificare il comportamento nei riguardi dell’uso delle fonti di energia a nostra disposizione.
Ma sospetto che l’uomo andrà avanti così fino a che non sarà sull’orlo di eventuale baratro.
Come mi rattrista vedere l’opera fatta dai giornalisti…che in tempo nemmeno una settimana hanno già declassato l’importanza di quanto accaduto in Giappone.
Grazie.
Marco71.
medesays:
24 Marzo 2011 at 13:16ancora non ho letto l’articolo, ma la critica ai media è un fatto dovuto che andrebbe perpetrato al’infinito. Diciamolo che gli organi di informazione sono demenziali, e se non lo fossero wikileaks non avrebbe certo destato alcun scalpore.
Detto questo, è demenziale anche come vengono posti i problemi, come se dovessimo essere per forza pro o contro qualcosa. in cuor mio credo che i pro-nucleare siano davvero pochi e normalmente sono solo quelli che hanno un interesse economico specifico nella cosa, chiunque avendo un’alternativa ecologica sceglierebbe quella.
Il problema che non viene spiegato alla gente è che le “energie alternative” sono per un consumo “alternativo” o “alternato”, non sono alternative al nucleare o alle altre forme convenzionali, e infatti quando vedo intervistata gente che gli si parla del nucleare e ti risponde fotovoltaico e eolico come se una bicicletta potesse essere un’alternativa ad un camion mi incavolo come una bestia. è chiaro che se devi spostarti da A a B nessuno ti consiglierebbe di comprare un camion, ma se devi spostare della merce da A a B chi ti consiglia di usare la bicicletta è un idiota.
dunque è chiaro che sono contro il nucleare, come è ovvio che sono contro il petrolio il gas e l’inquinamento in generale ma se non c’è altra alternativa non vedo cosa dovremmo fare.
Apprezzo dunque l’onestà di dire che dovremmo consumare di meno, perchè è questo il punto e l’unica vera alternativa… ma in un paese in cui tutti si mettono i condizionatori e aumentano i consumi non è pronto per un discorso di questo tipo.
Lucasays:
24 Marzo 2011 at 13:21Il comportamento dei giornali sulla questione giapponese mi sembra assolutamente nella norma (nel senso della “loro” norma).
Non mi pare il caso di scandalizzarsi particolarmente.
Non più del solito.
Comunque non penso che ci sia stata una particolare strumentalizzazione sul problema nucleare.
Il fatto è che il nucleare crea nelle persone, non capisco bene il perchè… :), una tendenza ad una cerca APPRENSIONE…
Il fatto è che poi questa apprensione (quanto sia giustificata non importa al fine del mio discorso) si traduce in problemi concreti per l’economia.
Per cui a prescindere dalla gravità dell’incidente è inevitabile che l’inchiostro scorra.
E’ uno dei problemi del nucleare: ha una pessima reputazione.
E questo è uno dei casi in cui (piaccio o meno) l’ABITO FA IL MONACO.
Ciao
c4ossays:
24 Marzo 2011 at 13:24Infatti e’ dall’11 Marzo che le mie notizie le prendo da qua:
http://edition.cnn.com/ASIA/
http://www.bbc.co.uk/news/world/asia_pacific/
http://mitnse.com/
http://www.world-nuclear-news.org/section.aspx?fid=802
http://www.tepco.co.jp/en/press/corp-com/release/index-e.html
http://www3.nhk.or.jp/nhkworld/
http://online.wsj.com/public/page/news-japan.html
http://www.iaea.org/
la tv non ce l’ho da piu’ di 3 anni e le informazioni me le cerco da me. Vedo la differenza coi miei amici (real e fb) che son terrorizzati dalla nube fake
Alessio Di Domiziosays:
24 Marzo 2011 at 13:31@ Antonio
Ti sei perso invece qualcosa, ci sono molti spunti validi in quel giornale. Sul sensazionalismo (e su qualche altro punto) avrebbero potuto fare la differenza, e invece non l’hanno fatta, deludendomi.
@ Luca
Purtroppo la questione energetica non la si risolve con l’emotività ma col raziocinio. Anche perché emotività e raziocinio non si parlano. Nemmeno nella testa di molti individui, che ancora faticano a capire che consumi debordanti e guerre, inquinamento, intossicazioni, incidenti nucleari, sono due facce della stessa medaglia.
Palinsays:
24 Marzo 2011 at 13:32Cala il sipario, ma i problemi non sono finiti… è questo che mi preoccupa. Confido però nel popolo giapponese perché saprà rialzarsi, da solo, anche stavolta; anzi spero che accettino tutti gli aiuti che sapremo dare loro.
Le considerazioni sul Fatto non fanno altro che ribadire che è sempre meglio informarsi da due campane che suonino note diverse (possibilmente fra quelle che dicono la verità) e trarre le proprie conclusioni invece che basarsi bovinamente su quelle di un qualsivoglia articolista da due euro al pezzo, indipendentemente da dove egli scriva. ;)
[D]says:
24 Marzo 2011 at 13:37Io vorrei solo sapere una cosa.
Allora:
– il petrolio scarseggia sempre di più e per potercelo accaparrare dobbiamo “esportare tanta sana democrazia” (tutt’oggi mi domando quanto sono contenti gli iracheni della “democrazia” dal momento che con il brutto e cattivo Saddam facevano il pieno con pochi spiccioli e adesso se lo possono scordare, anzi con gli anni anche da loro arriveranno le direttive “euro N” per obbligarli a cambiare auto chiaramente non in nome del dio denaro ma dell’ambiente)
– gas idem con patate se fosse non che i maggiori produttori non sono staterelli africani con tutti i loro problemi, ma super potenze del calibro della Russia: chissà quando sarà il momento di esportare democrazia anche su quei lidi…
– il nucleare non si deve fare perchè brutto, cattivo, inquinante e soggetto ad incidenti (una raffineria o un gasdotto che saltano in aria invece ci fanno la tintarella, una petroliera che perde nell’oceano ci trasforma l’acqua di mare in coca cola gratis per tutti, una diga che frana ci rinfresca l’estate torrida…)
– le rinnovabili forse in futuro, nel 2050 (sì insomma, domani), saranno abbastanza valide da sostituire tutto ma adesso vivono unicamente di sovvenzioni statali e di “pena” (“pensa all’ambiente, risparmi co2” mentre lo stesso piazzista veste roba made in china fatta buttando la spazzatura negli altoforni)
Poste queste premesse e messo sul tavolo il carico di bastoni nella veste che nessuno è e sarà mai disposto a rinunciare alle comodità che ha conquistato, comodità che hanno inevitabilmente un consumo energetico e che di fatto mantengono in modo larghe fette di economia, se rinunciamo definitivamente al nucleare, se col tempo non potremo più far leva sul petrolio/gas (non solo perchè costerà sempre più caro ma perchè non potremo fare guerra al mondo intero in eterno) cosa faremo dopo ?
Quando ironizzavo sulla dinamo a pedali stavo ovviamente scherzando, ma qualcuno c’ha pensato veramente, sul serio a cosa ci riserva il futuro ? O Si pensa veramente di andare a bombardare di continuo nazioni straniere per rubar loro il prezioso liquame nero ?
Demon77says:
24 Marzo 2011 at 13:46**** NOMI RIMOSSI ****
Se solo penso quanto saranno disperati i familiari di ****.. ormai erano lì li per avere una trasmissione tutta loro con i modellini di tutti posti dell’indagine.. e le magliette.. i gadget.. i cappellini..
E poi questa maledetta cospirazione..
prima ****.. poi il Giappone.. e ora la Libia..
Che infamia!!! :-P
Evo.says:
24 Marzo 2011 at 14:08Quindi Finisce qui anche per voi… non risponderete più alle 3 domande
https://www.appuntidigitali.it/15344/crisi-nucleare-giapponese-le-vostre-domande/
Ok.. va bhe comunque anche questa è una risposta, ovvero NON CI SONO RISPOSTE, il nucleare in Giappone è un dato di fatto come lo è stato il terremoto e lo tsunami, poco importa dove e come i Japponesi smaltiscono le loro scorie; gli Americani e gli Europei lo sappiamo, fanno le Guerre e lanciano Bombe fatte con L’URANIO IMPOVERITO derivante dagli scarti delle centrali… vedi Iraq, Bosnia e ora vedremo quante bombe lanceranno in Libia….
Tutto è collegato tutto è imprtante nulla si può trascurare, purtroppo ci sono troppi dita che indicano la luna e molti occhi che non vedono altro che l’unghia e poco più…..
IL VERO PROBLEMA è che tutta questa crisi, pure energetica, porterà sempre più a guerre per accaparrarsi fonti energetiche, sprecando soldi ed energie che se fossero risparmiate potrebbero portare a benefici molto più importanti…..
Qua il problema è che DOVREMMO TUTTI RISPARMIARE DI PIU’!
Come fare?
Difficile dirlo … ma per esempio oggi come oggi, un televisore a LED di 32\ consuma circa 50Wat mentre un CRT o uno al Plasma ne consuma 80-90… 100!
Le lampade al LED con 3Wat si illumina per quasi 40!
Ecc….. basterebbe non spendere più soldi per le guerre e le centrali nucleari e investire in ricerca… ad esempio nella ricerca per la produzione e l’uso dell’IDROGENO al posto del petrolio…. sarebbe un bel progresso……. ma forse, fino a che ci saranno centrali nucleari, petrolio, e scorie da eliminare… nessuno potrà rinunciare ad investire sulla guerra…. e Tsunami Terremoti catastrofi saranno solo un contorno al VERO DISATRO creato dall’INGORDIGIA e STUPIDITA’ DELIRANTE di molti BUFFONI che governano nel mondo e non vedono l’ora di sganciare nei paesi senza governo, le proprie scorie più o meno radioattive, nascoste nelle loro bombe… e farci passare tutto come se fosse normale e meno tragico.
I giornali spesso ci raccontano storielline di comodo facendoci vedere e credere che tutto sia sotto controllo, ma la realtà è sempre la stessa, siamo tutti sotto lo stesso cielo e tutti esposti agli stessi rischi … la globalizzazione poi ha reso questo molto più tangibile, infatti dopo lo tsunami e la crisi nucleare giapponese, le borse sono andate di conseguenza, e i giapponesi che sono i maggiori creditori verso gli americani, hanno richiesto che rientrassero i debiti così hanno tamponato il \loro problema\ ma sicuramente hanno lasciato scoperta qualche altra parte … e ora … con la Libia … e … forse anche in Giordania… ma non solo…. tutto il medio oriente è in completo Disordine… porteranno nuove scuse ai paesi limitrofi per nuove guerre che saranno sempre fatte per accaparrarsi più fonti energetiche possibili……
O INSOMMA ALTRO CHE SUV….. qua dobbiamo tornare al Ciuco, mio nonno aveva un asinello che ragliava, mangiava e cagava, ma non lo ha mai lasciato a piedi… mai!
Torniamo al Giappone… lo stunami è un vero disastro, ma se non ci fosse stata la centrale atomica, sarebbe stato tutto più semplice, ma a quest’ora ci sarebbe stata anche meno visibilità … e questo la dice lunga sugli effetti della natura sulle scelte dell’uomo… La natura ti UCCIDE senza troppi complimenti, l’uomo invece fa di tutto per FARSI UCCIDERE come uno stupido (da radiazioni da guerre ecc..) e reputa questo anche molto eroico….. NOI UMANI SIAMO DAVVERO UNA RAZZA DA ELEMINARE….. bhe chi sa forse la natura … ci sta indicando la via per risolvere il problema alla radice…… ELIMINACI! DECIMARCI! ESTIRPARCI DALLA VITA, DAI CONSUMI! questa sarebbe la soluzione migliore…… SIAMO TROPPI … e insistiamo ad aumentare … di questo passo sarà anche INUTILE RISPARMIARE… dobbiamo smettere di procreare… dobbiamo limitare controllare e determinare fino a quanto possiamo spingerci, la natura non ci pensa due volte, lei la soluzione l’ha trovata da sempre, è indifferente chi e cosa sopravvive, l’importante è che la vita non si fermi mai ad un solo aspetto e che cambi ogni volta che necessita un cambiamento….. ECCO SARà, o no, ARRIVATO IL GIORNO CHE anche L’UOMO DAVRA’ \CAMBIARE\?
Evolvere O MORIRE!
….. questa, per me, in FUTURO, sarà la Parola D’ordine!
———————————————————–
Un Saluto e un buon proseguimento … a Tutti!
Robertosays:
24 Marzo 2011 at 14:09Sembrerò cinico, ma se dovessimo continuare a informare su avvenimenti passati non ancora completamente risolti ai giornali non basterebbero 1000 pagine al giorno. Di Haiti non si ricorda più nessuno…
Alessio Di Domiziosays:
24 Marzo 2011 at 14:13@ Roberto
Mi pare che fra le 1000 pagine al giorno e queste logiche sensazionalistiche e smaccatamente manipolatorie ce ne passi. Ripeto, il fatto quotidiano poteva fare la differenza su questo aspetto, invece si è accodato sul solco tracciato dalla peggior stampa gialla del secolo scorso.
Lucasays:
24 Marzo 2011 at 14:22Vista la vista serietà e competenza, mi duole veramente dirlo ma questo articolo fa, nè più nè meno, quello che tanto criticate nelle testate giornalistiche citate.
In pratica, invece che mettere in prima pagina la verità (ossia il semplice fatto che i primi vostri articoli erano semplicemente troppo affrettati, che le conseguenze ci sono state e ci saranno), continuate imperterriti sulla vostra strada di denuncia del giornalismo.
Denuncia condivisibile, ci mancherebbe, ed anche dovuta in certi casi: denuncia, tuttavia, abbastanza risibile quando chiunque di noi si è mostrato più interessato all’argomento “nucleare” rispetto a quello del terremoto a sè stante. Questo vale per tanti di noi (basta verificare il numero di commenti postati sugli articoli citati) ed anche per voi stessi (non vedo più approfondimenti sulla questione del terremoto nemmeno da parte vostra, eppure anche in quel settore dovrebbero esserci sia risvolti, sia interessanti argomenti tecnologici).
In pratica state utilizzando il normale e fisiologico (ed è ipocrita sostenere il contrario) calo di attenzione sull’argomento per far vedere “che avevate ragione”… un atteggiamento che certo non vi fa onore.
Fra l’altro, per tutto questo tempo avete continuato ad ignorare il semplice fatto vero e riscontrabile che il disastro alla centrale ha sicuramente limitato gli aiuti internazionali e non in termini di numero e di efficacia. Ma questo pare essere un’argomentazione non interessante… immagino che si siano tutti fatti convincere dalle testate giornalistiche… persino i militari giapponesi ed americani… non pensavo davvero che “Il fatto quotidiano” avesse così tanta influenza!!
Flaresays:
24 Marzo 2011 at 14:29Concordo in pieno con l’articolo! E la famosa nube con cui atterrivano la gente che doveva arrivare fra ieri e oggi ora dov’è? Altro che Chernobyl! Gli eventi di Fukushima sono gravi, ma finora di ben altri ordini di grandezza, rispetto a Chernobyl. Nel 1986 c’ero e me lo ricordo bene, questi paralleli che cercano sempre di infilare sono ridicoli. E io non sono certo “nuclearista”, ma non sopporto che si prenda in giro la gente facendo passare una cosa per un’altra.
Alessio Di Domiziosays:
24 Marzo 2011 at 14:33@ Luca
A differenza della stampa che condanniamo, noi qui non crediamo nella figura dell’esperto tuttologo, né mettiamo il diritto ad essere ignoranti davanti al dovere di essere informati.
Quando avremo qualcosa di interessante da dire sul sisma e sulla ricostruzione lo diremo. Coerentemente con l’impostazione del sito e con le competenze degli autori, abbiamo ritenuto di fare un po’ di informazione su quello che andava accadendo. Se qualcuno ha preso quel che abbiamo scritto per qualcos’altro se non un’analisi sui dati disponibili al momento della stesura, il problema rimane suo. Specialmente adesso che l’allarmismo è rientrato e lo squallore dell’operazione mediatica rifulge in tutto il suo splendore.
D’altronde nessuno vuole convincerti del fatto che un aspetto (lo sciacallaggio) domini l’altro (la tragedia). In effetti si tratta precisamente dell’operazione che i media hanno tentato strumentalizzando pro domo loro la crisi di Fukushima.
Simone Serrasays:
24 Marzo 2011 at 14:48@ Luca
Tra le varie differenze che passano tra AD ed un quotidiano di informazione ne esiste una enorme che consiste nel avere, in quest’ultima, fondamentalmente giornalisti che vivono delle notizie che scrivono… qui su AD (e parlo a titolo personale) riesco a malapena a scrivere un articolo per settimana (perché il mio lavoro non è certo il giornalismo, e non ho ancora capito dove le lobby nucleari e petrolifere mi accreditano i loro emolumenti per potermi ritirare a “vita agiata”) e la sua preparazione mi costa tempo sottratto al mio (non abbondante) “tempo libero”… se ci si aspetta da AD la stessa frequenza su un tema che si trova su altri media si sbaglia proprio fonte… se ci si accontenta di ciò che possiamo fare allora è diverso…
Concludo dicendo che persino seguire i commenti, quando diventano un’ondata, è impegnativo e difficile, soprattutto quando, come accaduto nei post precedenti, oltre ad offese (sia chiaro che non sto facendo nessun riferimento a te) ed “accuse varie” ci si deve scontrare con il dovere rispondere a persone che non leggevano le risposte precedenti ed andavano sistematicamente OT…
Dario S.says:
24 Marzo 2011 at 15:03@[D]:
Sono perfettamente d’accordo con te.
Siamo buoni solo a dire “questo no”, ma ci fosse uno che trova soluzioni praticabili in tempi “umani”.
Nel frattempo il nostro consumo energetico tende a crescere…
http://www.google.com/publicdata?ds=wb-wdi&met=eg_use_pcap_kg_oe&idim=country:ITA&dl=it&hl=it&q=consumo+energetico+pro+capite+italia#met=eg_use_pcap_kg_oe&idim=country:ITA
Alessandrosays:
24 Marzo 2011 at 15:07I media hanno rovinato da sempre la fonte energetica piu’ pulita solo facendo terrorismo.
Non se ne importano dei 25000 morti dello tsunami ma solo se i mircosibert passano da 0.12 a 0.25 , sara’ il doppio ma certo un decimilionesimo della soglia mortale-
Nessuno morra’ in giappone per Fukushima, ma fanno morire la gente colpita dallo tsunami e rovinando il giappone per godendo con falsi articoli.
E per l’Autore: che significa che consumi di meno!!!
Una cosa e’ mettere una lampadina a basso voltaggio
o prendere il prossimo tv a led-
Ma dici di non consumare? Quindi niente macchine, licenziamo gli operai. Niente tv e computer? licenziamo anche quelli.
Niente piu’ metallo e plastica? non costruiamo nulla.
Solo quello della terra. ma siamo 7 miliardi e in giappone morrebbero cento milioni di persone in 6 mesi.
In giappone usano un milione di terawatt
il 27% e’ nucleare
il 20 e’ idro/geo/
l’1 sara’ rinnovabile
e oltre il 50% bruciando petrolio a 100 dollari al barile
secondo te che voterai no
quanti morti per il nucleare in 50 anni
quanti morti bruciando cento miliardi di petrolio/carbone/gas al al GIORNO mondo
Naturalmente spavendo la gente con allarmi.
Facendo il gioco dei petrolieri.
Il solare l’eolico quello delle maree… sono costosi e danno poca energia ci vuole tempo anche se vuole fare tutto
intanto per 50 o 100 anni io preferisco un mondo pulito con il nucleare senza petrolio
Sperando che si trovi il modo di fare centrali a idrogeno con fusione nucleare
o antimateria
o altro
No Graziesays:
24 Marzo 2011 at 15:25Mi fa piacere che si ricordi, seppure come opinione personale dell’autore dell’articolo, che ci sarà un referendum… 3 persone su 4 in italia sono contrarie al nucleare, e guarda caso gran parte della popolazione vive in zone altamente sisimiche, questa cosa và formalizzata a mezzo referendum, dobbiamo mettere nero su bianco una seconda volta per fermare un piano semplicemente folle… non c’è posto di lavoro in più o bisogno di energia che valga la salute dei figli, nipoti e pronipoti… e non è una questione politica! Cercate di ricordarvene, anche quando la tv non ne parlerà più, sarà almeno un primo passo, un accenno di saggezza.
Tutte le popolazioni del mondo vorrebbero liberarsene, e questo evento drammatico può allentare su alcuni governi mondiali le grinfie di individui irresponsabili che vogliono solo guadagnare senza avere la minima idea di come smaltire le scorie o di dismettere infine le centrali
Facciamo si che la tragedia giapponese salvi vite dopo averne purtroppo tolte tantissime, e verosimilmente altrettante segnate con l’incidente nucleare
Nessunosays:
24 Marzo 2011 at 15:40[blockquote]io preferisco un mondo pulito con il nucleare senza petrolio[/quote]
Guarda, come ho già detto non disprezzo il nucleare per il pericolo che porta, ma proprio dal fatto che non è la soluzione:
1. il combustibile atomico non è in quantità maggiori del combustibile fossile
2. non c’è alcun vantaggio economico a usare il nucleare. Se qualcuno pretende di dire il contrario è perché sta imbrogliando su qualche passaggio della catena tra l’acquisto dell’uranio al suo smaltimento quando l’avrai usato.
3. Le scorie radioattive, scusami, ma sono un problema 1000 volte peggiore delle polveri sottili e di tutti gli altri inquinanti prodotte dalla combustione fossile. Ora, che tu pensi che l’energia nucleare sia pulita perché le scorie vengono sepolte sotto la terra di qualche povero cristo lontano da qualche parte nel mondo mi sembra un po’ ridicolo.
Facciamo che io mi rassegno a vivere a 20km da una centrale a fissione nucleare e tu invece nella tua cantina ti tieni le scorie tanto pulite che questa centrale produce. Se fai così mi convinci che il nucleare è ecologicamente una buona idea (anche se non mi convinci della sua convenienza economica).
Però a questo punto essendo una soluzione ecologicamente valida la preferisco a quella inquinante basata sui combustibili fossili.
Ultima nota: controllate quante centrali atomiche sono state costruite negli ultimi 10 anni in Europa. Dovrebbe dare la dimostrazione di quanto sia conveniente questo sistema di produzione energetica.
Alessio Di Domiziosays:
24 Marzo 2011 at 15:50@ No grazie
“Fare sì che la tragedia giapponese aiuti a salvare vite” significa per l’appunto cavalcare la tigre per fini politici propri, una questione a cui qui rispondiamo noi “no grazie”.
Anche perché:
1- i problemi che rendono sconsigliabile l’atomo in Giappone sono molto diversi da quelli che lo rendono sconsigliabile in Italia;
2- si continua a voler la botte piena e la moglie ubriaca; basta un giornalista rubato alla cronaca rosa che strilla contro nucleare, rigassificatori, abuso di pale eoliche etc. per fare milioni di visite e commenti indignati, ma sospetto un trend un po’ diverso per qualcuno che si prendesse la responsabilità quantificare i tagli ai consumi derivanti dai tanti no che opponiamo.
E dopo tante chiacchiere, davanti a tagli concreti, come già succede da decenni in USA, magari finiremmo per votare quel governo che, a colpi di cannone, ci garantisce un prezzo abbordabile della benzina.
GermanTKsays:
24 Marzo 2011 at 16:18Che la situazione in Giappone non sia la più rosea, si sa.
Ricordiamo che se il nucleare ha il potenziale di rovinare un territorio per un tempo molto lungo (sicuramente più di 2000 anni) anche il cromo esavalente o il percolato prodotto da centrali che utilizzano fonti fossili o da industrie inquinanti è estremamente dannoso.
Pensate all’area intorno a Taranto che è inquinata ma nessuno dice nulla perché è successo piano piano mentre a Cernobil o in Giappone in poco di giorni s’è rovinata una zona decisamente vasta.
Non sono a favore del nucleare perché la questione sempra un de-javu del ponte sullo stretto di Messina: tanto fumo e soldi spesi e il ponte dove é?
Lucasays:
24 Marzo 2011 at 16:31x Alessio Di Domizio (Autore del post)
relativamente al seguente intervento
(stanno spopolando i “Luca” e poi non si sa più chi parla con chi):
“Purtroppo la questione energetica non la si risolve con l’emotività ma col raziocinio. Anche perché emotività e raziocinio non si parlano. Nemmeno nella testa di molti individui, che ancora faticano a capire che consumi debordanti e guerre, inquinamento, intossicazioni, incidenti nucleari, sono due facce della stessa medaglia”.
Siamo d’accordo.V
Volevo sottolineare che fra i tanti problemi del nucleare (poveretto) s’è pure quello che si porta dietro un sacco di emotività (sai com’è, le radiazioni creano un po di ansia nel popolo) e per questo motivo non mi pare che ci sia da scandalizzarsi per gli articoli sui giornali.
Credo che pensare ad una campagna orchestrata coscientemente contro il nucleare (o contro il governo, nel qual caso approverei in toto, eh eh eh…) sia esagerato.
Dopo ogni sciagura di una certa gravità abbiamo un periodo di sovraesposizione mediatica…. e poi l’oblio.
Questa volta è accaduto lo stesso.
Con l’unica differenza di una certa “animosità” che è intrinsecamente legata all’oggetto della discussione (come si è visto anche negli ultimi giorni su questo sito).
Direi nulla più.
Ciao
p.s.
Comunque d’accordo con l’altro “Luca”, con tutta la vostra buona volontà, non mi pare siate riusciti a fornire un informazione del tutto obiettiva neppure voi.
E questo sopratutto a causa della spinosità dell’argomento.
Un altro limite del nucleare.
“Maneggiare con cura”… fisicamente, politicamente, mediaticamente… fa troppe storie sto belin di atomo … :)
Marcosays:
24 Marzo 2011 at 16:48@[D]
“tutt’oggi mi domando quanto sono contenti gli iracheni della “democrazia” dal momento che con il brutto e cattivo Saddam facevano il pieno con pochi spiccioli”
Già. Avevano la benzina gratis, poco importa se chi non la pensava come Saddam veniva gassato. Quelli si che erano bei tempi!
banryusays:
24 Marzo 2011 at 16:51@Luca:
“””Comunque d’accordo con l’altro “Luca”, con tutta la vostra buona volontà, non mi pare siate riusciti a fornire un informazione del tutto obiettiva neppure voi.”””
Se mi spieghi come sia possibile che un qualunque soggetto possa dare un'”informazione del tutto obiettiva” mi faresti un grande favore perchè imparerei qualcosa di nuovo, e te ne sarei grato.
lucasays:
24 Marzo 2011 at 16:57Non capisco perche prendere di mira sempre i soliti giornali.
Qualche settimana fa quando è scoppiato il disastro in giappone due vostri colleghi (bravi eh!), una certa elena mi pare e un altro dopo, subito a dare contro al fatto ed a repubblica per poi essere tristemente smentiti dagli accadimenti seguenti: ella sosteneva infatti che il nucleare non era un problema e che i giornali in questione si accanivano contro di esso solo per un gioco politico italiano.
Ovviamente grossa figura di “cacca” quando si è visto che non era proprio cosi. Scuse? Smentite? manco a parlarne.
Ora leggo di nuovo un altro vostro giornalista (?) che da contro (ancora!!) il gruppo di dibenedetti ovviamente con altre solite pretestuose argomentazioni: “parlano solo del nucleare e non dei morti”… ma che significa? a parte che non e’ assolutamente cosi, ma è proprio un accanimento fallace ed ignobile.
Da qui la domanda. Siete anche voi al soldo di berlusconi? Non mi dite che prendete il caffe leggendo schifezze come “il giornale” o “libero” che di giornale e di liberta hanno proprio poco a che fare. Oppure tutti la sera a vedere l’elefante Ferrara subito dopo l’amico Minzolini pronti a darvi l’estrema unzione… per stare dalla loro parte l’unico motivo è che vi pagano lo stipendio. Bravi giornalisti! sempre se lo siete.
A parte tutto questo WOT io vorrei leggere di tecnologia e non i soliti dibattiti politici mascherati da assurde accuse contro dei rispettabili giornali anche rispetto agli altri quotidiani che fanno letteralmente inorridire.
Alessio Di Domiziosays:
24 Marzo 2011 at 17:03@ 35
Caro lei, con rispetto parlando mi pare che scriva per sentito dire. Le consiglierei di leggere i contributi in oggetto prima di passare al registro dell’insulto. Diversamente non rende un buon servizio né alle persone né alle cause che cerca di difendere.
Lucasays:
24 Marzo 2011 at 17:04x banryu
Si può, si può…
Mi riferivo (come sottolineato dal mio gentile collega nell’intervento precedente) all’articolo di Elena.
Un cattivo esempio di giornalismo secondo me.
Va detto a sua discolpa che non credo lei sia una “giornalista” propriamente detta, quanto una ricercatrice che fa pure divulgazione.
E di solito la fa bene.
Nel caso in questione ha toppato.
Magari col tempo…
Alessio Di Domiziosays:
24 Marzo 2011 at 17:12@ 37
C’è un volenteroso utente che qualche giorno fa ha, con autentico spirito propositivo, raccolto la proposta di creare un documento google con una critica strutturata e argomentata ai pezzi che abbiamo pubblicato nei primi giorni. Il documento risulta ad oggi non pervenuto, sono certo non per sua colpa.
Al contrario i commenti in cui si lamenta che abbiamo “toppato” si sprecano, anche oggi che l’allarmismo dei primi giorni è decantato lasciando chiare le impronte dei nostri amati sciacalli mediatici.
Raccogliendo uno spirito costruttivo a cui teniamo molto, sarebbe bello poter avviare con i lettori una discussione più civile e circostanziata. Tanto bello sarebbe quanto poco è utile proseguire sulle note di “hai toppato”. Vogliamo riprovarci?
Robertosays:
24 Marzo 2011 at 17:12@luca #35
“Oppure tutti la sera a vedere l’elefante Ferrara subito dopo l’amico Minzolini pronti a darvi l’estrema unzione… per stare dalla loro parte l’unico motivo è che vi pagano lo stipendio. Bravi giornalisti! sempre se lo siete.”
Queste uscite sono intollerabili. Dire che chi la pensa diversamente da noi è un venduto, un idiota (come dice Greenpeace), un mafioso, un corrotto, un opportunista e via dicendo (trovi tutti questi termini se vai a rileggerti gli interventi di questi giorni) non è il modo corretto di instaurare un dibattito. Pensare sempre e comunque che l’altro, se non sta con noi, sia in malafede è semplicemente scorretto, oltre che gravemente offensivo.
Basta, in questo Paese si finisce sempre così… o sei con noi o devi essere screditato, annientato o zittito… non è possibile continuare così, bisogna imparare a rispettare il prossimo e le sue idee anche se sono opposte alle nostre.
Se leggessi con attenzione AD sapresti benissimo che buona parte degli editorialisti è lontana anni luce dall’attuale Governo, ma basta toccare il santo Travaglio o lo svizzero De Benedetti, ovviamente infallibili, che subito si passa per pennivendoli al soldo di Berlusconi: non c’è libertà di critica in questo Paese?
Vorrei sapere te cosa fai nella vita e come ti documenti per saperne più degli editorialisti di AD… se lo fai leggendo solo Repubblica e IFQ (così come se lo facessi leggendoti solo Libero o il Giornale, non faccio differenze), povero te…
Jacopo Cocchisays:
24 Marzo 2011 at 17:15x Luca
questa ci mancava.
Dopo i complottisti di ogni fronte, dopo gli esperti nucleari della domenica (sì anche quelli che lavorano per i quotidiani citati, evidentemente), adesso quello che vede un blog come assoldato direttamente dal Premier e delfini per attaccare alcuni nomi importanti della stampa italiana.
Non mi sprecherò nemmeno nel citare il codice penale e l’articolo 368 perché per il ridicolo non ce n’è nemmeno bisogno (il ridicolo non è una fattispecie giuridica per fortuna. Fa solo ridere) e faccio piuttosto una considerazione.
Il motivo per cui ci siamo indignati, prima da appassionati di informazione e personalmente del Giappone e dei giapponesi, è che siamo stati l’unico Paese ad avere un fronte di inchiesta così maldestro e volutamente manchevole nel dare notizie corrette e veritiere.
Quello che ha sorpreso e fatto “male” è che nella pletora di quotidiani da 4 soldi non si inserirebbero calibri da 90 come Corriere, Fatto Quotidiano e Repubblica.
Invece anche loro si sono uniti nella marmaglia dei media caciaroni e procacciatori di accessi e seguito facendo a gara a chi la sparava più grossa.
Io mi sono preoccupato di twittare a Severgnini, c’è chi ha fatto girare una videointervista sui rincari dei biglietti di Alitalia dopo che l’esimio Frattini si era precipitato ai notiziari a dire che “la Farnesina stava lavorando a stretto contatto con la compagnia aerea”.
Sarebbe stato meglio non ci avesse lavorato affatto allora se per un biglietto si paga(va)no di ritorno nel BelPaese 3-4 mila Euro.
C’è chi ha fatto girare una denuncia di tutte le BALLE che lo stimato (stimato nel senso che era stimabile una volta, ora non più) Visetti.
http://miemezzeverita.splinder.com/post/24328469/lettera-aperta-a-gianpaolo-visetti-inviato-de-la-repubblica-giappone-blogger-contro-i-media-scrivono-falsita
Tu invece di fronte a questo scempio mediatico che cosa hai scelto di fare?
Attaccare chi vorrebbe un’informazione equilibrata non cialtrona?
Ma non sarebbe stato meglio piuttosto, non so, andare a fare un giro al parco, prendere un gelato, o non fare nulla più semplicemente?
Lo so sono un po’ indiscreto e me ne scuso, ma la curiosità ingenua di fronte a questo tipo di partecipazione non riesco mai a frenarla.
luca2says:
24 Marzo 2011 at 17:16Se io apro anche per sbaglio un link da hwupgrade non voglio dover leggere giornalisti che danno contro repubblica o il fatto.
E questa è gia la 4° volta.
Ora o siete politicizzati, siete pagati dal berlusca io non so quale problema avete ma essere cosi schierati non va bene.
Non e’ cosi? magari ho preso un abbaglio. Allora la prossima volta che per esprimere un concetto prendere in esame delle testate giornalistiche provate anche a variare un po. Prendere il foglio, il giornale o libero… cosi si puo parlare di letamaio/spazzatura/disinformazione con i giusti pezzi di carta.
Robertosays:
24 Marzo 2011 at 17:20@luca2 #41
Ma letamaio a chi? Ma chi sei tu per giudicare? Che titoli hai? Impara a rispettare il prossimo… ma pensa te, il paladino di Travaglio e De Benedetti mi mancava proprio, un “berluscones” al contrario…
Eleonora Presanisays:
24 Marzo 2011 at 17:20Immagino di essere Elena… rimango dell’idea dell’articolo che ho scritto: i giornali hanno strumentalizzato una tragedia avvenuta in Giappone per la propria agenda personale. Non ho mai detto che sono favorevole al nucleare in Italia. Non ho mai detto che in Giappone non sia successo niente. Credo però che per rispetto ad un paese che ha subito danni che si prevede saranno risolti in 5 anni (e non per le radiazioni, badate, ma per la distruzione totale di case, strade, edifici di ogni genere e infrastrutture) e che prevede una spesa per la ricostruzione che ammonta a più della metà del loro PIL, sia il caso dare informazione in modo corretto (parlo soprattutto di quelli che scrivono sui giornali, i blog sono fatti apposta per dar spazio anche alle opinioni, dal mio punto di vista). Il principale problema che il Giappone dovrà affrontare i prossimi anni e la batosta energetica che hanno subito: si sono trovati da un giorno all’altro con il 30% di energia in meno. Stanno facendo turni regionali di 3 ore per volta per avere luce e corrente, l’economia è in ginocchio. Ma i nostri giornalisti preferiscono raccontare la storia del cagnolino che non vuole lasciare il padrone…..
zephyr83says:
24 Marzo 2011 at 17:22Elena? mi sa Eleonora :)
Cmq diciamo che neanche io capisco tanto questa “polemica” sui giornali e non mi pare che qui si sia fatto in fondo molto meglio! forse la mia “delusione” nasce dal fatto che dai giornali magari certe cose me le aspetto, qui per niente!!!
Sta di fatto che la situazione in Giappone si è stabilizzata ma rimane cmq critica (per quanto riguarda la centrale di Fukushima), invece anche da questo articolo sembra che sia finito tutto, a voler quasi giustificare quindi i primi articoli che dicevano che nn c’era da preoccuparsi!!
Alessio Di Domiziosays:
24 Marzo 2011 at 17:22@ 41
Vedo che c’è una certa difficoltà a mettere assieme opinioni che non rientrano nello stesso “scaffale” del supermarket ideologico. Io sono abbonato al fatto, e rinnoverò l’abbonamento anche per il 2012. Critico quelle testate da cui mi aspetto molto e che quindi mi deludono molto. Gli altri facciano la loro pace e ne rispondano alla loro coscienza.
Il fatto ha sprecato l’occasione di fare una differenza anche nel rifiuto dei toni scandalistici da stampa gialla di inizio ‘900. Tanto più che coi soldi che gli diamo noi abbonati (a proposito, sei abbonato?) potrebbe anche evitare questa rincorsa alla balla più grande e mantenere un tono più morigerato. Se dopo aver pagato l’abbonamento mi devo sorbire quei toni, mi viene da rispondere, finanziatevi con la pubblicità e buonanotte.
plegsays:
24 Marzo 2011 at 17:22@ luca2
Sono stati anche postati articoli del Corriere e del Sole24ore, inoltre nei pezzi di qualche giorno fa sono stati citati anche articoli del Giornale. E Alessio ha esplicitamente scritto che e’ abbonato al Fatto. Qual e’ il problema?
Simone Serrasays:
24 Marzo 2011 at 17:26@ luca
Parlo ovviamente per quanto scritto da me, ed ho la netta impressione che non sia stato proprio letto con attenzione prima di avere commentato… descriveva eventi e conseguenze tecniche sulla base delle informazioni (la cui fonte era indicata nell’IAEA) e delle parziali (bastava leggersi in quelle ore i comunicati dell’IAEA e le citazioni “a pezzi” che i media facevano), evidenti citazioni che i giornali riportavano in quelle ore… senza nemmeno un nome da parte mia… e poi mi pare di avere scritto:
Il nocciolo si è fuso in parte, ma di sicuro non quando ho scritto l’articolo… la pressione è riaumentata e ci sono state altre fughe radioattive… ma aggiungevo:
Bada bene alla data dell’articolo… se mi mettessi a gridare “la nube radioattiva, la nube radioattiva sta arrivando” come qualcuno diceva anche giorni fa trovi che farei un’informazione seria e corretta???
Comunque si, mi paga Berlusconi, solo che non mi ha ancora detto il numero del conto… fammi chiamare al suo ragioniere!
plegsays:
24 Marzo 2011 at 17:26Robertosays:
24 Marzo 2011 at 17:27Io scommetto che se l’esempio fosse stato fatto su il Giornale e Libero il caro Luca avrebbe applaudito… Alessio, impara, la prossima volta buttati sulle testate appestate… la tua critica a IFQ è troppo sottile pechè tutti possano capirla :D
Jacopo Cocchisays:
24 Marzo 2011 at 17:30il problema è che si da accesso alla Rete anche a chi non è in grado di distinguere una critica sulla cronaca di un fatto reiteratamente e volutamente distorto ingigantito tra una campagna diffamatoria nei confronti di un giornalistica o una testata.
Ma in ogni caso, come direbbe Mourinho “no è problema mio”. (ah e citare Mourinho non equivale a dire che sono interista. Sempre meglio precisare perché non si sa mai di punto in bianco cosa ci si inventa per dare del venduto al prossimo senza per altro conoscerlo)
luca2says:
24 Marzo 2011 at 17:30io mi scuso se vi sentite offesi ed in realta non era mia intenzione.
Semplicemente potevo farmi i fatti miei e passare ad altro.
Pero essendo la 4° volta che leggo qualcosa da questo blog tramite hwupgrade (che visito regolarmente per aggiornami su tecnologia e cazzeggiare diciamolo) che fa riferimento a repubblica o il fatto criticandoli su una questione (lo scempio mediatico) su cui io non sono assolutamente d’accordo ecco mi ha fatto “sbottare”
Per il resto mia moglie è giapponese e conosco bene i problemi reali del giappone. Mi sento regolarmente con i suoceri e amici giapponesi residente per fortuna lontano dalle zone maggiormente colpite.
Quello che gentilmente chiedo è un po di obbiettivita ma forse sono solo stato sfortunato io aprendo solo i link sbagliati.
Saluti
Eleonora Presanisays:
24 Marzo 2011 at 17:31@zaphyr83
È come dici tu: la situazione si è stabilizzata ma rimane critica. Io ho promesso che scrivevo altri 2 post sull’argomento e, se i lettori non sono contrari, intendo farlo. Secondo me tutto questo “caos” nato tra i commenti dei post di questi giorni ha le sue basi in un’incomprensione reciproca. Né io né tantomeno nessun altro membro della redazione di AD intende sminuire la tragedia avvenuta in Giappone. Ci piacerebbe però darne una visione più razionale di quella che è stata data da molti mezzi di comunicazione di massa. L’incidente di Fukushima, per quanto grave, è una delle tante tragedie che hanno accompagnato un terremoto e uno tsunami tra i più potenti che l’umanità abbia mai visto. È il primo incidente nucleare che non ha assolutamente la sua origine in un errore umano o in una disfunzione della macchina, e forse per questo ha causato tanto spavento. Al contrario delle altre tragedie che hanno accompagnato il Giappone in questi giorni, l’incidente di Fukushima ha richiesto attenzione, impegno e intervento immediato, mettendo una manciata di persone davanti a scelte a cui spero di non dover mai trovarmi di fronte. Per quanto grave, Fukushima non è l’evento responsabile della morte di 10mila persone…
natsays:
24 Marzo 2011 at 17:42I media nella stragrande maggioranza dei casi cavalcano sempre l’onda della novita’, piu’ e’ catastrofica e recente meglio e’.
Non mi sorprende comunque, vogliamo parlare del terremoto ad haiti? Se n’e’ piu’ sentito parlare in modo serio?
Basta guardare anche alla guerra in libia, non che sia una tragedia da poco, ma tutti gli altri stati africani che vivono guerre civili da anni con massacri di innocenti? Perche’ non hanno lo stesso risalto? Sono forse vittime meno importanti?
Non so dove cominci la colpa dei giornalisti e dove finisca la nostra, perche’ c’e’ da dire che non siamo in grado di gestire ed affrontare tutte le questioni del mondo, abbiamo l’esigenza di concentrarci solo su relativamente poche cose per volta. E’ una limitazione nostra e’ vero, ma e’ anche sfruttata ad arte da chi fa informazione.
Elyahsays:
24 Marzo 2011 at 17:45riapriamo il sipario:
non ci sono solo i giornali, ma anche ricercatori indipendenti che non hanno interesse ad allarmare per fare cassa, ma hanno interesse ad avvertire per la loro e nostra salute e lo spirito che ci “dovrebbe” unire come esseri umani:
Fukushima Reactors Catastrophe: Radiation Exposure, Lies and Cover-up…
plegsays:
24 Marzo 2011 at 17:45nat, hai proprio ragione.
Quello che mi fa girare le scatole e’ pero’ che quella volta che la gente (specie quella che in Giappone ci vive) vuole avere notizie certe per capire come comportarsi, si debba beccare quell’ondata di vaccate da ogni giornale e ogni tg.
Lucasays:
24 Marzo 2011 at 17:48x # 38
Certo che sono d’accordo sulla discussione costruttiva, ci mancherebbe altro…
Chiedo poi scusa ad Eleonora per aver sbagliato il suo nome.
Comunque in riferimento alla fine del suo ultimo intervento:
“Per quanto grave, Fukushima non è l’evento responsabile della morte di 10mila persone”,
mi sembra che continui a sbagliare prospettiva.
Quanto sia grave (per la salute, l’economia della zona, ecc.) ancora non si sa di preciso.
Chiaramente chiunque incrocia le dita sperando nel meno peggio.
Poi, fare un confronto fra calamità non mi pare abbia senso (si tratta in effetti della stessa calamità) e mi sembra pure di cattivo gusto.
Il nucleare in ultimo, secondo me, non va giudicato solo per i danni effettivi ma anche e forse SOPRATUTTO per i rischi potenziali.
Che sono incalcolabili.
Una Cernobyl c’è stata, vogliamo aspettare la seconda?
Non sarà questa ma nessuna persona di buon senso può escludere che ciò non accada.
E tocco ferro per primo….
p.s.
comunque quel “I reattori stanno tenendo bene”… ecco… insomma…
Simone Serrasays:
24 Marzo 2011 at 17:51@ Elyah
Cosa si intende per “ricercatori indipendenti”? (ps il link non mi funziona)
L’IPCC sul clima è “indipendente”?
Rubbia sul termodinamico è “indipendente”?
Debenedetti sul fotovoltaico è “indipendente”?
Veronesi sui termovalorizzatori è “indipendente”?
A ben guardare direi proprio che in nessuno di questi casi siano “indipendenti”… ma è la MIA impressione, sia chiaro!
v43says:
24 Marzo 2011 at 17:54allora alessio, questo ti aiuta a realizzare come il giornalismo italiano faccia in realtà cagare i sassi?
proprio il giornalismo professionale, quello fatto da gente che l’ha studiato e che lo fa per mestiere eh! quello che tu innalzavi ed elogiavi come informazione di qualità, valuable, rispetto alle ciance riciclate dei bloggaroli etc.. meh.
Eleonora Presanisays:
24 Marzo 2011 at 17:54Beh, direi che visto quello che è successo i reattori avrebbero potuto tenere molto peggio, anche tenendo conto del design della centrale. I confronti secondo me vanno fatti nella misura in cui un giornalista decide di dare una certa impostazione al suo articolo. La mia impressione è che certe testate (a cui, del resto, sono abbonata anch’io…) hanno colto la palla al balzo per sfruttare quello che è successo in base a problemi di politica interna, e questo non mi piace, nemmeno se lo si fa seguendo una politica per cui simpatizzo..
Flaresays:
24 Marzo 2011 at 17:55@Luca #35:
Basta che leggi l’articolo:
zephyr83says:
24 Marzo 2011 at 17:58@Eleonora
Certamente ma a me nn pare siano mancate le stime o le informazioni sul terremoto e lo tzunami! Però sn eventi che vengono e finiscono! Il problema alla centrale è stato ben diverso perché nn è iniziato e finito……..sta continuando! Sn partiti i sistemi di raffreddamento ausiliari, si sn scaricate le batterie del sistema di emergenza, ci sn state esplosioni, fughe di materiale radioattivo, zone evacuate (a più riprese non una sola volta), ulteriori esplosioni, acqua di mare per raffreddare i reattori, ulteriori fuoriuscite di materiale radioattivo, impossibilità di raffreddare con gli elicotteri a causa della radioattività, “kamikaze” per ripristinare l’elettricità, radioattività nell’aria e negli alimenti! Tutte cose avvenute nell’arco di giorni e quando qualcuno diceva di non preoccuparsi perché la situazione era sotto controllo poi si scopriva che invece la cosa era più grave del previsto! Normale che se ne parli di più visto tutte le incognite. Ora la situazione è si sempre grava ma si è stabilizzata! Di che si dovrebbe parlare? Si da la stesso risalto alle altre informazioni relative allo tzunami, cioè notizie nn più da prima pagina! Ci si è “normalmente” concentrati sulla guerra in Libia.
Io tutto sto scandalo denunciato qui su AD nn ce lo vedo! Poi è normale che un po’ di sensazionalismo i vari giornali lo cercano, soprattutto nel titolo che serve ad attirare l’attenzione ed è quello che si è fatto anche qui in fondo….”Cala il sipario in Giappone” non è forse un titolo un po’ sensazionalistico per attirare lettori?
E quanto scritto da Alessio poco fa nel mio caso casca a fagiolo:
“Critico quelle testate da cui mi aspetto molto e che quindi mi deludono molto. Gli altri facciano la loro pace e ne rispondano alla loro coscienza.
Il fatto ha sprecato l’occasione di fare una differenza”.
E penso che per questo diversi assidui lettori siamo rimasti “delusi” dal taglio scelto per affrontare questo argomento e soprattutto il tentativo di far cerchio fra voi autori. Poi come ha sempre detto Alessio, così come lui nn smetterà di leggere il Fatto io nn smetterò di leggere AD :)
Alessio Di Domiziosays:
24 Marzo 2011 at 19:16@ v43
Lo sapevo che arrivava un commento del genere. La delusione è un fatto contingente.
Non vedo come alla scarsa qualità della carta stampata – cui il cd web 2.0 non è estraneo per inciso – possa supplire un approccio che fin dalle sue radici rifiuta l’idea stessa di professionismo, di competenza e di imparzialità.
Giovannisays:
24 Marzo 2011 at 21:21Vero che la notizia è uscita rapidamente dalle prime pagine, vero che la situazione del nucleare non è risolta completamente (a conferma di quanto potesse prendere pieghe ben peggiori e che si è trattato ed ancora è un caso grave), vero che l’allarme nube tossica dall’altra parte del mondo è una vaccata ed in questo caso il riferimento a Chernobyl del tutto fuori luogo.
Negli interventi di questi giorni mi sono trovato in disaccordo con gli autori di questo blog. E lo dico, per almeno due motivi: tendenza a minimizzare (con puntuale smentita) la gravità degli eventi per sostenere la “teoria” dell’allarmismo e sospetta tendenza a fare cartello per difendersi dagli attacchi di chi interveniva con opinioni contrarie.
Non vorrei ritornare su questi argomenti (non vorrei venire nuovamente ripreso per queste mie opinioni) e ritengo che comunque AD abbia fatto bene a trattare questi eventi per quanto concernenti gli aspetti scientifici ed energetici che non sono certo OT.
Che il giornalismo, quello italiano più di moltissimi altri, sia fazioso e degenerato è un fatto. Purtroppo quello che ho detto potrà offendere i mestieranti e quelli che si sentono chiamati in causa. Credo che non offenda invece, i pochi giornalisti seri che non si lasciano trascinare da biechi interessi sensazionalistici e che conoscono perfettamente il degrado in cui riversa la loro professione. Nepotismo, incompetenza, poca passione per il mestiere e assoluta mediocrità rendono questo lavoro una riproposizione acritica e a volte erronea, di brevi comunicati diffusi dalle agenzie di stampa. Poi gli interessi dei potenti e gli articoli per leccare il culo a questi… restano davvero pochi “freelance” capaci di vero giornalismo d’inchiesta e a volte sono decisamente meglio certi blog (dispiace doverlo ammettere).
Secondo questa logica infatti sono decisamente meglio come fonti i siti delle stesse agenzie. Anche la semplice Ansa, che non è che sia il migliore degli esempi, permette di leggere con un certo anticipo le stesse notizie (ma quel che è peggio, molte delle opinioni) che trasmetteranno i telegiornali o si leggeranno il giorno dopo sulle principali testate. Le informazioni bisogna andare a cercarsele con molta fatica e più informazione c’é più è difficile discernere.
medesays:
24 Marzo 2011 at 21:42…c’è sicuramente un problema di percezione dovuto al fatto che la gente non capisce il problema e prende per vere le notizie allarmistiche degli organi di stampa che di fatto montano ogni cosa non capendo nemmeno loro stessi spesso cosa stanno facendo. se poi qualcuno chiama il disastro allora facile che tutti gli vadano dietro per non essere da meno. Avete fatto bene a dire che i media si interessavano della centrale ma si scordano di dire che a causa del terremoto molta gente non avrà medicine e non sarà salvata per tanti motivi sempre legati al terremoto, ma la bestia nera è la centrale che non ha retto. a proposito è venuta giù una diga che chissà quanti morti ha fatto distruggendo una città intera, qualcuno sa come si chiama la diga?
C’è comunque da dire che l’evento non va nemmeno sottodimensionato, ancora non ho capito quanto concreto possa essere il rischio di catastrofe, se davvero le falde acquifere sono inquinate c’è poco da scherzare sarebbe un vero disastro per la popolazione… per non parlare del fatto che la centrale potrebbe inquinare pesantemente il mare con risultati immaginabili.
Certo mi chiedo io, con che spirito ricostruiscono… per aspettare il prossimo terremoto/maremoto… io penserei ad andarmene.
medesays:
24 Marzo 2011 at 22:19per me gli unici che possono dire qualcosa senza essere degli ipocriti sono gli amish che vivono senza corrente elettrica. loro si che possono mandare a quel paese chiunque gli parli di nucleare, pertrolio, ecc.
per me quando parlano di fotovoltaico intendono che devi vivere con un po’ d’acqua calda, un paio di lampadine e basta, niente elettrodomestici di alcun tipo, solo che questa parte del discorso non la senti mai dire…
elyahsays:
24 Marzo 2011 at 23:54@Simone Serra: il link ho provato e funziona con firefox 4, forse hai un problema tu sulla connessione o al tuo browser…
intanto il giornalista Benjamin Fulford residente da anni in Giappone il 19 marzo 2011, ha rilasciato la sua verità in questo video:
http://www.youtube.com/watch?v=uTcD43-f73A&feature=related
[D]says:
25 Marzo 2011 at 00:06@33
Quando hai un lavoro, quando hai la possibilità di vivere sul serio, quando hai la sicurezza, cosa vuoi di più ?
Adesso hanno le macerie lasciate dalle bombe “intelligenti” (quelle che dovevano colpire i leader ma curiosamente si schiantavano sui civili), perso il lavoro, tanto terrorismo però possono “dire la loro”. Che cambio conveniente…
Simone Serrasays:
25 Marzo 2011 at 08:57@ Elyah
Ora va anche a me… devo avere provato in un momento in cui il sito aveva problemi
Leodasays:
25 Marzo 2011 at 09:35curioso… allora quando un giornale deve o può smettere di parlare di morti avvenuti nel giappone? dopo mille pagine? dopo, che ne so, 3 settimane di fila di titoli in prima pagina? qual’è il criterio? qual’è l’unità di misura? o si basa su una morale? e di chi? tua o dei giornalisti?
con la tua (mi riferisco all’autore dell’articolo che si badi bene condivido quasi su tutto!) logica dovrei tirare fuori morti su morti su morti avvenuti in questi mesi… perchè non parlare dei morti sul lavoro? perchè non continuare dato che quasi tutti i giorni ce ne sono?
Dimmi la verità… quanti di voi/noi pensiamo ai morti avvenuti appensa c’è un disastro? e quanti di noi ne continua a pensare dopo 2 settimane? e dopo un mese?
allora perchè un giornale ne deve continuare a parlare?
ritorno alla prima domanda… quando deve smettere di parlarne?
ciao
lucareditsays:
25 Marzo 2011 at 10:39Che un giornale segua la notizia più calda del momento è normale. Soprattutto considerando che i giornali sono enti economici…..
Devono vendere (ed avere le sovvenzioni statali) per sopravvivere.
Una notizia diventa “vecchia” se non vi sono particolari negativi o peggiorativi della stessa che possano destare interesse nel lettore!!!!!!!
(se domani una reazione di fusione nucleare polverizza mezzo giappone vuoi vedere che si ritorna a parlarne?)
Endriussays:
25 Marzo 2011 at 10:47Scusate…ma mi pare che abbiate trascurato alla grande i 2 quotidiani che reputo tra i peggiori in assoluto dal punto di vista della correttezza ed equità dell’informazione…e cioè Libero ed Il Giornale.
Marcosays:
25 Marzo 2011 at 10:59@67
“quando hai la possibilità di vivere sul serio”
Succubi di una dittatura assoluta e sanguinaria, privati della libertà di espressione, coinvolti in conflitti perenni per decenni per capriccio di un leader assassino…
Ora non sono certo rose e fiori, si sa, ma hanno finalmente una possibilità concreta di avere una democrazia, e sperare in un futuro migliore e più libero.
Simon71says:
25 Marzo 2011 at 11:19@MARCO71
tutto giusto, ma dimentichi un particolare…Che la generazione che OGGI si compra un SUV o un Pickup è la NOSTRA! Erano i ragazzini come me e te (ipoteticamente) che a 13/14 anni sbavavano su quattroruote, su Tam (il mitico Tam) o sulle figurine e sognavano e facevano gare su chi “ce l’avrebbe avuta più grossa…la macchina)…Ricordo ancora le sfide a un gioco di macchine…e quando usciva la Ferrari io serafico dicevo che la Ferrari era bella e veloce, ma il mio Pickup (BigFoot) l’avrebbe trasformata in lamette da barba….
Ecco, molti di quei ragazzini hanno forse realizzato i loro sogni….Non i loro genitori o nonni…
Ciao
RAEL70says:
25 Marzo 2011 at 12:01L’articolo dell’Autore è certamente condivisibile (c’è poco da discutere) ma, a mio parere, esso è stato scritto ponendo fin troppa attenzione alla singola catena dei fatti accaduti (terremoto—>tsunami—>centrale nucleare) che non alla “sintomatologia” oggettiva della gestione della notizia nella società moderna.
Che si stia parlando di un efferato omicidio, della scomparsa di minorenni, di crisi nucleari, di scandali politici, di “democratiche” guerre, di pandemie, la gestione della notizia (da parte dei vari media) non cambia affatto.
Si parte a razzo per circa una settimana con titoloni in prima pagina (i quali se sono caratterizzati da toni maggiormente drammatici riscuotono maggiore interesse) e poi, in maniera repentina, si parla di altro.
Questo accade per motivi squisitamente giornalistici (la notizia non “acchiappa” più i nostri lettori, dobbiamo parlare di altro altrimenti le vendite diminuiscono) e a volte anche per secondi fini (propagandistici, politici, etc.).
E’ importante questo articolo di Di Domizio perché da l’opportunità, secondo me, di confrontarci tra di noi su tre tematiche specifiche:
A-i media fanno cruda cronaca (nel qual caso il giornalista dovrebbe essere un tecnico del settore in cui la notizia ricade) o pongono ai lettori degli argomenti di discussione (simili ai thread di un qualsiasi Forum) in cui quest’ultimi possano accapigliarsi come banali tifosi???
B-L’Energia Nucleare è sinonimo di futuro?
C-Il futuro è solo porre attenzione al lato economico ed energetico o è necessaria una totale ridefinizione dei concetti sociali (società, massa, popolo, stato, etc.) che, di anno in anno, vengono sempre più calpestati e non rispettati?
Nessunosays:
25 Marzo 2011 at 12:34@72
Non è facile parlare di queste cose con il nostro pensiero e modo di vivere.
Il mito dell’esportazione della democrazia è una cretinata immensa che ci fa comodo per nascondere quello che avviene in verità quando la esportiamo. Vi sono situazioni in cui questa esportazione non è possibile. L’IRAQ era una di queste realtà, così come lo è la Cina. O come lo sono una serie di stati dal passato travagliato.
In IRAQ non vi è una popolazione, vi sono una serie infinita di tribù tenute insieme a forza per il bene comune. Perché non lasciarle vivere sole? Magari perché il concetto di stato moderno (basse di una possibile democrazia) non comprende il concetto di tribù isolata che vive senza capacità di difendersi, regolamentarsi o anche sopravvivere.
Saddam sarà stato un tiranno cruento (per la nostra visione del mondo) ma ricordiamoci che nella sua crudeltà aveva come braccio destro un Cristiano. Ovvero se ne sbatteva della questione religiosa. Oggi in cambio della sua testa, cosa abbiamo? Una guerra civile infinita tra tribù, 2 parti religiose opposte accompagnata dal problema talebano. E sì, certo, oggi si può uscire dalla propria tenda e gridare al mondo quello che si vuole in Iraq. Lo testimoniano le statue del buddha che il cattivissimo, perfido e tirannico signore non aveva minimamente posto come problema alla appartenenza religiosa del suo popolo mentre quello che venuto dopo ha distrutto qualcosa vecchio di 1500 anni così, perché fa della tolleranza la differenza rispetto a quello che vi era prima.
La Cina merita anch’essa un discorso a parte, perché il giorno che avranno anche loro la democrazia occidentale, altro che flussi migratori di 15.000 persone in un mese, manifestazioni sedate con decine di morti o azzeramento dei morti per fame (sono 1.3 miliardi, e tutti più o meno mangiano, ricordo).
Forse meglio prima mangiare e poi dare la possibilità di gridare il proprio disappunto, no?
Ma da noi dove un chilo di carne costa un’ora di lavoro di un operaio e abbiamo un tasso di crescita dell’obesità mostruoso, che cosa ne possiamo sapere di cosa sia la fame o l’impossibilità di avere acqua potabile per tutti? Basta che abbiano Internet e possano dire al mondo quando sono arrabbiati.
Così noi siamo contenti di sapere che sono in democrazia.
Walter B.says:
25 Marzo 2011 at 12:53Intanto oggi l’emergenza alla centrale nucleare di Fukushima è tornata agli onori delle cronache dei media italiani (dai media stranieri non è mai sparita o è stata sottovalutata): la situazione è ancora più grave di quanto ipotizzato, tant’è che è passata dal livello 5 a quello 6 della scala INES, e a causa delle alte radiazioni registrate si presume un danno strutturale al vessel, alle tubature o alle valvole del reattore numero 3. Peggio di così…
zephyr83says:
25 Marzo 2011 at 13:37Sono rimasto sorpreso anche io oggi quando ho sentito che il livello è passato (o si pensa di passare nn ho capito benissimo) da 5 a 6 della scala INES.
Mi sa che il sipario su questa vicenda non è ancora calato…..
Flaresays:
25 Marzo 2011 at 15:20In questi giorni guardo il livello di radiazioni rilevate in Giappone anche da qua:
http://community.pachube.com/node/611
Si tratta di svariate rilevazioni fatte direttamente da cittadini, in diverse parti del Giappone. L’affidabilità non sarà delle migliori, singolarmente, ma in media ci si può fare un’idea.
Flaresays:
25 Marzo 2011 at 16:00In questa mappa vengono sovraimposti direttamente i valori. Le fonti sono un mix di fonti ufficiali e non ufficiali. Si può cliccare un valore per leggere da dove proviene il dato e l’ora. In giallo i valori nella norma, in arancione quelli al di sopra dei limiti raccomandati (dal sito: 1000 µSv per year, which is equal to 0.114 µSv per hour)
http://japan.failedrobot.com/
Altre mappe sono disponibili al link nel post precedente.
Penso che sia utile confrontare le notizie che giungono con i diversi dati disponibili, per farsi un’idea più precisa.
Repo Mansays:
25 Marzo 2011 at 16:06Ci sono testate che sono palesemente e dichiaratamente politicizzate e parziaIi (Il Giornale &co), mentre altre vorrebbero darsi un’aura da super partes che in realtà non sono (Repubblica &co). A me pare più utile criticare queste ultime e far vedere che sovente non si discostano poi molto dalla mentalità degli “avversari”, piuttosto che perdere tempo sulle altre. Il fatto che qualcuno replichi a tali critiche con l’accusa di “essere pagati da berlusconi” non può che rendere evidenti quanto queste critiche siano terribilmente necessarie.
Sul discorso energetico invece, il commento di mede è da incorniciare.
Flaresays:
25 Marzo 2011 at 16:20@mede #64: ne avevo parlato fra i commenti nell’articolo precedente, copio e incollo:
“la diga vicino a Sukagawa nella prefettura di Fukushima serviva all’irrigazione dei campi. Le vittime dell’irrigazione sono forse 8 dispersi (secondo Kyodo news).” Il nome è Fujinuma.
@Endrius #71: credo che li abbiano “trascurati” perché non facevano allarmismo. Il motivo per cui non lo facevano credo sia ovvio, tant’è che strumentalizzavano e basta nell’altro senso.
@zephyr83 #77: mi sa anche a me, penso però che Alessio intendesse che fosse calato per la stampa.
Flaresays:
25 Marzo 2011 at 16:43Per evitare fraintendimenti sul mio commento precedente:
– scrivo di irrigazione, perché nei commenti dell’altro articolo rispondevo ad uno che parlava di “vittime dell’idroelettrico”, ma se si vuole metterla in questo modo, allora visto l’uso di quella diga, sono casomai vittime dell’irrigazione.
– La stampa di cui mi riferisco è quella di cui parla l’articolo.
Walter B.says:
25 Marzo 2011 at 19:00La situazione, nonostante tutti i tentativi da parte delle autorità giapponesi di tranquillizzare l’opinione pubblica mondiale, è gravissima, lo capirebbe anche un analfabeta: sono trascorsi oramai 15 giorni dal terremoto, dallo tsunami e dal conseguente danneggiamento della centrale nucleare di Fukushima, e in quest’arco di tempo ancora non è stato possibile limitare l’emissione costante di radioattività da parte di ben 4 reattori su 6, tra cui uno, il numero 3, alimentato a MOX, un combustibile che contiene plutonio, desta maggior apprensione.
Riportare l’energia elettrica ai reattori danneggiati a poco è servito, perché è danneggiato e inutilizzabile anche il sistema di raffreddamento dei reattori, e ripristinarlo comporterebbe settimane di lavori di ricostruzione in bàlia della radioattività, talmente elevata che spesso è impossibile avvicinarsi a tale reattore che – fatto inquietante – purtroppo proseguirà a immettere una quantità enorme di radioattività nell’ambiente circostante e nell’atmosfera per le prossime settimane, tant’è che le autorità giapponesi hanno allargato la zona di alienazione a partire da un raggio di 30km quadrati dalla centrale, “consigliando” l’evacuazione a circa 125000 persone.
Importanti strutture di contenimento del reattore numero 3 sono lesionate (forse anche il vessel è danneggiato), aumentando così le probabilità di fusione del nocciolo, con tutto ciò di terribile che ne conseguirebbe; molte barre di combustibile sono esposte, altre ancora sono parzialmente fuse e i tentativi (alla “speraindio”, come l’utilizzo di acqua di mare per il raffreddamento) compiuti sin’ora per tamponare il surriscaldamento o limitare la radioattivita sono falliti.
La soluzione più alla portata sembrerebbe quella del sarcofago di cemento per incapsulare tutti e 4 i reattori fuori controllo, soluzione che comunque comporterebbe settimane di lavoro intenso per versare un primo strato di cemento atto a sedare la radioattività, e a permettere la prosecuzione dei lavori con almeno minime garanzie di salute per gli operai e la vasta popolazione suscettibili di pericolose emissioni radioattive.
Tutti questi elementi fattuali, portano a considerare che uno dei peggiori scenari ipotizzati sta già avvenendo, con buona pace di chiunque – per i motivi più diversi – stia tentando di ridimensionare entità, conseguenze e ricadute di questi accadimenti.
sledhesays:
25 Marzo 2011 at 20:04concetti condivisibili… ma che potevano essere espressi in un quarto delle righe usate.
va bene che la carta elettronica non costa praticamente nulla; però non deve essere un motivo per scrivere poemi.
joe.vannisays:
25 Marzo 2011 at 20:04È MOLTO OPINABILE DIRE QUALE È IL GIUSTO SPAZIO CHE MERITA UNA NOTIZIA.-
In principio c’era la crisi libica, che è stata oscurata dall’incidente di Fukushina, poi l’intervento Nato ha riacceso l’attenzione sulla Libia. Però basterebbe un peggioramento in Giappone per richiamare l’attenzione dei giornali
La situazione di Fukushima è in continua evoluzione e qualunque previsione nel bene e nel male potrebbe essere smentita clamorosamente.
Gli stessi tecnici non sanno cosa sta succedendo nei reattori
I fatto che siamo giunti alla scala 6 vuol dire che siamo come gravità come Three Mile Island e gli effetti potremmo vederli solo negli anni a venire
Di fronte a certi fatti cosa deve fare un giornalista? Sminuire o esaltare? In un caso di grande potenziale pericolo e di assenza di certezza E MEGLIO ESALTARE CHE SMINUIRE, MA COMUNQUE USANDO IL CONDIZIONALE. L’importante è non nascondere le notizie o dire falsità in malafede.
Il caso del Fatto quotidiano. Un giornale a grande diffusione ha un target di lettori molto vasto e deve farsi capire da tutti. Non può usare un linguaggio troppo tecnico. Deve anche “EMOZIONARE” il lettore, senza comunque mai dire falsità. E deve dire tutte le notizie ..
Se avesse citato Three Mile Island pochi lettori avrebbero capito il senso dell’articolo, ma citando Cernobyl molti di più hanno capito. Il linguaggio di questo sito non può essere lo stesso di un quotidiano nazionale; sono due target diversi.
E poi un giornale deve anche vendere seno come sopravvive?
Questo vale per quei giornali o giornalisti indipendenti che non hanno conflitti di interessi.
Se andassimo ad analizzare le proprietà o i riferimenti politici di vari giornali schierati a senso unico pro nucleare quanti conflitti di interessi salterebbero fuori… dove ballano mega appalti, sappiamo quanto interesse e quanto facilmente corruttibile sia un politico ma anche un giornalista.. E quindi pronto a nascondere o ribaltare le notizie.
Tenete anche conto che ormai in Italia -causa debito pubblico- soldi per opere pubbliche non ce ne sono più.
SONO RIMASTE SOLO LE CENTRALI NUCLEARI E GLI INCENERITORI per fare grandi appalti..
joe.vannisays:
25 Marzo 2011 at 20:18QUANDO CERTE NOTIZIE SPARISCONO…
Sono d’accordo pienamente con Alessio CHE LA MIGLIORE FONTE ENERGETICA È IL RISPARMIO E L’EFFICIENZA ENERGETICA.
Senza dover penalizzare lo stile di vita tanto si potrebbe fare con LED, apparecchi classe A, motori ad inverter, assorbitori, cogeneratori, case passive ecc. Anche un uso responsabile dell`energia non sarebbe una brutta cosa.
Quanta energia risparmieremmo? 20% ? 30%?
Poi guardiamo gli esempi virtuosi.
Come il calabrone che vola contro le leggi del volo.. ma lui vola lo stesso..
Così la Germania l’anno scorso ha installato 10 GW di potenza tra eolico (2,5) e fotovoltaico (7,5). Sostitutiva pressappoco di 2 centrali nucleari.
E punta al 50% di rinnovabili al 2020 per uscire dal nucleare e ridurre i fossili. Miracolo… e non hanno tanto sole…. E creano tecnologia tecnologia che vendono nel mondo..
Ecco QUESTA È UNA NOTIZIA CHE CERTI GIORNALI NON SCRIVERANNO MAI..
#Andy#says:
25 Marzo 2011 at 20:24Non mi sembra affatto sia calato il sipario su Fukushima… almeno a guardare siti e tg, soprattutto da ora che hanno alzato il livello a 6.
Certo è si è quasi esaurita l’attenzione da parte di quelle testate che già prima minimizzavano, vuoi per interesse vuoi per motivi politici…
Walter B.says:
25 Marzo 2011 at 20:56joe.vanni,
Three Mile Island è un incidente di livello 5 nella classe INES, e non 6 come Fukushima (Chernobyl è di livello 7, speriamo rimanga ineguagliato).
joe.vannisays:
25 Marzo 2011 at 22:05@ Walter B.
Hai ragione. Purtroppo è peggio che a Three Miles Island.
Eppure si è trattato di un incidente simile come dinamica (barre uranio scoperte, fusione nocciolo, esplosione e uscita materiale radioattivo)
La differenza è che non ci fu terremoto e che il reattore era nuovo di zecca – solo di tre mesi.
Per chi volesse vedere le FOTO DEL NOCCIOLO FUSO:
http://www.fisicamente.net/DIDATTICA/index-1570.htm
LucaBasays:
25 Marzo 2011 at 22:21Ciao, sono il “Luca” del post # 22, ho cambiato nickname in modo da creare meno confusione! :-)
Ringrazio Alessio e Simone per le risposte: ieri purtroppo non ho potuto ricollegarmi.
@ Alessio Di Domizio
Sono il primo ad essere contrario ai tuttologhi, credimi. Fra l’altro, così come tu hai correttamente fatto il tuo “Disclaimer” nel post, anch’io posso dirti che non sono certo una di quelle persone contrarie all’energia nucleare a prescindere (seppur, alla fine dei conti, la trovi una forma di energia “stupida” e non certo quello di cui avremmo bisogno).
Detto questo, così come voi non siete giornalisti, così allo stesso modo quelle testate non possono avere tra gli articolisti fisici nucleari. Io capisco il vostro punto di vista, ma, francamente, credo che il vostro tono resti fuori luogo. E non perchè, come dice qualcuno, ce l’avete con “Il fatto quotidiano”, ma perchè si continua a negare l’evidenza. Basti pensare che subito dopo questo vostro post la questione è tornata d’attualità ed i dati ora in possesso sono peggiori di quelli precedenti, proprio perchè l’emergenza NON è chiusa.
Io trovo assurdo che per non apparire come qualunquisti (corretto, ci mancherebbe!), si debba arrivare a negare la verità: alla fine dei conti, questo incidente è servito e continuerà a servire per comprovare come una centrale nucleare di quel tipo è intrinsecamente insicura. E non lo dico dall’alto delle mie conoscenze (che ammetto di non avere), ma dalla prova empirica, cosa che uno scienziato prima di tutti dovrebbe tenere in considerazione.
Forse per voi esperti della materia era scontato che un reattore nucleare continuasse ad essere a rischio per settimane dopo il suo spegnimento, per me “uomo della strada” ciò lo era un pò meno, per cui forse la prima disinformazione da combattere sarebbe stata quella che proclamava le centrali come “sicure” al 99%… onestamente a me non pare così improbabile che un cataclisma (perchè di questo parliamo se si utilizza il “worst case scenario”) renda inoperativo il sistema di raffreddamento. E questa eventualità basta a creare una serie di effetti a catena difficilmente arrestabile.
@ Simone Serra
Io non metto assolutamente in dubbio la buona fede e la competenza, ci mancherebbe. Però prendere il fatto che una notizia fisiologicamente “invecchi” (soprattutto in un periodo ricco di avvenimenti come questo) per comprovare una teoria di questo tipo è quantomeno capzioso. Perchè, alla fine, era ovvio che la notizia scemasse fino a quando non fossero intervenuti cambiamenti: succede a qualsiasi cosa, compresi, naturalmente, i vostri articoli. E ciò è normale, perchè sarebbe ipocrita dire che la gente avrebbe la stessa voglia di informarsi del terremoto giapponese o dello tsunami come l’aveva 12-13 giorni fa.
Fra l’altro, consentimi un appunto: sono d’accordo che non è possibile rispondere a tutti e di sicuro è molto avvilente dover leggere post pieni d’insulti o pregiudizi, però replicando a me hai continuato ad ignorare la questione dell’effetto dell’incidente alla centrale sull’entità e sulla velocità dei soccorsi. Ignorarla non la rende meno “notizia”, e questo va a smontare parte del ragionamento iniziale dove si dice che i giornali hanno volutamente esagerato questo incidente che era secondario rispetto al terremoto.
Aggiungo quella che vorrebbe essere una battuta (ci sarebbe da ridere, se sullo sfondo non ci fossero tragedie di questa grandezza): io smetterei di pubblicare articoli e post di questo genere da parte di AD, non fosse altro per questioni di scaramanzia… ogni volta che ci volete rassicurare, succede qualcosa (o si viene a conoscenza di notizie nuove) che riportano tutti con “i piedi per terra”… vuoi vedere che se invece chiudiamo qui… :-)
Cesare Di Maurosays:
26 Marzo 2011 at 06:27Purtroppo continua a sfuggire il nocciolo della discussione, e cioè il fatto che i giornali facevano a gara a spararla più grossa per far colpo sulle paure della gente.
Dove per “spararla più grossa” intendo RACCONTARE FROTTOLE (FALSITA’) senza alcun fondamento (cioè i dati all’epoca a disposizione).
Questo non so se per un fattore meramente intrinseco (i giornali per loro natura fanno così) o puramente strumentale (per attaccare il governo), ma non è questo il punto e non lo ritengo importante. La cosa importante è che si siano comportati in questo modo abominevole.
Spero sia chiaro una volta per tutte, anche se ormai ho perso le speranze…
@joe.vanni: quella del calabrone che non dovrebbe poter volare è una leggenda metropolitana dura a morire…
Alexandersays:
26 Marzo 2011 at 09:26Signori qua siete davvero di fuori!
Voi credete di poter criticare la stampa che racconta i fatti e poi magari ricama un qualche sensazionalismo?
Non vi rendete conto che la questione grave è che un popolo che vive densamente in lughi così rischiosi non può essere ignorato?
Si il Giappone è a rischio sismico OK nulla da stupirsi, quindi è normale che prima o poi sarebbe arrivato un terremoto, poi è pure una isola, quindi anche uno tsunami è normale… diciamo prevedibile… insomma “naturale”, diciamo accettabile come tale!
Ma per il rischio intrinseco dovuto ad un evento di disastro atomico, esiste solo una “Insana e Inconsapevole” accettazione di rischi che nessuno può calcolare o limitare con precisione.
Questo è quello che la stampa ha raccontato!
La stampa ha raccontato di un “Calcolo Sbagliato” di uno sviluppo affidato alla percentuale sul rischio che un evento “non” accada.
Il problema è che sperare che il calcolo delle probabilità è un calcolo che ci mette in sicurezza, è una illusione, un azzardo! come vincere all’Otto!
Il famoso “rischio calcolato” nel caso delle centrali nucleari, in cosa consiste?
Ed ecco qua che i governi giocano alla roulette russa col proprio popolo…… E’ una VERA VERGOGNA che un popolo debba vivere sopra un rischio che non riesce neanche a quantificare perchè nascosto e celato sotto sigle come centrali di prima, seconda, terza, quarta, quinta, sesta… ecc generazione, ma che alla fine dei conti non significano niente più che delle astuzie tecniche piene di complessità sempre più ridondanti, ma comunque sempre intrinsecamente messe a rischio dalla stessa natura del tipo di reazione che via avviene all’interno!
Se si usasse l’Idrogeno … o ancor meglio se si potesse usare al posto della fissone la Fusione Atomica, i rischi si ridurrebbero a questioni di gestione e vetustà e magari di obbiettivi per strategie terroristiche, ma i danni proprio in virtù della diversa reazione si limiterebbero, anzi sarebbero assumibili ad un semplice rischio di incendio e/o scoppio di qualche tipo di raffineria o industria petrol chimica, senza più il rischio di rilascio di CO2… UNA VERA UTOPIA? …. No una vera Evoluzione Rivoluzionaria! O_= !
Ma torniamo alla stampa, e alle “Cassandre” giornalistiche!
Un reattore atomico è come un cavallo di Troia!
Dentro cè il MALE e noi ci costruiamo attorno un tempio, lo adoriamo come fonte di energia, lo vogliamo usare, ci dimentichiamo, anzi ignoriamo che al suo interno vi sta un esercito di radiazioni pronto a colpire!
Troia ci insegna che nonostante che la “Cassandra” si disperi e dimostri tutta la sua preoccupazione in merito ai rischi di accogliere un nuovo sconosciuto pegno di un “Dio” che si cela sotto sembianze fin troppo rassicuranti di un sarcofago, pesante, inerme, assolutamente imperscrutabile; purtroppo la citta sarà distrutta all’Alba!
Che dire di più?
Calcoliamo il rischio, e non lamentiamoci se moriremo di cancro o saremo costretti a pesanti cicli di Chemio terapia…. o ad estenuanti sedute di Radioterapia!
Ma quanto siamo stupidi!
Per una volta, anzi per una delle tante volte, che scoperchiamo il sarcofago e vediamo in faccia il “Mostro”, ci spaventiamo e ci affrettiamo a richiuderlo, ma poi ci dimentichiamo di quello che in quei pochi secondi il mostro è stato capace di fare?
Siamo destinati ad AUTODISTTRUGGERCI?
Il rischio calcolato è corretto la “distruzione” è la “soluzione finale” siamo tornati da capo … il ‘900 non ci ha insegnato nulla?
O si come no ci ha insegnato che nelle tragedie, nei disastri, non tutti muoiono!
Quelli che rimangono vivi, sani e incontaminati, perchè lontani alla fine potranno vivere e spartirsi le ricchezze che, visto lo sterminio, saranno tornate ad essere più disponibili!
Cosa sta accadendo? … stiamo sempre sull’orlo di una guerra mondiale… e come sappiamo le scorie radioattive, non vengono tutte stoccate per millenni in depositi top secret, ma, in parte, servono anche per costruire le armi sempre più efficienti e dirompenti!
alla luce di tutto questo “MI VERGOGNO DI essere UN ESSERE UMANO!”
Viviamo tutti già per poco tempo, accettiamo di morire schiacciati da valanghe, terremoti o affogati da tsunami, e chi sa da quante altre catastrofi naturali, che dobbiamo accettare con rassegnazione come rischio dell’impatto antropico che la natura stessa usa per regolare i conti con l’universo e le sue leggi!
Perchè vogliamo essere ciechi e viver come morti che camminano su territori artificiosamente rinvigoriti ed enrgizzati da fattori che l’universo e la sua natura non hanno mai considerato come stabili ed affidabili, ma solo come potenti mezzi necessari ma transitori… (L’universo ha un tempo infinito e i millenni per lui sono decimi, millesimi di secondo! anche meno! infinitesimi!) Per noi, invece tali mezzi sono terribili distruttivi e permanenti!
Bhe che dire di più?
I giornalisti hanno gonfiato il fatto?
NO-OOOOOOO!! Anzi molti hanno minimizzato, altri hanno dato credito a scienziatoidi che assicurano sulla bassa percentuale di rischio, altri che dicono che il rischio di morire è un evento calcolabile ed accentabile per il fatto che la morte è una soluzione per limitare i danni in vita (Meglio morire che vivere storpiati dalle radiazioni) Altri dicono che il rischio si calcola e si annulla con aggiunte di dispositivi di contenimento sempre più efficienti, omettendo però il costo reale della operazione di upgrading….. Diciamo che la sensazione è che i giornali di “stato” e non solo, (Vedere ad esempio AppuntiDigitali) spesso ragionano con la ragion di stato, non si spingono oltre alle notizie date dall’ansa o da emeriti professoroidi che lavorano e guadagnano con il nucleare e stanno dietro una scrivania a far calcoli, mentre nella centrale in crisi ci mandano a lavorare poveri tecnici vestiti con quattro tutine bianche e mascherine … convincendoli che sono dei SuperUomini e che possono assorbire massicce dosi di radiazioni e che questo sarà davvero eroico!
EROICO?…… si è eroico chi va a spegnere il reattore, ma chi lo ha acceso è davvero uno STUPIDOICO, anzi no uno STRUZIDOICO a lento decadimento!!!!!!!!
I giornali che dopo lo tsunami si sono, per così dire, “fissati” con il problema delle radiazioni, che dovevano dire? No fermi tutti questo incidente è un segno divino che il nucleare è sicuro e che anzi … grazie agli incidenti nucleari nascono Nuovi EROI che altrimenti non saprebbero cono impiegare la loro vita!?????
Ma via su —- questa volta il giornalismo ha fatto il suo dovere, e forse neanche ci hanno detto tutto….. la verità verrà fuori solo alla fine di quest’incubo, intanto a noi ci tocca ingoiare pasticche di valium e sperare che nessuno venga a smaltire le scorie o a costruire centrali elettriche all’uranio nei pressi delle nostre residenze pagate fior di euro in piena bolla speculativa edilizia e a rischio di svalutazione proprio per via dello stesso rischio “calcolato” e che sarà sicuramente indicizzato nel calo dei prezzi delle nostre case…. (Calcolo miope il mio?… e si ma sempre di calcolo si tratta!)
Al referendum io, per un calcolo di puro rischio economico sul mio investimento di vita, edilizio e quant’altro, voterò Si NON VOGLIO le centrali elettriche all’uranio!
Altrimenti che facciamo? urliamo come dei Troiani ubriachi e incoscienti:
Viva Viva Viva la centrale all’uranio?
NOOOOOOOOO. Preferisco stare al buio, andare a piedi, tornare alla vita preindustriale, ma del resto con l’accettazione del rischio nucleare “calcolato” non è che posso sperare di ritrovarmi molto meglio!
Già Vivere in un mondo circondato da centrali nucleari, mi rende apprensivo, ma sicuro che le distanze sono tali che gli effetti che potrei subire si manifesterebbero in qualche forma di cancro che curerei sotto lo steso servizio sanitario e avrei l’esenzione per patologia almeno per una decina di anni farei analisi gratis senza pagare tiket… in barba al sistema!…. Visto questo si chiama rischio calcolato……. il resto, come ho dimostrato qua è un sacco di noiosa chiacchiera!
Arrivederci a tutti e ricordatevi una Buona Contaminazione migliora la vita!
Cesare Di Maurosays:
26 Marzo 2011 at 10:41Ma di quali fatti vai parlando? Di quelli che la stampa si è INVENTATA pur di far notizia? Perché, se non ti fosse chiaro, è proprio questo il punto.
Per il resto, secondo la tua logica nemmeno nelle caverne dovremmo stare, perché anche lì c’è sempre il rischio che crollino…
C’è sempre un rischio per tutto, calcolabile o meno. Come sempre, bisogna vedere i pro e i contro di ogni soluzione che il “progresso” ci porta, e decidere se valga la pena o no realizzarla.
Il tutto in maniera razionale e senza farsi coinvolgere dai preconcetti (che stanno all’opposto della razionalità).
Alessio Di Domiziosays:
26 Marzo 2011 at 11:08@ LucaBa
Per quel che riguarda le analisi tecniche, ogni contributo va preso in rapporto a quando è stato scritto. È un po’ il lavoro di uno storico: i fatti si evolvono velocemente ma per chi vuole farsi un’idea è importante collocare in un punto preciso dell’evoluzione dei fatti un certo contributo o una considerazione. Tutto quel che diciamo, anche in questo preciso momento, è radicato nel presente. Nessuno qui si è lanciato in previsioni ottimistiche. Se qualche tono sopra le righe lo abbiamo tenuto, è stato contro una certa stampa, rapidissima ad anticipare i disastri e ancor più rapida a dimenticarli, salvo poi riprendere a pieno regime al riaggravarsi della situazione.
Se visualizzassimo l’intensità della crisi in un’onda, vedremmo che l’onda dei toni della stampa anticipa ogni punto di inflessione e ne esagera metodicamente l’intensità. Ogni tanto ci prende, ogni tanto sbaglia del tutto esponendosi a figure barbine, che possono riparare solo quando – come ahimè sta succedendo – la crisi venga a riaggravarsi. Rimane un fatto fondamentale: l’allarmismo dei mass media rimane in ottima parte slegato dai fatti, connesso esclusivamente alla volontà di questi ultimi di procurare audience ai propri contributi. Al di là dei toni, che storicamente mantengono un loro senso, prendi dunque i nostri contributi come un invito – che d’altronde molti lettori hanno positivamente accolto – ad aggiungere altre fonti a quelle da cui normalmente ti approvvigioni di notizie.
È un po’ deludente, te lo dico con franchezza, vedere che – oltre al problema di tempi di cui ho accennato – molti lettori ci rispondono con argomentazioni non direttamente pertinenti alla sfera tecnica, ma a quella politica, mischiando le ragioni che comprensibilmente spingono a una sfiducia incondizionata e aprioristica rispetto alla classe politica italiana, con dei problemi più grandi e più complessi delle nostre meschinità nazionali, in larga parte peraltro dipendenti da stili di consumo a cui ben pochi nella storia si sono dimostrati pronti a rinunciare.
Alexandersays:
26 Marzo 2011 at 11:56@ Cesare Di Mauro
Ma che fai finta di non capire la differenza che passa tra un evento naturale ed un disatro compituo e voluto dall’uomo che crede di fare il prorio interesse sul rischio proprio e sopratuto altrui … ?
Il rischio di morire esite sempre e non lo nego, anche solo dormire è un rischio, ma è naturale ed intrinseco alla nostra condizione naturale, mentre quello del nucleare, a torto, ritenuto sicuro perchè chiuso in sarcofagi di xyz generazione… è un vero e proprio azzardo… che si paga molto caro…. la stampa non ha fatto più senzazionalismo del solito; anzi qualcuno fingendo allarmismo, ha pure minimalizzato il fatto con interviste fatte ad espertoni che giuravano sullo spegnimento automatico del reattore….
I gionali seri Ci hanno raccontato con esempi concreti come cernobyl, i rischi, che purtroppo in percentuali che vanno dal 60 al 70% si stanno concretizzando quasi tutti… alla faccia tua e di chi pensa di essere invulnerabile perchè è vicino (o lontano) da una centrale di terza, quarta generazione ecc……
Generazione di stupidità nucleare…. ecco cosa sta a significare questa spocchiosa ed inutile descrizione del rischio declassato a mero numero di generazione di illusori involucri di contenimento del rischio atamico!……
chiuso!
LucaBasays:
26 Marzo 2011 at 12:01@ Alessio Di Domizio
Mentre posso concordare sulla delusione riguardante il fatto che molte risposte sono “a tono politico” e che probabilmente nessuno di noi sarebbe in grado di cambiare la propria mentalità in fatto di consumo ma è prontissimo a “sparare a zero” sulle soluzioni trovate per farci mantenere un certo stile di vita, non concordo sulla questione che i giornali abbiano fatto articoli completamente slegati dai fatti. Attenzione: non dico che non l’abbiano mai fatto, intendo che in questo caso è difficile addossargli tale colpa.
Questo per un motivo semplice: alla fine, quei fatti si sono per lo più verificati. Ed è anche molto ingeneroso con ogni articolista di un qualsiasi giornale (che, ripeto, non è un ingegnere od un fisico nucleare e non potrebbe esserlo) dirgli che “si, ci hai preso ma non hai capito nulla di quello che stava accadendo… anzi, sei una carogna perchè hai sperato che succedesse così non dovevi smentire”. Per me questo è un ragionamento paradossale e per almeno due motivi:
1) In un evento di questo tipo, qualsiasi intervento dev’essere ponderato dai tecnici e da “chi ne sa”, ma NON CI SI PUO’ PERMETTERE IL MINIMO RITARDO! Io penso che questa sia una cosa fondamentale! In altri casi l’allarmismo è ingiustificato, ma con eventi di questo tipo non si può restare a pensare “cosa potremmo fare”. Meglio un allarme in più che uno in meno (anche in termini di pressione internazionale e parere della “massa”). Non stiamo parlando di un treno in ritardo o di un’autostrada interrotta da una frana, stiamo parlando di incidenti che possono avere (ed hanno) ricadute per decine di anni. O l’esperienza di Chernobyl e la classica “segretezza comunista” non ci hanno insegnato nulla? Vogliamo ancora davvero dire alla gente “non portatevi nulla con voi perchè intanto tornerete nella vostra città tra 3 giorni”?
2) Quello che è più sconfortante (e che mi ha spinto in prima battuta a scrivere) non è il comportamento dei media sui quali non ho grosse attese (e che, comunque, svolgono un loro lavoro: più che migliorabile, certo. Ma è anche corretto ricordare che per approfondire le cose ci sono gli “esperti” e le pubblicazioni di un certo tipo che sono preposte a quest’attività, ed in questo campo rientra anche la vostra e che svolge bene il suo mestiere pur non disponendo certo dei mezzi dei media da grande pubblico).
Lo sconforto deriva dal fatto che voi in qualità di esperti e scienziati dovreste essere i primi ad avere cautela! Io non comprendo come si possano fare post dove si dice “i media esagerano”, “i problemi non sono quelli descritti”, “cala il sipario sul Giappone” (oppure il peraltro interessantissimo blog linkato nel post della Presiani “Perchè non sono preoccupato dalle centrali nucleari giapponesi”… consentitemi anche in questo caso la battuta: forse poi ha cominciato a preoccuparsi un pò di più… e non era un abitante del luoto!) e poi essere sistematicamente smentiti dai fatti.
Sia ben chiaro: come dicevo nel precedente post, non metto in dubbio la buona fede, anzi! Però la cautela in situazioni di questo tipo è d’obbligo: lo sarebbe per i mass media e lo è a maggior ragione per una pubblicazione tecnica. Perchè senza dati uno scienziato non può ragionare: basarsi sui dati attuali e trarre conclusioni (soprattutto nei primi giorni) sapendo che molto spesso i dati iniziali vengono sottostimati per ragioni di ordine pubblico ed interessi personali/aziendali/statali per me non è un buon modo d’informare.
E fare una serie di post polemici per sottolineare come “gli altri” informino male ma, in pratica, ci abbiano preso per pura fortuna… beh, per me non vi fa onore. In particolare, non vi fa onore come esperti del settore e per la professionalità che avete sempre mostrato.
Intendiamoci: come sempre queste sono mie opinioni personali. E’ ovvio che voi avete la vostra e che altri hanno la loro. Non faccio nè crociate, nè ho intenzione d’insultare nessuno. Però quello che mi è sembrato di vedere è stato il realizzarsi di una situazione in cui a forza di non voler fare i qualunquisti si è giunti alla situazione opposta dove bisogna chiudere gli occhi per non vedere la realtà dei fatti.
Una domanda diretta senza alcuna polemica (ringraziando anche per l’eventuale pazienza nel leggere i miei post chilometrici! :-) ): vogliamo almeno dire che il titolo del da me in precedenza citato blog era quantomeno affrettato, fuorviante e troppo ottimistico?
@ Cesare Di Mauro
In tanti altri casi avrei concordato con te. In questo specifico avvenimento, per me le “falsità” scritte dai media sono state poche. Anzi, vista la complessità dell’argomento e la piega che hanno preso gli eventi, sono diventate veramente risibili. Perchè se anche ci avessero preso per pura fortuna (e, come detto sopra, non si può ridurre così facilmente il ragionamento su questo punto), alla fine le cose sono accadute e stanno accadendo. Quindi il numero di “falsità” si è ridotto di gran lunga…
DiStraCtionsays:
26 Marzo 2011 at 20:10Con tuto quello che sta accadendo in Africa… ci mancherebbe che ci dovessimo preoccupare ancora del Giappone….
Cala il sipario sul Giappone?
Pazienza… vediamo quale altro spettacolo farcito di menzogne ci offrirà la TV …
Qua il fatto è che paesi che ritenevamo retrogradi e poco inclini alla democrazia sono in piena rivolta e tutto il mediterraneo è una via di fuga dalla guerra civile! Orde di profughi navigheranno verso la salvezza, senza una completa coscienza che dall’altra parte ci siamo NOI che viviamo in una repubblica si democratica, ma governata da dei disonesti, ladroni, pidduisti mafiosi, pagliacci ed incapaci di occuparsi seriamente dei problemi! Assisteremo al pavoneggiare televisivo di inutili presunzioni di strategia internazionale e tutti sfoggeranno la propria innata ignoranza come se fosse una gara a chi è più idiota! E non si preoccuperanno affatto del problema umanitario, ma solo del petrolio del gas… e chi sa di cos’altro… magari anche della nipote di Mubarak… :-O
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E così dal BungaBunga si passerà al Voga_Voga dei poveri popoli che saranno portati da una parte all’altra del mediterraneo…. e intanto i Giapponesi … spento il reattore … domate le foriuscite di radiazioni… si metteranno davanti ai loro bei Samnsung da 50″ e rideranno di noi!
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Che destino beffardo… ora saremo noi ad non aver valutato affatto il rischio e un’invasione di profughi ci sommergerà…. sarà davvero un disastro… (Ma forse anche questa è una esagerazione della TV?!!!!!!) :-(
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Che dire? A si … forse è meglio parlare del Giappone!
Almeno ci distraiamo dalla Guerra che abbiamo alle porte… e non pensiamo a quei buffoni (ma non solo …) che con le solite affabulazioni di Ancorman televisivi, si esibiranno nuovamente in mirabolanti brogli eletterali e astuzie di Bassa Lega; così si che LORO continueranno a governarci raccontandoci delle VERE FROTTOLE! … O No?
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Schifato dalla nostra povera condizione, Rivolgo a Dio un umile pensiero e una piccola preghiera per Il Giappone… chi sa magari potrebbe essere il nucleare a salvarci dalle guerre per il petrolio… o forse nel futuro si faranno le guerre per acaparrarsi l’uranio?….. O insomma stendiamo un velo pietoso sul Giappone e dimentichiamoci di queste radiazioni… in fondo che sarà mai successo… di più grave di un terromoto di 9° e di uno tsunami di 14metri? …..
E si tutta la questione sulle radiazioni di Fukuschima pare proprio una trovata per nascondere il vero disatro che il terremoto e il maremoto hanno fatto…. e la cosa più grave è che non si parla più di dispersi o morti, ma di radiazioni e contaminazioni dei Vivi… Che VERGOGNA! I giornali trovano sempre il modo per distrarci dalla gravità dei disastri naturali mentendo spudoratamente sui fatti ed inventando pericoli che in realtà non esistono…. e si ….. è davvero una Vergogna!
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Ps: Naturalmente ho parlato in modo sarcastico….. le radiazioni e l’insicurezza dei reattori nucleari sono una reale realtà… e chi negasse con convoinzione l’esistenza degli alti rischi di contaminazioni sarebbe al quando da reputare un povero pazzo!
marcosays:
26 Marzo 2011 at 20:37Jubilate Deo, è da giorni che cerco di far arrivare alle persone intorno le stesse cose.
A latere l’ultima è stata “Senti, ma è vero che il terremoto è stato causato dall’estrazione petrolifera? Certo tirando su così, è normale che succedano i terremoti!”, al che ho commentato semplicemente con un “ohssantabrigida”..
Saluti
zephyr83says:
27 Marzo 2011 at 03:44Ma alla fine i giornali sn stati davvero così catastrofici come si dice? a me nn pare, anzi mi sa che le cose sn andate peggio di quello che si pensava!!! Io continuo a dire che il problema è stato un altro………..i giornali forse hanno un pelo esagerato cn i titoli ma alla fine nn ci sn andati lontanissimi al contrario di quelli che hanno subito cercato di prevenire il panico e la paura verso il nucleare! Alla fine chi nn ci ha fatto una gran bella figura sn questi ultimi e continuare con questa linea secondo me nn migliora la situazione! Per me AD, in questo caso, è da “condannare” proprio come sn stati condannati (e si continua a farlo) i vari giornali qui criticati!
Felixsays:
27 Marzo 2011 at 09:21Onestamente non comprendo pienamente questo articolo che mi ha piuttosto deluso per il suo fine ultimo. Appuntidigitali all’inizio di tutta questa storia si è mosso maldestramente al pari di altre testate generaliste affermando che le centrali avevano resistito benissimo e rimediando una figuraccia storica. Non so, è come andare a guardare la pagliuzza nell’occhio altrui e non vedere la trave nel proprio. Inoltre, ma li leggete davvero i giornali? Oggi nella home page di tutti i siti generalisti del mondo si parla ancora di Fukushima. Dimenticare le tragedie? E’ normale che dopo un po’ di giorni le notizie finiscano indietro, stupirsi di questo è quantomeno abbastanza ingenuo. E’ successo con qualunque tragedia, sempre e fra poco succederà anche con la Libia. Scriverete un articolo anche quando la Libia non sarà più nella home page di Repubblica? Non vedo perché tirar fuori questo argomento, come se potesse essere una giustificazione per Fukushima. Lo scopo di questo articolo sembra davvero quello di trasferire la colpa del collasso di Fukushima dalla Tepco ai giornali! I giornali fanno il loro lavoro: che è quello di informare cercando di vendere più copie possibili, nel bene e nel male, e questo si sa ed è un male necessario.
Felixsays:
27 Marzo 2011 at 09:26Oggi, la BBC in home pubblica questo articolo:
Japan nuclear: Workers evacuated as radiation soars
Radioactivity in water at reactor 2 at the quake-damaged Fukushima nuclear plant has reached 10 million times the usual level, company officials say.
http://www.bbc.co.uk/news/world-asia-pacific-12872707
La stampa ha davvero esagerato così tanto? 10 milioni di volte sopra i livelli usuali mi sembra un dato degno di attenzione. O bisogna sminuire, coprire, non dare le notizie, e far finta che non sia accaduto nulla come ha cercato di fare la Tepco?
Felixsays:
27 Marzo 2011 at 09:34Mi sembra che portiate una sfiga tremenda dato che il Giappone è di nuovo in home page come volevate voi:
“La radioattività dell’acqua al reattore n.2 della centrale giapponese di Fukushima è estremamente elevata ed è pari a 10 milioni di volte i livelli normali. Lo riferisce l’Agenzia per la sicurezza nucleare, secondo cui si è resa necessaria l’evacuazione immediata dei tecnici al lavoro.”
Queste sarebbero esagerazioni dei giornalisti? Non so, ma per parlare di tragedia deve esserci necessariamente una esplosione nucleare alla Hiroshima? Non riesco a capirvi, davvero. Sembra che non riusciate ad interpretare la realtà che vi circonda, il che mi stupisce davvero perché siete giornalisti preparati e bravi.
Zeussays:
27 Marzo 2011 at 11:16A chernobyl il sipario sarebbe tutt’altro che calato, visto che il nocciolo continua a fondere ancora oggi ed occorre almeno 1 miliardo di euro per riscostruire il guscio protettivo che ormai sta cedendo.(raga tocchiamoci!) Pare ci siano difficoltà economiche… Ma questo non fa più notizia vero?
Al di la delle cause e del livello di contaminazione effettiva questa è la stessa fine che farà fukushima, solo che li di gusci ne occorrerenno almeno 4.
Giovannisays:
27 Marzo 2011 at 11:24Circa 15 giorni fa sono stato miserevolmente e ripetutamente attaccato dagli autori (tra l’altro coalizzati a darsi manforte) perché mettevo in dubbio le notizie rassicuranti rilasciate dal gestore della centrale (che come detto ha tutto l’interesse a minimizzare i danni e nel caso delle centrali nucleare, da sempre, investe quasi di più sulle agenzie di rapporto con la stampa che sulla sicurezza degli impianti). Per questi aspetti avevo invocato il buon senso prima della preparazione scientifica di chi scriveva.
Avevo poi sottolineato, ed anche qui le accuse non mi sono state risparmiate, che in questi casi l’atteggiamento scientificamente più serio sarebbe stato quello di non potere esprimere opinioni precise perché mancavano i dati. Atteggiamento assunto (anche su alcuni giornali che tacciate di “allarmismo”) da parte di tecnici direttamente interessati e scienziati di fama (esemplare Rubbia). Non mi riferisco ovviamente all’idea (che ritengo furbesca) di “prendere una pausa di riflessione”, ma al fatto che le cose potessero essere più o meno gravi e che come l’allarmismo doveva essere frenato anche il più acceso ottimismo.
Ottimismo direi “cieco” nella scienza che avevo segnalato come un tristemente noto positivismo che ha già condotto in tanti gravissimi errori tecnici e scienziati del passato!
Sono trascorsi 15 giorni, l’elettricità (nonostante standards diversi) è stata ripristinata, ma evidentemente le pompe non funzionano e servono ancora i pompieri con le “gomme” per l’acqua. Oltre alla fusione parziale del nocciolo, sembrerebbe addirittura danneggiato il Vessel, la contaminazione è aumentata a dismisura costringendo a far aumentare il livello dell’incidente e ad allargare di 10km il raggio di interesse. Gli americani lo avevano segnalato a 80km fin dall’inizio, ma sarebbe stato davvero eccessivo nei primi giorni… ciò lasciava supporre che avessero altri dati ed elaborazioni in mano: d’altra parte i migliori software per questo genere di simulazioni sono loro (lo so perché hanno indirettamente a che fare con il mio lavoro, la computer-graphics ed il rendering). In ogni caso non sono state rintracciate le perdite, la contaminazione aumenta spaventosamente (altro che i uSv con “picchi” di qualche minuto a 400 mSv una sola volta con cui si era nuovamente minimizzato il problema su queste pagine), la centrale potrebbe dover essere abbandonata eppure ha bisogno di interventi ciclopici per la messa in sicurezza… altro che allarmismo e successivo disinteresse: vediamo per quanti mesi se ne dovrà ancora parlare di questi 4 (dico quattro!) reattori. Si, perché solo questo particolare tanto trascurato che non fosse un solo reattore, rende chiaro agli occhi di qualsiasi appassionato di scienza e tecnologia (come mi ritengo) che ci si trova di fronte ad un caso anomalo rispetto a tutto quanto avvenuto finora. Ogni tanto infatti preoccupa il 3 per il combustibile, adesso il 2 per la contaminazione, mentre prima era il 4 per il fumo e così via… in più c’é stato terremoto e maremoto devastanti (badate che in Italia sarebbe bastato un terremoto molto meno intenso!)… il problema reale è che si deve far fronte ad una questione più grave di alcuni “ordini di grandezza”.
Scientificamente parlando, cari autori di AD, questo sarebbe stato un modo più originale per inquadrare la questione della centrale giapponese, invece vi siete allineati con il resto dei media… prendendo addirittura le parti degli ottimisti e promulgatori dell’uso di questa becera tecnologia (militare) che non dovrebbe avere futuro se non per interesse economico immediato!
Saluti
Alessio Di Domiziosays:
27 Marzo 2011 at 11:36@ Giovanni
Chi ti ha “miserevolmente attaccato”? Chi ha fatto quadrato? Ci ritieni così stupidi da non essere in grado ciascuno di difendere le proprie posizioni in autonomia? Di aver bisogno di fare branco come cani? Leggo tante sciocchezze ma da te mi aspettavo un po’ di più, sinceramente.
E poi mi pare continui a rispondere con una questione politica ad una questione tecnica che ci ha visti inevitabilmente sorpresi dell’allarmismo fuori tempo dei media. Mi dispiace che anche tu manchi di comprendere questa differenza.
Qui nessuno sta facendo il tifo per questa o quella tecnologia – il sottoscritto è contrario, per motivi politici prima che tecnici – stiamo solo cercando di dare alla cosa una lettura volta per volta basata sui fatti piuttosto che sulle emozioni.
Nella fattispecie tu stai criticando contributi scritti dal 23 indietro, sulla base di informazioni rese disponibili solo successivamente. Ti pare un processo intellettualmente onesto?
Ricordo infine che stiamo preparando altri contributi, che diano conto delle rapide evoluzioni dello scenario. Le nostre risorse e il nostro tempo (a differenza di quello di certi critici, pare) sono limitati. Ma soprattutto la voglia di continuare a scrivere davanti a certi segnali, scende ai minimi. Meno male che per ogni commento ci sono altri 150/200 lettori che magari, dico magari, ritengono le cose dette non tanto scandalose da meritare censura!
Giovannisays:
27 Marzo 2011 at 11:51@DiDomizio
i miei riferimenti a post precedenti sono voluti e riguardano un personale desiderio di rivalsa, non lo nego. Il fatto di essere stato attaccato da più fronti non è una mia impressione, non sono stato offensivo e non vi ho paragonato ad un branco di cani, ma l’insistenza delle chilometriche risposte di Cesare me le ricordo e tu stesso hai giustificato dicendo che ero stato indicato quale “parafulmine” per un atteggiamento più generale.
A parte l’ultima espressione non credo di aver portato nuovamente la questione sulla politica nazionale. Ho parlato di cose tecniche, che poi l’evoluzione degli eventi mi costringa a farmi infuriare sulla manipolazione informativa che caratterizza soprattutto il nostro paese… questo è più forte di me.
Il cuore dei miei discorsi ha sempre riguardato quello che ritengo un”corretto” atteggiamento scientifico e di divulgatore preparato e oggettivo. In tal caso, ultima considerazione, il fatto che fossero 4 reattori, ad esempio, avrebbe dovuto essere termine del problema!
Scusa, ma non facciamone una questione personale, ho solo voluto sfogarmi di questioni di qualche settimana fa. Spero, a questo punto, che anche voi non facciate calare il sipario su una questione tuttora apertissima. Per quanto riguarda il resto dei media, non c’é da sorprendersi (sigh) che le cose vadano e vengano secondo le richieste del botteghino e le mode del momento!
Ciao
Cesare Di Maurosays:
27 Marzo 2011 at 12:12Giovanni, un po’ di onestà intellettuale non guasterebbe nell’ammettere che saltando sul carro dei mistificatori ne sei rimasto invischiato e sei stato (a mio avviso giustamente) criticato.
E’ questa la cosa che mi ha seccato di più: farmi mettere parole in bocca che non ho mai pronunciato.
Purtroppo continui a fare la parte della vittima, ma devi ammettere che tu, e tutti gli altri che avete fatto questo gioco, sei stati gli artefici di quanto è poi è accaduto.
Quanto ai fatti che si sono sviluppati DOPO, beh, è facile parlarne ADESSO. Tutti sono capaci di farlo, e non mi pare ci sia merito in questo.
Piuttosto si continuano a difendere giornali che hanno riportato informazioni FALSE pur di far notizie scandalistiche e, quindi, a favore dei propri interessi.
Da un giornalista io mi aspetto un po’ di sana deontologia professionale, quindi che riporti i FATTI, ma quelli VERI, CONCRETI, basati su DATI REALI, non che se li inventi.
POI a queste informazioni può anche esprimere il proprio pensiero (ci mancherebbe!), ma che fosse intellegibile e ben chiaro che il pensiero è una cosa e la cronaca è un’altra.
Ecco, a distanza di tempo vedo che a certa gente abbiano fatto piacere certe sparate, ma perché “poi si sono verificate”.
Insomma, non c’è nessuna differenza fra un mago e un giornalista, a questo punto: le sparano entrambi, e magari qualcuna l’azzeccano POI.
Viceversa, chi ha stigmatizzato un comportamento del genere è stato etichettato, invece, come quello che “ha venduto troppo presto la pelle dell’orso”.
Non so voi, ma io non vado dalla fattucchiera se ho qualche problema di salute, perché “prima o poi c’azzecca”.
Preferisco affidarmi a dei professionisti. Gente che analizza dati concreti e in base a studi ed esperienza può certamente delineare un quadro più realistico e fornire eventuali soluzioni ai problemi.
Ebbene, di professionale i giornalisti in questa vicenda hanno avuto ben poco, specialmente nel nostro bel paese. Hanno preferito fare i cartomanti, leggere il fondo della tazzina del caffè, ecc.
E questo personalmente NON lo accetto, specialmente da media e gente di cui ho sempre avuto una stima molto elevata.
Elyahsays:
27 Marzo 2011 at 12:38A Fukushima le radiazioni superano di decine di migliaia di volte quelle che erano nell’aria ad Hiroshima…
Felixsays:
27 Marzo 2011 at 12:47@Alessio
Hai perfettamente ragione a dire che i giornali generalisti hanno esagerato o affermato falsità. Ma sono giornali per l’appunto “generalisti” e non tecnici. Se un giornale tecnico però sottovaluta od omette informazioni è ben più grave. Questo è stato fatto anche dai pro-nuclearisti ad oltranza, vedi ad esempio il debunk effettuato da Gizmodo. Inoltre, ho letto i vostri articoli, e non mi sembra che abbiate detto che Wikileaks ha messo in circolazione i cablogrammi di due anni fa relativi alle insicurezze proprio di Fukushima o delle bustarelle sospette per il nucleare in Italia. Notizie non proprio di secondo piano. Il nucleare è un grosso business, e come tutti i grossi business attira tanti pescecani. In questo, come in altri casi sono stati coinvolti personaggi di dubbia risma, che se fossero stati coinvolti in altri settori, non dubito che avrebbero attirato le vostre antipatie. Condivido che ci vuole lucidità e freddezza per valutare un problema del genere, però questo sforzo deve essere fatto da tutti e non deve esse univoco (leggi “anti nuclearisti non speculate sulle tragedie”). Non tutto va bene come Fukushima ha dimostrato; in futuro, mi piacerebbe poter leggere su Appunti Digitali un post sulle omissioni, sulle sottovalutazioni e sulle bustarelle dell’industria del nucleare.
Alessio Di Domiziosays:
27 Marzo 2011 at 13:04@ Felix
Il problema è che siamo pochi e molto impegnati. Abbiamo cercato di commentare con i nostri mezzi le cose mentre succedevano e nel farlo abbiamo ricalcato fedelmente le informazioni – provenienti da fonti serie e affidabili – disponibili al momento della stesura di ogni contributo.
L’unica opinione l’abbiamo espressa, e la manteniamo, contro i toni scandalisti dei media.
Mi parli di Wikileaks, mi parli di bustarelle o di italia, di omissioni. Sono temi che io stesso vorrei sentir trattati, e sento trattati dal miglior giornalismo d’inchiesta che abbiamo, ma non il giorno dopo la catastrofe: anni prima.
Qui abbiamo delle persone che hanno competenza per aiutarci a decodificare la situazione al di fuori di ogni tono allarmistico. A queste persone da settimane molti continuano a rispondere con argomentazioni politiche. Leggi i commenti al pezzo in cui invitavo i lettori a fare le loro domande. Era chiaramente delimitato il nostro terreno d’azione: non ci occupiamo dell’affidabilità dell’Italia nell’avventura nucleare, non ci occupiamo di politica. Eppure 3/4 delle domande sono precisamente sulla politica e sull’Italia.
Capisco che certe questioni siano quelle che premono, ma semplicemente noi non siamo quelli che hanno titolo a dipanarle. Certe risposte competono a un giornalismo serio e imparziale, non certo a un giornalismo che cavalca le altrui tragedie a fini politici, incoraggiando una pericolosa mistificazione che, reiterata in molti anni, ci ha diseducati tutti anche al solo concepire una corretta informazione.
Felixsays:
27 Marzo 2011 at 13:13@Alessio
Condivido e sottoscrivo al 100% il tuo pensiero. Non ti nascondo che la mia unica angoscia è il vedere spuntare una lobby di pronuclearisti senza scrupoli che con le loro azioni infangano la scienza e seminano panico e orrore. Facciamoci però una ragione che i media generalisti abbiano un atteggiamento isterico poiché lo fanno sempre. Io mi occupo di Cina da 10 anni ormai (sono stato uno dei primi blogger a parlarne dal lontano 2002 e dal 2005 direttamente in Cina – sono 5 anni e mezzo che non torno in Italia!!!) e la Cina è il bersaglio preferito di questo atteggiamento.
Simone Serrasays:
27 Marzo 2011 at 13:46@ Giovanni
Quando si scrive un post e si indica la sorgente delle informazione (come da me fatto nell’IAEA) si ha un diretto riferimento per verificare ciò che è stato scritto.
La mia analisi si basava appunto su quei dati, e contestavo il fatto (e bastava poco per verificarlo) che i vari media citassero l’IAEA “a pezzi” mutando così il senso delle parole degli annunci ufficiali a proprio comodo.
Nel “muro della vergogna” linkato da Alessio sono riportate le varie inesattezze riportate dalla stampa di tutto il mondo, con vari riferimenti temporali che aiutano a capire come, sin dal primo giorno, si dicessero cose non corrispondenti alla realtà del momento… che poi a furia di gridare “al lupo al lupo” qualcuno ci abbia indovinato non c’è dubbio… ma se questa è corretta informazione allora concordo con il parallelo di Cesare tra medici e fattucchiere…
La situazione è peggiorata, eppure alcuni scrivevano “Tokio città fantasma” o qualcosa del genere… ti sembra reale?… non lo è… siccome la situazione è peggiorata rispetto a quando abbiamo scritto (ed abbiamo analizzato i dati ufficiali, come indicato nel post) dobbiamo dire “Si avevate ragione 15 giorni fa dire che la situazione era già a quel livello”?… la situazione di oggi è diversa rispetto a 15 giorni fa… e gridarlo allora non sarebbe stato rispondente alla realtà…
Comunque si leggono ancora varie imprecisioni nella stampa… si citano fonti ufficiali ma queste fonti ufficiali rilasciano i loro report, non è che in essi si trovi esattamente tutto ciò che viene riportato dai media.
Sul discorso modelli, ne uso a decine anche io per lavoro e più di una volta ne ho scritti e sviluppati di persona… dire che quelli americani sono migliori mi fa sorridere… di sicuro chi è straniero punta ad una maggiore precauzione, e mi sembra ovvio… da qui la possibilità per i cittadini stranieri di evacuare…
Elyahsays:
27 Marzo 2011 at 14:37altro articolo “interesseante” tradotto da un blogger italiano:
Uno Scienziato: Gli “incidenti” nucleari in Giappone sono una guerra nucleare tettonica…
Walter B.says:
27 Marzo 2011 at 14:48A 16 giorni di distanza dai fatti giapponesi, si nota con inquietudine che gli “incidenti” alle centrali nucleari seguono, da parte dell’informazione rilasciata dalle cosiddette “istituzioni”, una pericolosa costante: gli organi informativi di tali istituzioni minimizzano, ridimensionano, tacciono o nascondono la reale portata degli eventi, che infine si rivela peggiore rispetto alle veline diffuse stavolta dalle varie Tepco, governo giapponese, IAEA et similia. E’ accaduto anche a Three Mile Island e a Chernobyl.
Oggi sappiamo che la situazione a Fukushima è, in tutta la sua enorme gravità, semplicemente ingovernabile, sappiamo che la condotta della Tepco è sciagurata, sappiamo che oramai anche il governo giapponese e l’IAEA – leggasi ultime dichiarazioni – hanno gettato la maschera: radioattività a livelli letali, estrema difficoltà di operare e soluzione (sarcofago) dai tempi lunghissimi.
A fare da contraltare ci sono poi le stime e gli studi di organismi indipendenti, che valutano la gravità di quanto sta accadendo a Fukushima simile a quanto accadde a Chernobyl, ovvero livello 7 della scala INES:
http://bit.ly/e2M2Ag
http://bit.ly/f7jHUI
Walter B.says:
27 Marzo 2011 at 15:09A 16 giorni di distanza dai fatti giapponesi, si nota con inquietudine che tutti gli “incidenti” alle centrali nucleari seguono, da parte dell’informazione rilasciata dalle cosiddette “istituzioni”, una pericolosa costante: gli organi informativi di tali autorità minimizzano, ridimensionano, tacciono o nascondono la reale portata degli eventi, che infine si rivela sempre peggiore rispetto alle veline diffuse stavolta dalle varie Tepco, governo giapponese, IAEA et similia. E’ accaduto anche a Three Mile Island e a Chernobyl.
Oggi sappiamo che la situazione a Fukushima è, in tutta la sua enorme gravità, semplicemente ingovernabile, sappiamo che la condotta della Tepco è sciagurata, sappiamo che oramai anche il governo giapponese e l’IAEA – leggasi ultime dichiarazioni – hanno gettato la maschera: radioattività a livelli letali, estrema difficoltà di operare e soluzione (sarcofago) dai tempi lunghissimi.
A fare da contraltare ci sono poi le stime e gli studi di organismi indipendenti, che valutano la gravità di quanto sta accadendo a Fukushima simile a quanto accadde a Chernobyl, ovvero livello 7 della scala INES:
http://bit.ly/e2M2Ag
Walter B.says:
27 Marzo 2011 at 15:11Altra analisi indipendente:
http://bit.ly/f7jHUI
Giovannisays:
27 Marzo 2011 at 17:55A differenza di alcuni,e come ho già fatto altre volte, accetto le critiche che mi vengono mosse e, per quanto possa essere in grado di farlo, cerco di rifletterci e correggere i miei atteggiamenti. Poiché mi piace poter partecipare ad un blog con contributi costruttivi e, spero, interessanti per tutti, mi pare anche opportuno evitare sgradevoli contrasti.
Per questo volevo però precisare su alcune considerazioni che mi sono state mosse e che non posso accettare. E’ una questione personale e spero che non costituisca motivo di ulteriore polemica:
@DiMauro:
“…non guasterebbe nell’ammettere che saltando sul carro dei mistificatori ne sei rimasto invischiato e sei stato (a mio avviso giustamente) criticato.”
non mi sono accodato pedissequamente ad opinioni altrui. Se addirittura il riferimento dovesse riguardare la mia posizione antinuclearista, ma spero di aver male interpretato, beh… ovviamente non ci conosciamo, ma vorrei farti sapere che non sono per nulla digiuno della materia; la mia posizione e interessamento all’argomento ti assicuro che affondano le loro origini a ben prima dei fatti di Chernobyl (ho una certa età… sai com’é) e questi tristi episodi rappresentano più che altro un modo per poter esporre ad altri delle opinioni di denuncia che possono aiutare a sensibilizzare. Non si tratta di sciacallaggio, ma per chi è abbastanza sicuro della strumentalizzazione che viene fatta su questi argomenti, in questi casi reali si trovano degli esempi lampanti che non ci si può trattenere di additare e denunciare (per esempio proprio la minimizzazione dei rischi!).
In ogni caso ho le idee abbastanza chiare a proposito del nucleare e siccome sono molte, spesso ho cercato di intervenire, è vero, a sostegno di chi le esponeva. Forse avrei fatto meglio ad intervenire solo in contrasto a quelli che non condividevo (ricordo quel deprecabile intervento da parte di un lettore, sui “costi” del nucleare e mascherato di cinismo e saccenza macroeconomica).
“Purtroppo continui a fare la parte della vittima, ma devi ammettere che tu, e tutti gli altri che avete fatto questo gioco, sei stati gli artefici di quanto è poi è accaduto.”
!?! cioé adesso è chi parla male che porta sfiga?!?… mi sforzo in ogni post ad invocare un “metodo scientifico”, ma a questo punto penso che dovremmo chiedere la partecipazioni ai commenti degli “sciamani” perché sei tu che ti aggiungi al carro, o meglio ti scontri col carro di quelli che dicono che siano proprio gli interventi di AD a peggiorare la situazione giapponese.
Comunque non faccio la vittima, probabilmente sono particolarmente antipatico a te (sicuramente anche ad altri), ma la storia del “parafulmine” è vera… magari rispetto ad altri ero solo più antipatico o forse addirittura più temibile? Non credo.
@Serra:
Certo, ammetto che l’idea di fantomatici “migliori” modelli di simulazione faccia sorridere, ed in effetti forse ho esagerato facendomi prendere la mano… non ci credo molto nemmeno io. Certo che aver allontanato una portaerei e parlato di area di 80km lascia perlomeno il dubbio (soprattutto con il senno di poi) che, se non i modelli, almeno i dati in loro possesso fossero diversi; comunque hanno sollevato discredito sulle misure precauzionali adottate dai giapponesi… mossa alquanto inopportuna, anche viste le difficoltà in cui imperversava il governo nipponico.
Saluti
PS: Ancora @DiMauro…”E’ questa la cosa che mi ha seccato di più: farmi mettere parole in bocca che non ho mai pronunciato.”
Riguardo a questa cosa, già motivo di scontro, non capisco di preciso a cosa ti riferisci, specie nel mio caso. Quest’idea del mistificatore incallito mi tormenta! Puoi farmelo sapere anche privatamente, grazie.
zephyr83says:
27 Marzo 2011 at 18:12@Cesare Di Mauro
“Quanto ai fatti che si sono sviluppati DOPO, beh, è facile parlarne ADESSO. Tutti sono capaci di farlo, e non mi pare ci sia merito in questo.”
Bhe scusa ma a me pare che quanto dici valga soprattutto per AD, in particolare per questo articolo! Ma è SEMPRE così! Ovviamente all’inizio, senza dati concreti (e NESSUNO poteva averli in questo caso) ognuno dice la propria! I contrari al nucleare e i giornali sn stati catastrofici mentre i “pro nuclearisti” hanno subito minimizzato, stessa cosa fatta qui su AD. Alla fine fra le due “fazioni” hanno avuto ragione (diciamo “ci hanno preso” che forse è meglio) i primi! A sto punto c’è poco da arrampicarsi sugli specchi! Basterebbe ammettere che la crisi giapponese qui su AD è stata affrontata decisamente male e il continuo tentativo di riprendersi appena la situazione della centrale sembra migliorare nn fa altro che peggiorare la cosa! E serve a poco “nascondersi” dietro al presunto contributo tecnico che si è cercato di dare perché a parte il primo di Simone Serra altri non è ho visti. E anche in quel caso si è creduto ciecamente alle poche informazioni ricevute e si è voluti rimanere molto ottimisti. Però nn mi sento molto di criticare quell’articolo, si poteva cmq “prevedere” o mettere in conto un possibile scenario peggiore. Stesso discorso per l’ultimo articolo di Eleonora che a leggerlo sembrava tutto tranquillo e c’era poco da preoccuparsi facendo paragoni con TAC e radiografie! Ora invece siamo a un livello radioattivo dell’acqua dei primi due reattori 10 MILIONI DI VOLTE SUPERIORE!
Per greenpeace il livello della scale INES relativa all’incidente di fukushima dovrebbe esser portato a livello 7 come Cernobyl (cosa data proprio per IMPOSSIBILE all’inizio e sn stati presi in giri quei giornali che avevano provato ad accostare i due incidenti) ! Adesso qualcuno, magari su qualche base tecnica, potrebbe rispondere che quelli di greenpeace sono i soliti catastrofisti, vogliono fare scena e nn sn attendibili! Se uno arriva a dire questo però deve prendersi anche la responsabilità di quello che dice e se domani si dovesse scoprire che greenpeace aveva avuto ragione dovrebbe ammettere la propria presunzione e l’errore commesso e nn dire che con il senno di poi è facile fare rivendicazioni!!!
Ora a me piacerebbe leggere un articolo dove si cerca di spiegare perché le ipotesi fatte inizialmente (qui su AD) sn state disattese dai fatti! perché prima si credeva che certe cose fossero impossibili e poi invece sn avvenute?
Simone Serrasays:
27 Marzo 2011 at 18:27@ zephyr83
Giusto per controllare quei dati… ma da dove vengono presi tali livelli di radioattività?
Un secondo punto… non è Greenpeace a stabilire la scala INES, ed allo stato attuale, viene attribuito ancora 5… aumenterà, non aumenterà, ma la posizione di Greenpeace è ben nota e pertanto di sicuro non superpartes
zephyr83says:
27 Marzo 2011 at 18:42@Simone Serra
Ecco come non detto, subito :) Greenpeace era solo un esempio nel caso qualcuno la citasse. So benissimo che nn decide lei la scala e il discorso era tutto sull'”ipotetico”. Mi sn guardato bene da non prenderla come fonte affidabile dato che so che in questi casi non lo è e poi è facilmente attaccabile da questo lato (come hai appunto fatto). Era per fare un parallelo con quello che è già successo qui in fondo! Continuo a non condividere questo atteggiamento, sempre sulla difensiva e sullo scettico e ritengo poco lungimirante continuare a basarsi solo sui dati ufficiali senza ipotizzare da soli che forse le cose potrebbero essere peggiori e peggiorare ulteriormente!! E soprattutto non è piacevole vedere che le continue smentite dei fatti vengano ignorate e nn si faccia un minimo di mea culpa! penso sia questa la cosa che più da “fastidio” ai lettori di AD.
Se si dovesse scoprire un domani che Greenpeace aveva ragione e lo studio che ha richiesto lei era corretto cosa dirai? Se io venissi a rivendicarti questo mio commetto tu come risponderesti? come Cesare Di Mauro dicendo che è facile parlare DOPO a fatti avvenuti? è su questo che volevo intendere facendo l’esempio di Greenpeace!
zephyr83says:
27 Marzo 2011 at 18:49Ah, riguardo i livelli di radioattività quei valori li ha riferiti direttamente la TEPCO! Cercando nuovamente su google ho trovato una nuova notizia dove la TEPCo si scusa dicendo di essersi sbagliata, nn sn 10 milioni di volte superiori ma 100 mila volte!
Giovannisays:
27 Marzo 2011 at 18:56Come già avvenuto in altre occasioni in quest’ultimo periodo, mi trovo a condividere nuovamente la posizione espressa da @zephyr83 sia riguardo alla questione giapponese sia per la posizione di alcuni autori di AD… spero di non venir accusato anche questa volta di “saltare su carri” di qualsivoglia opinione… anche perché non vedo opportunismo di sorta ed essere indicato in questo modo la trovo anche personalmente offensivo (sono in grado di formulare pensieri personali).
Aggiungo che proprio questa volontà di apparire oggettivi ad ogni costo (posizione impossibile da assumere e nemmeno richiesta) per onore ad un vecchio concetto di scientificità, e con questo di voler fare riferimento ai pochi dati ufficiali (probabilmente filtrati e chissà, magari anche ritoccati)… il voler essere controtendenza rispetto ai media e costringersi ad apparire come inguaribili ottimisti, ha fatto perdere l’opportunità di intraprendere letture più originali e magari anche più costruttive sulla questione nucleare in generale, dell’opportunismo dei media, sulla crisi energetica, sulla politica mondiale e del nostro paese in particolare.
Simone Serrasays:
27 Marzo 2011 at 19:14@ zephyr83
Nel mio post ed in tutti i miei riferimenti ho sempre detto di basarmi sulle notizie riferite dall’IAEA… se mi chiedi che tempo farà domani ed io ti dico che, al meteo di Rai1 mostrano delle immagini che manifestano come scenario una probabile pioggia ed io interpreto quelli (dicendoti da dove prendo l’informazione) e poi magari ci sarà il bel tempo, non puoi certo prendertela con chi ha interpretato delle informazioni… mi sono dovuto sorbire una marea di commenti dove si chiede una rettifica… ma rettifica a che?… la metà non avevano nemmeno letto il post, e l’altra metà si è fissata su alcuni punti per i quali avevo ben indicato la fonte dell’informazione… quindi vorrei capire di cosa devo scusarmi… non mi pare di avere scritto un post di opinione ma un post basato su una descrizione, allo stato delle informazioni ufficiali (ed era noto sin dall’inizio che il riferimento era quello), di quello che era avvenuto e sarebbe potuto seguire sempre sulla base di quelle informazioni… e gtra l’altro in chiusura c’era persino un riferimento al fatto che lo scenario era in continua evoluzione… se poi lo scenario è mutato devo chiedere scusa?… preferisci forse che dica “Tokio è una città fantasma” come ha fatto qualcuno???… peccato che non sia vero… peccato che si sia continuato in annunci del genere, mentre se ciò che è stato detto all’inizio da certi media si fosse verificato nel momento in cui essi lo avevano riportato, oggi a Fukushima non ci sarebbe davvero nessuno… se sono ancora là forse la situazione di 15 giorni fa, che veniva data per avvenuta da parte dei catastrofisti, non era realistica allora… e per la mia impressione (MIA IMPRESSIONE), tutt’ora è grave ma differente da come riportato da molti
Cesare Di Maurosays:
27 Marzo 2011 at 19:28Eppure lo hai fatto, Giovanni. Mi riferisco precisamente a quando, in uno dei precedenti articoli, dopo un commento fui accusato di essere pro-nucleare ed elettore / simpatizzante del governo.
Ora, se tu arrivi subito dopo e affermi di condividere i precedenti commenti elencando pure i nomi di chi li ha scritti, beh, io non posso che accusarti di essere saltato sul loro carro, perché i FATTI sono esattamente questi, a prescindere dalla tua capacità di ragionare con la tua testa, che non mi sembra sia stata messa in discussione.
Queste persone hanno MISTIFICATO sulle mie parole e tu sei stato d’accordo con loro. Ecco cosa mi ha dato fastidio, anche perché finora ti sei sempre dimostrato un lettore critico, ma sicuramente “di spessore”.
Detto ciò, non mi stai antipatico. Quelle per cui nutro questo sentimento si possono contare sulle dita di una mano monca, e tu non ci fai parte. ;)
Spero di aver chiarito i termini della querelle.
@zephyr83: il contesto mi sembrava chiaro, ma a quanto pare non lo era e allora esplicito meglio il mio pensiero.
Quando ho parlato del “facile parlare dopo”, mi riferivo al fatto che è facile sparare una cosa qualunque, e dopo che s’è verificata per puro caso fortuito (poiché i dati, allora, NON lasciavano assolutamente presumere nulla a sostegno) raccogliere i meriti (“visto? Ve l’avevo detto!”).
Questa è una che, ribadisco, può fare chiunque. Un po’ come quelli che danno i numeri del lotto. Il merito di tutto ciò dove sta? Non c’è. O tu per caso avalli questo comportamento?
Tutto ciò NON è avvenuto da parte nostra, e mi spiace che tu e altri non riusciate a cogliere la differenza fondamentale con quanto è stato fatto su queste pagine, invece.
Noi NON abbiamo giocato alla roulette. Noi abbiamo preso i dati disponibili all’epoca e abbiamo tirato fuori analisi e valutazioni su di essi.
Te lo scrivo a caratteri cubitali: A DIFFERENZA DI QUEI GIORNALISTI, NOI NON CI SIAMO INVENTATI NULLA! MA PROPRIO NIENTE!
Per cui accostandoci a questa gente tu e gli altri commettete un madornale errore. Perché state avallando un metodologia che di scientifico non ha niente. E’ aleatorio quanto può essere il giudizio di una chiromante che scruta la sua palla di cristallo.
La differenza sta tutta qui. C’è chi dato X ha espresso un giudizio tecnico. E chi, invece, s’è inventata Y e c’ha ricamato sopra per puro scandalismo.
Se a te e agli piace compiacervi del fatto che POI la situazione sia precipitata, beh, che dire: a questo punto affidatevi pure ai maghi…
zephyr83says:
27 Marzo 2011 at 19:35@Simone Serra
Il discorso che faccio è più generale e riguarda tutto AD per la posizione che ha preso. Non mi riferivo certo a te quando ho detto che sarebbe il caso di fare un mea culpa però ritengo che basarsi solo sui dati pervenuti non basti. In un’analisi tecnica mi aspetto anche che si riesca a prevedere o cmq ipotizzare eventuali scenari negativi se cioè è possibile………e a quanto pare sn avvenuti quindi la possibilità c’era! Invece certe cose sembravano date proprio per impossibili (o quasi).
Inoltre non mi pare che i giornali siano stati così tanto catastrofici o cmq sulla stessa linea (ma al contrario) di quello letto qui sul minimizzare i fatti. E serve a poco secondo me continuare a dire che ci si è basati su quello che si sapeva ed è facile ora parlare per quelli che hanno fatto i catastrofisti. Se le cose fossero andate \bene\ sicuramente avrei letto qui qualche articolo o commento a rivendicazione delle vostre posizioni iniziali!!! e in parte è quello che secondo me si è voluto fare cn questo articolo appena la situazione è tornata sotto controllo (o così si pensava).
A sto punto o nn si dice e scrive più niente finché non sarà tutto finito oppure serve a poco trovare \giustificazioni\ e dire che è facile parlare a fatti avvenuti!!!
Ci si deve prendere anche la responsabilità di quello che si dice perché a parti invertite sicuramente avreste (parlo in generale riferendomi ad AD) fatto valere la vostra ragione iniziale!
Simone Serrasays:
27 Marzo 2011 at 19:44@ zephir83
Comunque fossero andate le cose non avresti letto niente di mio sull’averci indovinato… e comunque di scenari possibili ne esistono infiniti, potrebbe cadere un meteorite (chi dice che è impossibile?) sulla centrale, potrebbe venire una nuova scossa fortissima… devo prevedere questo?… eppure può succedere, e le probabilità (soprattutto della seconda ipotesi, la prima voleva essere estrema, benché non vi sia una probabilità nulla) non sono così remote…
zephyr83says:
27 Marzo 2011 at 19:54@Cesare Di Mauro
La differenza è che i giornali sn certamente più generalisti di “voi”. io qui mi aspetto qualche approfondimento tecnico in più visto che c’è la possibilità di farlo meglio di qualsiasi altro giornale senza dover cercare per forza il “sensazionalismo” per vendere! Cmq scrivere un titolo di giornale usando la parola “nube” (tra virgolette) e poi dire nell’articolo che nn c’è pericolo nn lo ritengo motivo di critica! Il titolo deve esser corto e rendere il più possibile l’idea! è anche stato messo tra virgolette (mi riferisco al corriere), meglio di così come si poteva fare? e così anche per altri articoli criticati!! Qualcuno sicuramente ha un po’ forzato la mano ma questo desiderio di “critica” e il volersi dimostrare “migliori” secondo me ha lo stesso effetto del titolo che fa scena!
Poi si continua a buttarla sul tecnico per via dei dati rilasciati…….ma io in un discorso “tecnico” mi aspetto anche altro! Se so bene come funziona qualcosa sn in grado (entro certi limiti ovviamente) a prevedere o ipotizzare cosa può succedere anche nel peggiore dei casi! quindi invece è stato dato per scontato che alcune cose fossero quasi impossibili! se si fanno degli articoli definiti tecnici e si dice che certe cose praticamente nn possono avvenire ma poi avvengono qualcosa nn torna nn trovi? o nn erano davvero tecnici oppure si è ingenuamente sottovalutato il tutto.
Come si può dire che è stato fortuito prevedere che la situazione sarebbe peggiorata e che ci sarebbe stata così tanta fuoriuscita di materiale radioattivo? perché se è stato fortuito questo è stato da ingenui sminuire così tanto la questione come è stato fatto qui! E tecnico e ingenuità a casa mia nn vanno molto d’accordo!!!!
Cesare Di Maurosays:
27 Marzo 2011 at 20:07No, zephyr83, non ci siamo proprio. Non so tu, ma io dai giornalisti mi aspetto che riportino i FATTI, come già detto.
NON CHE SE LI INVENTINO PER ALIMENTARE IL TERRORE.
Poi nessuno vieta loro di esprimere la propria opinione, ma FRA LE DUE COSE DEV’ESSERE CHIARA LA DIVISIONE.
E’ chiaro il concetto?
E adesso veniamo a quello che abbiamo scritto su queste pagine. Ognuno gli articoli li scrive in base a un’idea di quel che vuole esprimere, non a quella che gli utenti potrebbero pensare di volere.
Come già detto, noi non abbiamo la palla di cristallo, e non possiamo sapere cosa vogliano esattamente gli utenti. Per cui ogni autore ha scritto secondo un certo obiettivo che s’era fissato.
DOPO tutti i commenti che sono stati scritti abbiamo valutato la situazione tenendone conto e, limitatamente ai mezzi che abbiamo (il tempo è quello che è), ci stiamo lavorando sù, con articoli anche di lungo periodo.
Se sei convinto che negli articoli ci siano degli ERRORI, a questo punto ti chiedo di indicarceli in maniera precisa: articolo, parte incriminata, e perché sarebbe errata.
Visto che parliamo di scienza, cominciamo a lavorare con la giusta metodologia, e la prima regolatta la dovresti conoscere: l’onere della prova è di chi muove accuse / tesi.
zephyr83says:
27 Marzo 2011 at 20:10@Simone Serra
Infatti nn dico che devi prevedere queste cose (cmq l’esempio del meteorite lo faccio anche io, tutto è sempre possibile). Ma non mi pare sia avvenuto questo! nn si tratta di prevedere eventi sovrannaturali, anche se in questo caso era il minimo tenere alto il livello di allarme visto che ulteriori terremoti sn sempre possibili. Però secondo me l’evoluzione che ha preso la crisi giapponese era prevedibile o cmq ipotizzabile anche cn quei dati! si sa cosa succede se nn si raffredda come si deve e se addirittura si arriva a lasciare le barre di uranio parzialmente “scoperte” per diverso tempo!
Però per me il problema continua a essere un altro! L’atteggiamento tenuto e questo continuare a “difendersi”. è stata colta subito la palla al bazzo per criticare i giornali (e i media in generale) e voler dimostrare di essere “migliori”, di poter fare un’informazione migliore, di maggior qualità. E invece secondo me avete ottenuto l’effetto contrario, siete stati sui livelli di quei giornali criticati e state continuando! Poi ci vedo anche un punta “pro-nucleare” da parte degli articoli di Eleonora che sembra essersi subito mossa proprio a cercare di “arginare” le paure che ci sn attorno a questo modo di produrre energia. Mi spiace ma io continuo a vederla così! Però secondo me si è ottenuto proprio l’effetto contrario! Se anche chi è favorevole ed è competente è arrivato a sminuire e non prevedere scenari del genere vuol dire che di davvero sicuro nn c’è niente, alimentando maggiormente le paure di quelli che già erano scettici!!!
ora così come “voi” (parlo sempre di AD) avete criticato giornali e utenti, ora “noi” utenti critichiamo le vostre posizioni e considerazioni. Non è parlare col senno di poi ma è tratte le conclusioni di quello che è avvenuto.
Se per caso l’incidente dovesse salire a livello 7 (spero proprio di no) della scale Ines io nn dirò certo che Greenpeace ci ha preso per cuIo……..anzi penserò che forse voi nn avevate ben compreso quello che stava davvero accadendo. Sarete da criticare più “voi” che greenpeace.
zephyr83says:
27 Marzo 2011 at 20:30@Cesare Di Mauro
Bhe gli errori commessi sn stati segnalati negli articoli! Io cmq nel primo articolo di Eleonora (o in tutti quelli di Alessio) di tecnico nn ci ho visto niente! Anzi Eleonora era partita con una lode sperticata ai Giapponesi arrivando a scrivere:
“In Giappone, quando si dice 10, si intende 15. Evidentemente, hanno applicato questo principio anche nella costruzione delle centrali nucleari. Tanto di cappello. Tutto, infatti, è stato gestito con la massima competenza.”
Che ci vedi di tecnico? anzi i fatti hanno dimostrato il contrario. Si è basata su convinzioni proprie (e devo dire che anche io la pensavo così) che sn state clamorosamente smentite (purtroppo). A sto punto un mea culpa secondo me andrebbe fatto eccome!!
Per non parlare della strumentalizzazione del terremoto, sembra sia stato di 8.9 magnitudo sotto la centrale stessa!!!
Quell’articolo scritto non rende davvero onore ad Eleonora e rileggendolo adesso a me fa pensare tanto! nn ho letto il commento di un tecnico ma di una persona che ha “fede” in questa “tecnologia” e ha cercato subito di salvare il salvabile convintissima che sarebbe tornato tutto sotto controllo in poco tempo e senza rischi per la popolazione.
Idem per gli articoli di Alessio che continua la sua campagna contro i giornali e i media.
Continuare a buttarla sul tecnico, sul metodo scientifico e compagnia bella a me sa solo di giustificazione e di continua arrampicata sugli specchi perché io in questi articoli (tolti l’ultimo di eleonora e quello di Simone) nn vedo niente di tutto ciò!
E se nn si hanno le competenze e le capacità per arrivare almeno a ipotizzare eventuali scenari peggiori forse sarebbe il caso di nn scrivere articoli o QUANTOMENO non assumere atteggiamenti così “sicuri” e in alcuni casi anche un po’ altezzosi!! Se no alla fine si fa la stessa figura dei giornali criticati!!!
Walter B.says:
27 Marzo 2011 at 21:46Certo, secondo le stime cosiddette “ufficiali” – Tepco, IAEA e autorità giapponesi – il livello sarebbe ancora il 5° (come Three Mile Island) della scala INES (ci credono solo loro…), mentre secondo l’Autorité de Sûreté Nucléaire (ASN) il livello era già dalla settimana corsa da innalzare a 6. I fatti degli ultimi giorni ci suggeriscono che il livello è oltre il 6, e si rischia pericolosamente di arrivare al 7.
Walter B.says:
27 Marzo 2011 at 22:57Ci tengo a precisare che le analisi che attribuiscono il livello 7 INES all’incidente di Fukushima, e che ho linkato nel mio commento #115, non sono di GreenPeace, ma bensì sono del Dr. Helmut Hirsch, esperto di sicurezza nucleare. Le altre stime linkate sono della testata New Scientist, e si basano sui dati e sulle analisi dell’Istituto Meteorologico e Geodinamico Austriaco. Non si tratta né di ciarlatani né di professionisti del sensazionalismo.
Una fatto da considerare è che a Chernobyl, a 10 giorni dall’esplosione, l’incendio al nucleo era già stato domato e sopra venivano gettate le prime colate di cemento atte a sedare la radioattività. A Fukushima son passati 16 giorni e i responsabili ancora non si sono avvicinati ad un solo reattore tanto da appurarne l’entità dei danni. E i reattori “problematici” – definizione eufemistica dell’IAEA – sono ben 4. Inoltre, l’informazione su Chernobyl proveniente dall’ex URSS, dopo i primi giorni di segretezza, era pressoché totale nei confronti della comunità internazionale. Invece dal Giappone provengono informazioni approssimative, incerte e talvolta fuorvianti. Pare proprio che l’incidente sia gestito nel peggiore dei modi, incuranti delle ripercussioni per la salute pubblica dei giapponesi e degli stati limitrofi, ai quali si dovrebbe il massimo della trasparenza informativa.
Zeussays:
27 Marzo 2011 at 23:47Vicino alla centrale il mare ha già dei valori migliaia di volte oltre il normale.
Secondo voi, considerando le correnti marine, che ripercussioni ci saranno nel resto del pacifico?
E se le perdite proseguissero per mesi?
Quale impatto sulla fauna/pesca oceanica?
Per quanto tempo tutto ciò?
vorrei che mi rispondessero i pro-nucleare grazie!
Flaresays:
28 Marzo 2011 at 00:27Visto che se ne parla, rileggo anche io il primo articolo di Eleonora (che ha innescato la polemica):
– l’avvenimento (terremoto ecc) viene definito di portata «macroscopica». Su questo credo che non ci piova.
– Questo viene messo in contrasto con la presunta pochezza dell’incidente al reattore, che Eleonora (in quel momento) descrive come una «difficoltà nella gestione del raffreddamento post spegnimento», per quanto «innegabilmente grave» e «La situazione non si è risolta facilmente (ma si è risolta)». Che fosse solo una “difficoltà” e che la situazione fosse risolta, mi pare una conclusione affrettata. Forse doveva essere più cauta ed usare qualche condizionale, invece di metterla in modo così certo. Non si sa mai… Però è facile dirlo col senno di poi. Anche una persona cauta (non so se sia il suo caso, ora parlo in generale) qualche volta sbaglia lo stesso, fidandosi troppo di qualcosa (ingenuità) o perché gli/le è sfuggito qualche dettaglio (capita). In questo caso potrebbe essersi fidata troppo delle prime informazioni, poi non so se quanto ha scritto fosse viziato da eventuali convinzioni sull’affidabilità delle centrali. Quindi non è per forza malafede. In ogni caso, è giunta ad una conclusione affrettata.
– Così, in questi paragrafi, Eleonora si scaglia contro la (purtroppo tipica) strumentalizzazione, sensazionalismo ecc. di gran parte del giornalismo: cosa effettivamente avvenuta da più parti (solo che l’altra parte nello strumentalizzare ovviamente non faceva allarmismo), con tanto di wall of shame, come altri ricordano. I giornali lo fanno con qualsiasi cosa, in questo caso hanno toccato un argomento che tratta anche AD. AD tratta anche di energia, fisica e affini. Suppongo che farebbero lo stesso anche alla prossima demonizzazione dei videogiochi o di qualche aspetto di Internet.
– Dunque Eleonora nota (con «rabbia») che i giornali ritengono in quel momento secondario il terremoto e tsunami, rispetto a quanto avviene alla centrale nucleare e cita il post di un blog datato 13 marzo e intitolato «Why I am not worried about Japan’s nuclear reactors» (un titolo rassicurante), ritenendolo «il testo che secondo me descrive nel modo più preciso e comprensibile cosa sia veramente successo alla centrale di Fukushima». Un testo che ora è stato spostato e al suo posto ora c’è una specie di spiegazione del contesto in cui era stato scritto ecc. perché è stato al centro di varie polemiche.
– Quindi si inchina alla «profondità e chiarezza» dell’editoriale del Corriere, che però si basa su un’argomentazione fallace, come già detto in altri commenti.
– Critica il confronto con Chernobyl, in effetti azzardato, specialmente in quel mentre.
– Illustra la robustezza delle centrali nucleari che «stanno resistendo bene», sosteneva, «ad un terremoto di 8,9» ossia riteneva che la centrale avesse retto oltre i parametri di costruzione («8,2»), ma in realtà l’epicentro era lontano e, per quanto forte, non era di 8,9 o 9 che fosse a Fukushima. Inoltre, purtroppo, è risultato che non stessero resistendo proprio benissimo… ma in quel momento, in base a quello che si sapeva, lo riteneva solo una difficoltà ecc. (vedi sopra)
– Spiegazione tecnica di cosa è avvenuto, che mi sembrava ben fatta.
– Conclude che il problema alla centrale è imparagonabile al terremoto e tsunami, che crede che «la gestione giapponese sia stata impeccabile». Alla luce dello scandalo TEPCO e altre cose non ci giurerei, ma forse in quel momento non ne era al corrente. E parla di quello che dovremmo imparare, natura ecc.
Quindi un articolo che dal lato tecnico mi sembrava ben fatto, che giustamente criticava la strumentalizzazione in varie testate. Ma anche un articolo in cui c’è qualche svista (capita), qualche opinione che non mi pare stare molto in piedi, qualche bias, come sull’affidabilità degli impianti nucleare e si è sbilanciata («stanno resistendo bene»), fidandosi forse troppo entusiasticamente dei primi dati.
Notare che il titolo è «cosa possiamo imparare…» che può venire inteso come un fare una morale, tant’è che buona parte dell’articolo (non tutto, ricordo) e della conclusione consiste in una critica e in opinioni, una polemica (nell’aggiornamento, come si legge ora) «diretta a coloro che tentano di sfruttare questo momento drammatico per finalità politiche o di visibilità»
Nel link da lei citato (Why I am not worried about Japan’s nuclear reactors) ora si legge, tra le altre cose:
In conclusione, con tutto il rispetto per Elonora, che comunque stimo, e con la consapevolezza che non è facile scrivere certi pezzi e che a tutti capita qualche svista e che essere imparziali al 100% è utopistico e che errare è umano, trovo che sia un buon articolo dal lato tecnico, che ci sia una giusta critica verso i modi di una gran fetta della stampa (che per fortuna non è tutta così), ma con qualche bias, forse per troppo entusiasmo o coinvolgimento emotivo (vedi la rabbia) e quindi opinioni discutibili (a partire da quella basata sull’editoriale del Corriere) e conclusioni più o meno affrettate (vedi la situazione “risolta”), comunque un po’ comprensibile, se nel momento in cui scriveva così sembrava dalle informazioni, al massimo si potrebbe dire che è sempre meglio prendere tutto con un po’ di prudenza e cautela, anche quello che sembra certo, specialmente le notizie fresche.
Queste sono solo le mie impressioni, che potrebbero essere anche sbagliate o che non abbia notato qualcosa (tutti sbagliano), per quanto io cerchi di farmi un’opinione obiettiva.
Flaresays:
28 Marzo 2011 at 01:27Ora voglio dire la mia sulla stampa.
Io la parola nube su Repubblica nel titolo non l’ho vista fra virgolette. Nel titolo c’era semplicemente «nube» (qui virgolette mie, per indicare che sto citando qualcosa) e cliccando ti mostrava la grafica animata di quella che in realtà era solo una simulazione di un possibile evento. Qualche giorno dopo annunciavano la famosa nube in procinto di arrivare in Italia: a leggere i titoli dei giornali sembrava che ci dovevamo chiudere nei bunker antiatomici, anche se in fondo all’articolo c’era qualcosina, ma riportato in modo frammentario. Sono andati a ruba i contatori geiger e simili, le farmacie hanno ricevuto molte richieste di informazione per eventualmente procurarsi ioduro di potassio. Poi della famosa nube? Qualche atomo qui e là.
Vi sembra un modo corretto di fare informazione? A me no. E non perché non ci hanno azzeccato.
I giornali le hanno sparate di tutte e in mezzo qualcosa ci avranno preso, ma neanche tutto. E il punto non è quello: non è se per sedere ci azzeccano o non ci azzeccano, ma è che danno un’informazione distorta e creano nella gente una percezione errata spesso e volentieri (qualche volta anche psicosi e caccia alle streghe).
Qui la stampa ha toccato uno degli argomenti che tratta AD (l’energia) e perciò ne parlano anche loro. Potevano essere anche i videogiochi. Vi va bene se i giornali demonizzano i videogiochi? Una volta erano i GDR erano il male, negli anni 80 parlavano spesso dei pericolo dei computer, e così via. O quando gridano al lupo ad ogni asteroide che ha una probabilità su un milione di avvicinarsi troppo alla Terra, chissà, magari ci azzeccano prima o poi… e così intanto quelli della NASA passano come fanfaroni (mentre più che altro sono i giornalisti a fare passare una cosa per un’altra). Se ci siete dentro e sapete come stanno le cose, non vi fa incazzare come le dipingano (e anche voi che ci siete dentro) dando idee sbagliate alla gente?
Il fatto che siano generalisti, non significa che non debbano informarsi a loro volta invece di spararle (se non le sanno) o peggio impostare la notizia o un titolo in modo che dia una certa idea… distorta. Non li giustifica nel dare un’informazione faziosa e fuorviante, invece che informazione corretta. Loro fanno informazione per mestiere e invece di informare, confondono la gente.
Non è obbligatorio e normale, tanto è vero che abbiamo esempi di testate che hanno mantenuto un atteggiamento generalmente molto più serio.
Su AD? So bene che gli autori possono avere le loro opinioni. Anzi ho visto in passato anche scontri di opinione fra gli autori (comunque interessanti, come può esserlo una discussione ben argomentata e civile). Capisco in parte anche le critiche, ma vedo che molte riguardano le opinioni o la politica, soprattutto si perde il punto della questione e si fa confusione (es. qui Alessio non dice che il sipario è calato per Fukushima, ma per i giornalisti. Oppure si punta il dito su varie cose, sempre fraintendendo, senza vedere ciò che AD realmente critica, cioè l’informazione errata). Naturalmente anche io mi aspetto da AD qualcosa sopra la stampa generica (senza pretendere la perfezione assoluta, ci mancherebbe) e devo dire che, nonostante qualche comprensibile svista e a parte le opinioni degli autori, condivisibili o meno, gli articoli che ho letto, non dico che fossero perfetti, ma con tutta la confusione che si sta facendo, erano fra i pochi che spiegavano bene e facevano chiarezza.
La stampa ha toccato un argomento trattato da AD. Certa stampa fa a gara a chi la spara più grossa. Perciò sono d’accordo con questa critica (in generale su AD).
plegsays:
28 Marzo 2011 at 07:08Beh vediamo cosa dice l’IAEA, 26 e 27 marzo ( http://www.iaea.org/newscenter/news/tsunamiupdate01.html , seleziona le date):
Quindi:
* l’altissimo livello di radiazione e’ solo nell’acqua che si e’ accumulata nel locale turbine
* tre operai sono stati irradiati con dosi alte, ma non abbastanza da aver avuto bisogno di cure mediche e vengono tenuti in ospedale in osservazione
Inoltre, dagli altri bollettini, scopriamo che:
* si e’ riusciti a riallacciare la corrente e si sta pompando acqua dolce invece che acqua di mare
* la temperatura delle vasche e dei reattori sta scendendo
* la radiazione nei dintorni della centrale sta SCENDENDO
* il livello di radiazione a Tokio, dopo essere lievemente salito alcuni giorni fa, e’ tornato al livello del fondo naturale
* sempre a Tokio, il livello di radiazione nell’acqua, dopo esserci avvicinato al livello di attenzione qualche giorno fa, e’ tornato al livello naturale
Quindi… si’, direi che e’ la solita sparata.
Il punto e’ che la situazione rimane molto grave, ma ai media non interessa niente di dare i dati concreti! Invece di fare dei begli articoli argomentati sui veri problemi che andranno affrontati (la contaminazione dell’ambiente marino, la contaminazione del terreno al momento ancora non del tutto nota,
la possibile contaminazione delle falde acquifere in alcune prefetture, la propagazione nella catena alimentare, e oh dimenticavo — 20mila morti a causa del terremoto+tsunami e la distruzione di citta’ e campagne), continuano a sparare su questo tono: “nube radioattiva sull’Italia!” (qualche atomo, forse), “10 milioni di volte la radiazione! moriremo tutti!” (che sia solo nel locale turbine e’ in piccolo in basso, e che intorno alla centrale stia decrescendo e’ opportunamente tralasciato).
In questo momento abbiamo bisogno di dati certi su cui prendere decisioni e agire, non fuffa sensazionalista fatta per vendere piu’ copie.
zephyr83says:
28 Marzo 2011 at 09:37@Flare
Io invece nell’articolo di Eleonora di tecnico ci ho visto ben poco! Anche sul terremoto mi sarei aspettato da lei qualche commento in più. A me è sembrata subito una “difesa al nucleare” fatta più di pancia che di testa!!
Riguardo alla parola nube virgolettata mi sn riferito al corriere, lo vedi anche dalle immagine linkate in questo articolo!
Ora ci starebbe benissimo un altro articolo con lo STESSO titolo: direi che si può imparare che in sti casi la cosa migliore è cercare di rimanere il più distaccati e obiettivi possibili, non dare niente per scontato e non credere alla cieca a tutto quello che viene detto perché fa comodo pensare così! E se ci si sbilancia troppo e poi i fatti dimostrano altro un “mea culpa” nn sarebbe una cattiva cosa, anzi, dimostrerebbe molta professionalità e serietà (cosa che sicuramente nn mancano a Eleonora per quello che ha dimostrato finora negli altri suoi articoli).
@pleg
Guarda che di livelli di radiazioni 10 MILIONI di volte superiori ne ha parlato la tv giapponese ed erano parole provenienti da TEPCO stessa! Dopo si è dovuta scusare perché si era sbagliata (assurdo davvero), i livelli erano “solo” 100 mila volte superiori alla norma nel secondo reattore! Ripeto cose dette da TEPCO mica da giornali che vogliono fare notizia! E dal secondo reattore sn stati mandati via TUTTI i tecnici.
In questo momento si ha bisogno di dati certi (anche se nn si da chi può venire questa certezza) ma anche di nn minimizzare per forza a ogni costo tutto!
Walter B.says:
28 Marzo 2011 at 16:53Comunque, per rispondere al titolo del post, il sipario sull’emergenza nucleare non è assolutamente calato: oggi tutte le agenzie di stampa nazionali e internazionali, le reti e i siti all-news, nonché i quotidiani, riportano in primo piano le brutte notizie provenienti da Fukushima: fusione del nocciolo e radioattività a livelli letali.
Marcosays:
29 Marzo 2011 at 12:37@zephyr83 #131
“Quell’articolo scritto non rende davvero onore ad Eleonora”
Mi spiace, ma non posso che essere d’accordo. Una figura veramente barbina per tutto AD, visti anche gli sviluppi.
frank2teksays:
30 Marzo 2011 at 12:15Anche a me non piace il nucleare , ma non ne possiamo fare a meno. L’energia rinnovabile e il risparmio energetico può solo frenare la costruzione di nuove centrali nucleari e a combustibili fossili.
Nessuno fa il conto con la popolazione mondiale in crescita e con i paesi emergenti sempre più affamati di energia. Se in Europa riuscissimo a ridurre del 50% il consumo di energia nei prossimi 30 anni, ci ritroveremo con Cina , India ecc… che necessitano di un + 50% di energia. Sostituire le centrali convenzionali con quelle solari è impossibile. Pensate che per arrivare alla potenza prodotta da una sola centrale nucleare occorre ricoprire l’intera pianura padana di pannelli solari.
Ho detto tutto credo…..
zephyr83says:
30 Marzo 2011 at 14:03@frank2tek
eh??? si può sapere dove hai trovato quei dati? Penso tu ti riferisca al fotovoltaico, ma il solare riguarda anche altro e stai sicuro che nn serve la pianura padana per sostituire una sola centrale……..anzi mi sa con l’intera pianura padana avremmo energia da rivendere a mezza europa!
Cmq noi nn siamo la cina o l’india! nn è che dobbiamo costruire noi le centrali perché loro hanno bisogno di più energia!!!
frank2teksays:
30 Marzo 2011 at 17:36I dati li ho presi propio da un articolo su “Appunti Digitali” a questo link :
https://www.appuntidigitali.it/15441/il-dopo-fukushima-scenario-energetico/
Comunque sono d’accordo con te. In Italia il nucleare lo possiamo evitare tranquillamente. Anche perchè costruire 4 0 5 centrali in un paese a elevato rischio sismisco e con una densità di popolazione elevata come in Italia è una follia. Per non parlare dei costi di costruzione e di gestione. Il mio voleva essere un discorso più generale considerando che la pericolosità del nucleare non ha confini e di conseguenza anche se non abbiamo centrali in Italia siamo a rischio comunque. Basta pensare ai 54 impianti francesi. E temo che la Cina ed altri paesi faranno ampio uso del nucleare nel prossimo futuro.
zephyr83says:
30 Marzo 2011 at 18:30@frank2tek
Letto anche io quell’articolo e ti richiedo, da dove hai preso quei dati? nn mi pare che dai quei dati tu possa dire che serve l’intera pianura padana per produrre, con il sole, la stessa quantità di energia di una centrale nucleare!
RAEL70says:
31 Marzo 2011 at 09:27Mi dispiace per qualcuno ma non vedo nulla di così differente rispetto al tam-tam mediatico attuato in occasione della famosa \Influenza A\.
La cosa che mi fa (tristemente) ridere è il voler drammatizzare a tutti i costi ogni notizia da parte dei media.
Ma a quale pro?
Dobbiamo morire tutti nel 2012…e allora che problema ci poniamo?
Dobbiamo morire tutti perché arriva un asteroide…e allora che problema ci poniamo?
L’influenza A-X-c^2 deve ucciderci tutti…e allora che problema ci poniamo?
Potrei continuare all’infinito ma rischierei di annoiarmi(vi).
Il singolo cittadino, concretamente, non può opporsi a nulla: sia per motivi d’informazione (spesso le cose veramente gravi non vengono rivelate), sia per motivi di opportunità (che faccio, dove vado, come posso oppormi?).
Non capirò mai a cosa serva questo clima di terrore al lettore o all’ascoltatore.
Se mi dicessero che fra 1 settimana dovesse arrivare un mega cataclisma che cancellerà l’intera nazione me ne starei tranquillo e sereno ad attenderlo (non avrei alcuna soluzione per risolvere il problema).
Il problema è contestualizzare la problematica rispetto alla propria vita.
Terrore o meno, la nostra vita (per una buona parte delle persone) è \prigioniera\ di determinate relazioni che molto difficilmente possono essere annullate o modificate da un articolo di giornale.