In due parole la questione è la seguente: nel Kindle store di Amazon è stato messo in vendita un libro dal titolo inequivocabile: The Pedophile’s Guide to Love and Pleasure: A Child-Lover’s Code of Conduct. Vi risparmio i dettagli sui contenuti, al 100% coerenti col titolo stesso.
Sul Web e sulla pagina del Kindle store che ospita il titolo si è scatenata una massiccia ondata di indignazione.
Amazon in prima istanza ha preso le difese della sua scelta di rendere disponibile il titolo, appigliandosi alla difesa della libertà di espressione:
Amazon believes it is censorship not to sell certain books simply because we or others believe their message is objectionable. Amazon does not support or promote hatred or criminal acts, however, we do support the right of every individual to make their own purchasing decisions.
Una serie di dichiarazioni simili da parte di Amazon si sono ripetute, fino a quando, dopo meno di 24 ore (novità di stamane), il titolo è stato ritirato dallo store.
Placatasi l’ondata d’indignazione, è partito il contraccolpo della polemica di chi ritiene la decisione azzardata: l’eliminazione di quel titolo è sbagliata, lede diritti fondamentali, non essere d’accordo non autorizza a censurare, qualcun altro lo pubblicherà e via discorrendo.
Benché tentato da un giudizio tranchant (di segno censorio), mi sforzo di pervenire a una sintesi costruttiva: in prima istanza ritengo necessario darsi delle linee di condotta circa materiale discutibile, anche se non si rappresenta un’autorità pubblica; più in generale anche l’impresa privata ha una responsabilità sociale di cui risponde ai suoi clienti.
In particolare, come giustamente segnala Giacono Dotta, Amazon partecipa ai profitti dei libri che vende, ed è dunque necessario che partecipi in solido alle responsabilità, se non altro a quelle di fronte all’utenza.
Fissare precisamente l’asticella è tuttavia materia molto complessa e ambigua: è facile collocare oltre la soglia di tollerabilità la pedofilia, il razzismo, il terrorismo etc. Ma da qui a qualche lobby di benpensanti che richiedono il ritiro da edicole e librerie di (è solo un esempio) una bella fetta di manga giapponesi, il passo potrebbe risultare più breve di quel che sembra.
Per chi cercasse ulteriore materiale su cui formarsi un’opinione, segnalo una serie d’interventi, di segno diverso, su TechCrunch:
– The 158,221st Best-Selling Kindle Book: The Pedophile’s Guide To Love And Pleasure
– Amazon Defends Sale Of Pedophile How-To Guide
– If Amazon Won’t Cross The Line, Someone Else Will
– Congrats Amazon, Your Pedophile Book Hits The Top 100 List And Over 2,500 People Join Boycott
– Amazon Banning One Vile Ebook: A Victory For…. What Exactly?