Questa volta il post lo dedico a tutti gli uomini di buona volontà che credono in un futuro migliore per il web: scovate tra i vostri conoscenti chi ancora usa Internet Explorer 6 e obbligatelo con la forza ad aggiornarsi!
La percentuale che riporta il titolo di questo blog purtroppo non è un pettegolezzo, ma la pura verità emersa su Netmarketshare, un sito che si occupa di effettuare statistiche sulle percentuali d’uso delle tecnologie legate al web.
Analizzando i risultati ottenuti richiedendo la percentuale di market share dei browser (suddivisa per versione) ad Ottobre 2010 il risultato è il seguente grafico.
Come potete osservare Internet Explorer 8 detiene oltre il 29% del mercato, mentre Firefox 3.6 è al secondo posto con oltre il 17%. Con mia enorme sorpresa al terzo posto ritroviamo proprio lui, Internet Explorer 6, un browser al quale, a questo punto, personalmente ritengo di poter fare un unico apprezzamento: ha una enorme longevità.
Alcune volte l’apprezzabile longevità di un software è legata ad un qualche aspetto positivo. Per esempio questo accade quando la versione precedente è più user friendly, è più stabile, è più veloce e, in generale, è migliore di quella successiva o delle alternative che propone il mercato. Il problema è che nel caso di Internet Explorer 6 non esiste una motivazione per il quale può essere definito migliore né dei suoi successori, né degli altri browser disponibili.
Qualcuno potrebbe imputare alla retrocompatibilità con siti e web application particolarmente datate la necessità del 15% degli internauti di affidarsi ancora a Internet Explorer 6, ma in proposito vi ricordo che, ammesso che tale motivazione raggiunga una percentuale significativa di utenti nel 2010, Internet Explorer 8 ha una modalità retro compatibile con Internet Explorer 7. Considerando che quest’ultimo è stato rilasciato nel 2006, direi che la compatibilità con siti e web application vecchie di 5 anni è garantita.
Molti di voi penseranno che la reale motivazione legata alla diffusione di Internet Explorer 6 sia la pirateria: poiché gli aggiornamenti di Internet Explorer vengono effettuati principalmente mediante Windows Update e poiché quest’ultimo è in grado di identificare le versioni non originali di Windows, molti evitano di aggiornarsi. Tuttavia ricordo a coloro che si ritrovano in questa situazione che possono serenamente scaricare ed installare Internet Explorer 8 senza dover temere nulla. Il problema poi non sussiste per chi volesse passare ad un altro browser.
Osservando nuovamente i risultati della statistica è anche curioso vedere Internet Explorer 7 con una percentuale inferiore a Internet Explorer 6. A questo punto sorge il dubbio che, indipendentemente dalla questione pirateria (che, lo ripeto, non è un problema nell’aggiornamento di Internet Explorer), siano pochissimi gli utenti che realmente si preoccupano di aggiornare il proprio browser. A questa conclusione si giunge perché di fatto l’unica spiegazione alla diffusione di Internet Explorer 6 è che stiamo parlando del browser preinstallato su Windows XP. Non è un caso che quest’ultimo sia un’altra perla di eccezionale longevità nel campo software e che solo con l’avvento di Windows 7 la situazione sta mutando.
Alla luce di queste osservazioni, vi lancio uno spunto di riflessione. La situazione nella quale ci ritroviamo è realmente colpa degli utenti pigri ed ignoranti che non hanno voluto aggiornare il proprio browser, o è stata l’assenza di marketing in questo settore, capace magari di spiegare loro i vantaggi derivanti dall’aggiornamento del browser, la vera motivazione?