Gli ultimi dati relativi ai guadagni dalle vendite di Windows non sono proprio incoraggianti: il trimestre appena conclusosi ha infatti registrato una sostanziosa contrazione degli incassi, passati da 5.3 Mld di dollari nel 2007 a 4 Mld nel 2008. All’allarme suscitato da questi dati, Microsoft si è affrettata a rispondere che nel computo del 2007 erano incluse le prevendite di Vista, ammontanti a 1.2 miliardi.
Anche ciò considerato, esiste comunque una contrazione di qualche rilievo: 100 milioni di dollari in meno da un anno all’altro, in un mercato che secondo le dichiarazioni della stessa Microsoft, è cresciuto fra l’8 e il 10%.
A guadagnare da questa crescita non è dunque stata Microsoft, che con Vista ha secondo molti compiuto un grave passo falso, ma piuttosto i suoi competitor: da un lato Apple, che ha registrato un ottimo successo delle vendite di Leopard (sia standalone che abbinate a Mac), dall’altro Linux, che va facendosi strada come un’interessante alternativa anche in ambito desktop.
Inutile dire che questo scenario lascia molti interrogativi aperti. Cosa farà Microsoft per ravvivare la domanda di Vista prima del rilascio di Windows 7 (che le non proprio attendibili roadmap indicano nel 2010)? Interverranno sul prezzo o sul versante tecnologico? In questo secondo caso, non rischiano di ricadere nella situazione in cui si sono trovati già con l’SP2 di XP, che pare essere stato il principale motivo del ritardo di Vista? Ma soprattutto, possono davvero permettersi il pensionamento di XP a Giugno 2008 (contro cui esiste anche la petizione save xp)?
Fonte: InformationWeek