Amnesty International, utilizza la rete per una nuova campagna di sensibilizzazione contro le torture durante gli interrogatori a presunti terroristi.
Unsubscribe-me si oppone agli human rights abuse in the “war on terror”, ossia gli abusi dei diritti umani nella guerra al terrore; quella guerra al terrore che ha permesso agli USA di adottare leggi “speciali” (Patriot Act) e di torturare barbaramente chi è solo sospettato di essere affiliato ad organizzazioni terroristiche.
Online (lo potete vedere alla fine di questo post) è stato inserito e promosso anche video pubblicitario a favore di Unsubscribe-me. Il filmato non dura molto ma è estremamente esplicativo e crudo, descrive una tortura che viene comunemente inflitta agli interrogati dagli uomini della CIA, mostra, come dichiara Amnesty stessa: “quello che la CIA non vuole far vedere”.
La tortura rappresentata è l’ormai famoso Waterboarding, una simulazione (non troppo simulata) di annegamento; tecnica largamente utilizzata dagli inquisitori spagnoli.
Bush, qualche giorno fa, aveva tranquillamente dichiarato di essere a conoscenza di queste pratiche, definendole normali tecniche di interrogatorio utilizzate con uomini di Al Qaeda, negando quindi quello che realmente sono: vere e proprie torture, una totale negazione dei diritti umani.
Malcom Nance, un esperto di tecniche di tortura, che ha addestrato centinaia di soldati americani a resistere ad interrogatori utilizzando il waterboarding, chiede la fine immediata di questa pratica barbara da parte di tutto il personale americano. “Waterbording è tortura, e io mi vergogno profondamente che il presidente Bush ne abbia autorizzato l’uso infangando così la reputazione degli Stati Uniti d’America”.
In molti hanno già aderito alla campagna, la comunità online si sta attivando e dal prossimo mese il cortometraggio verrà proiettato anche in 50 cinema inglesi.