Il 2010 è stato un anno particolarmente fortunato per l’accoppiata social networking / smartphone, un abbinamento spinto dalla crescente offerta rappresentata da vere e proprie piattaforme di divulgazione dell’ambito mobile e delle applicazioni annesse.
Apple, Google e Microsoft con i loro sistemi operativi ed i loro sistemi di commercializzazione delle applicazioni, rappresentano i principali attori, almeno per quanto concerne il mercato consumer, ma non sono certamente i soli.
Esiste un mercato parallelo e silenzioso alle orecchie del grande pubblico, che si nutre dei medesimi profitti e che si occupa di sviluppare le piattaforme hardware sulla base delle quali prendono forma i nostri amati smartphone e tablet.
Diversi sono i nomi che compongono questa cerchia tra i quali alcuni non molto conosciuti dagli utenti finali come Texas Instrument e Qualcomm, mentre altri, come Apple e NVIDIA, sono certamente più famosi.
Poco più di un anno fa vi parlai di NVIDIA e della presentazione di Tegra 2 al Consumer Electronics Show (CES) 2010, un prodotto che ha ormai raggiunto piena maturazione essendo stato adottato per la realizzazione di diversi dispositivi mobile di ultima generazione, consacrando NVIDIA, già produttore leader di GPU per gaming e GPGPU, anche nel mercato dei System On Chip (SoC).
Un anno fa forse (anche se c’era già qualche sospetto da parte mia) non era ben delineata la strategia dell’azienda di Santa Clara in merito al futuro di Tegra, ma oggi, dopo che tutti, ma proprio tutti, hanno giurato amore eterno ad ARM, ecco che anche NVIDIA scopre le sue carte parlando di Tegra 3 e Denver.
Il mercato dei SoC è molto diverso da quello delle CPU x86 o delle GPU e, osservandolo da diversi anni, posso affermare che una delle differenze sostanziali è la velocità di concretizzazione di un nuovo chip. Dal momento in cui un SoC viene annunciato, a quando questo è disponibile sul mercato adottato da più o meno prodotti, passano svariati mesi (a volte anni).
Le motivazioni di questa lentezza sono dovute ad un lavoro di integrazione hardware / software molto più delicato rispetto a quanto normalmente accade nel mondo dei personal computer. Nonostante tutto, con la scelta di presentare una nuova famiglia di SoC all’anno, e con un tempo di commercializzazione molto competitivo, NVIDIA ha dimostrato grande vivacità, in grado di infondere parecchia pressione ai suoi concorrenti.
Benché, infatti, Qualcomm abbia presentato parecchi mesi fa un SoC dual core, ancora non si sono visti smartphone in commercio che lo montano, mentre Tegra 2 può vantare la sua presenza nel LG Optimus 2X. Esiste, inoltre, un fattore molto importante su cui NVIDIA può puntare: la GPU integrata. Tegra 2 vanta un picco di quasi 80 milioni di poligoni al secondo, dimostrando di possedere tutte le carte in regola per essere la soluzione più prestante in questo ambito.
Qualcomm, invece, dopo aver acquisito da AMD la divisione Imageon, non sembra riuscire ad essere all’altezza della situazione con le sue GPU della famiglia Adreno. Texas Instrument e Apple, invece, si affidano ai core grafici PowerVR che, benché siano di tutto rispetto sia sul profilo tecnologico, che prestazionale, non si rinnovano da diverso tempo ormai: la PowerVR Serie 5 di Imagination Technologies è sul mercato da oltre tre anni e della Serie 6 (nome in codice Rogue) si attendono notizie a breve.
Secondo le ultime indiscrezioni, Tegra 3, evoluzione dell’attuale soluzione Tegra 2, verrà presentato il prossimo mese al Mobile World Congress di Barcellona. Per quanto concerne Denver, invece, si tratta di un progetto più a lungo termine e particolarmente ambizioso: se Tegra è dedicato al mondo mobile, Denver è un processore ARM destinato a personal computer, server e supercomputer. Si tratta, in sostanza, della risposta di NVIDIA all’impossibilità di ottenere una licenza x86 da Intel, una risposta che rischia di riscuotere un inaspettato successo dopo che, tra gli altri, anche Microsoft ha deciso di supportare ARM e ha dimostrato al CES di poter far funzionare Windows anche su questa piattaforma.