Eppure si sente dire che la PA si stia sensibilizzando da tempo al problema dell’informatizzazione.
Si sente dire che in quel tal comune o in quella tal ASL sono partiti esperimenti informatico/elettronici con nomi a volte buffe tipo “la cyber-cartella medica” o “il medico virtuale che visita via PC”.
E non è finita !! Si legge sui giornali di quel tal ente che si vuole lanciare nell’open source, che vuole adottare nuovi sistemi operativi più o meno gratuiti, il tutto per snellire le procedure ed abbassare l’impatto costi per la comunità.
Ah, quante se ne sentono.
Poi succede che arriva una circolare dell’ Agenzia delle Entrare ed una pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che parla della rimessa in auge di una procedura di trasmissione dati verso tale ente che era stata dismessa qualche anno fa.
Chi come il sottoscritto sta collaborando in un qualche ufficio EDP sa di cosa sto parlando, visto che la scadenza ultima è fissata per il prossimo lunedì 15 ottobre: trattasi della trasmissione dell’ Elenco Clienti e Fornitori per l’anno 2006.
Fin qui tutto bene; è cosa normale tirare fuori dal sistema informativo aziendale un elenco con Partita Iva, Totale Imponibile e Totale Imposta. Una cosa easy, un filetto in Excel con 3 colonne di una semplicità disarmante.
Poi si comincia a leggere l’allegato per la trasmissione, che avviene tramite un software modernissimo (credo scritto in LOGO) preparato da Sogei, ovvero , come recita il sito, “Il partner ICT dell’Amministrazione finanziaria”; in pratica una società monumentale che si occupa dell’informatizzazione di buona parte dell’Amministrazione Pubblica; una sciocchezzuola che, credo a buon ragione, costerà all Stato un tantinelo di milioni di euro l’anno.
L’allegato in questione è INCREDIBILE. Si parla di trasformare tre dati semplici semplici in un’astruso formato mistro tra campi posizionali e non, caratteri di controllo, centiania di spazi usati come “filler” e con tutta una serie di regole e regolette scritte su una diecina di pagine in corpo 4.
Ufficio complicazioni affari semplici ? OVVIO che sì !
Siamo nel 2007, e non dico che la cosa poteva avvenire tramite un formato di una società commerciale come mamma Microsoft, e non dico nemmeno che si poteva usare una trasmissione con un formato XML semplice semplice… non sia mai !!!
Ma non so… Un bel file di testo separato da virgole ? Da punti e virgola ? Da tabulatori ? Da faccine ?
Almeno una cosa anni ’80, toh.. non una cosa da PaleoInformatica degli anni ’70: Quei Bei Tempi Andati delle Schede Perforate.
Il risultato ? 20 minuti per estrarre i dati, 10 per consolidarli, e 3 giorni per comprendere, creare un programma di trasformazione, generare un primo risultato e inviarlo ad un entre preposto (di solito uno studio commercialista) per la convalida che con comodo ti manda gli eventuali errori.
Alla faccia dell’informatizzazione e, sopratutto, dell’alleggerimento dei costi della Pubblica Amministrazione.
P.S.
Io dal tunnel ne sono uscito. Per tutti quelli come me che ne sono ancora dentro… beh… in bocca a lupo.