Quando ormai i giochi per l’acquisizione di Yahoo da parte di Microsoft sembravano vicini alla conclusione, con Yahoo messa all’angolo da una nuova offerta, il Wallstreet Journal dà una notizia che forse riaprirà la partita, Microsoft però questa volta potrebbe rimanere lontana dai tavoli.
Che Yahoo non vuole vendere a Microsoft lo si è sempre saputo. Dopo la prima offerta pubblica di acquisto della compagnia di Redmond, i vertici del portalone hanno cercato nuove strade , sperando di trovare nuovi acquirenti, e si era anche vociferato di un possibile accordo commerciale con Google. Questo accordo presto potrebbe diventare realtà.
Google segue la vicenda Microhoo molto attentamente. Si è data da fare dietro le quinte cercando di favorire l’incontro tra Yahoo e le società di cui Google possiede una quota di minoranza (come AOL) e tramite il blog ufficiale ha infuocato i toni, descrivendo Microsoft come un mostro che avanza divorando i suoi avversari a suon di acquisizioni, distruggendo il mercato e l’evoluzione dei settori in cui opera.
L’accordo che si ipotizzò all’inizio delle trattative prevede che Yahoo utilizzi la ricerca di Google nelle proprie pagine, per condividere gli introiti dalla pubblicità contestuale tipica del servizio di Google.
La stampa accantonò e dimenticò questa possibilità, credendola improbabile. I buoni motivi per farlo non mancavano, invece sembra proprio che si stia realizzando.
Secondo le stime fatte da analisti, tale accordo porterebbe a Yahoo un miliardo di dollari in più all’anno, aumentando gli introiti del 50% rispetto ai dati del 2007, riportando ossigeno e capacità di investire alla società.
Eppure lo scetticismo rimane e tale mossa viene considerata disperata, tanto che c’è chi ha scritto che con questa mossa i dirigenti di Yahoo lasciano intendere che preferiscono all’acquisizione da parte di Microsoft, una lenta agonia della compagnia.
Precedenti episodi testimoniano che questo è un accordo pericoloso per Yahoo. AOL ha tentato la stessa manovra e gli è costata la perdita del 30% dei suoi utenti.
Non è poi del tutto escluso l’intervento dell’antitrust statunitense sulla vicenda, poiché con questo accordo Google, che è già il primo motore di ricerca del mondo, si troverebbe a gestire quasi tutto il mercato dei motori di ricerca.
via | TechCrunch