Un computer moderno, come molti altri dispositivi elettronici, contiene sostanzialmente due diversi tipi di componenti: i componenti magnetici, per le funzioni di memorizzazione e i semiconduttori (elementi base di tutti i principali componenti elettronici come i transistor, i diodi, microchips…) per le operazioni logiche.
Un gruppo di ricercatori dell’ Università del Missouri, sta lavorando per combinare insieme queste due funzioni in un singolo materiale ibrido.
Questo nuovo materiale consentirà l’integrazione delle funzioni di memoria con le operazioni logiche in un corpo unico, cosa che, come è lecito aspettarsi, permetterà di progettare nuovi dispositivi che opereranno a velocità maggiori e con prestazioni migliori e, cosa non secondaria, utilizzando molta meno energia dei dispositivi attualmente in circolazione.
Come dichiarato da Giovanni Vignale, professore di Fisica presso l’Università del Missouri ed esperto di materiali (italiano, laureato a Pisa nel 1979): “Il principale obiettivo del nostro Team è quello di esplorare nuove vie per integrare magnetismo e materiali magnetici con materiali elettronici di nuova concezione come, ad esempio, i semiconduttori di natura organica”.
Il progetto, ancora in fase di sperimentazione, molto probabilmente arriverà entro breve a dei risultati interessanti vista anche la bella cifra di 6,5 milioni di dollari messa a disposizione direttamente dal Dipartimento della difesa americano.