L’articolo di oggi è un articolo personale, nato dalle mie esperienze passate, che mi piacerebbe condividere con i miei lettori. Come ormai avrete incominciato ad intuire mi piace vivere a contatto con le varie comunità che producono codice aperto. Mi piace perché è un ambiente stimolante, un sottobosco estremamente vivo, che brulica di novità che forse un giorno saliranno alla ribalta, conquisteranno una nicchia o semplicemente scompariranno. Mi piace soprattutto per il rapporto diretto con chi sviluppa. Poter parlare con uno sviluppatore di una determinata caratteristica praticamente senza intermediari non ha prezzo. Il rapporto umano ovviamente diventa centrale e proprio di questo vorrei parlare in questo articolo.
Sento spesso dire che le comunità che sviluppano codice aperto sono solite trattar male i nuovi arrivati. È opinione diffusa che tali comunità siano formate da bizzarri personaggi che vivono in un mondo tutto loro e godano nel “mangiare” chiunque faccia loro una domanda o sollevi qualche dubbio. Alcune persone appartenenti a questa categoria esistono, sarebbe stupido nasconderlo, ma in generale ho trovato persone che sanno ascoltare chi propone e pone problemi pertinenti.
Ed è proprio questo il punto… imparare a essere pertinenti. Il contatto diretto con lo sviluppatore toglie il filtro con un eventuale servizio di aiuto. Se si conosce il problema in maniera accurata questo è assolutamente un pregio. Sono sicuro che molti di voi hanno almeno una volta nella vita telefonato ad un servizio di assistenza tecnica sperando che dall’altra parte del filo ci fosse qualcuno *almeno* al vostro livello di competenza (rimanendo spesso delusi).
Gentilezza o competenza? questo è il dilemma!
Il lato positivo di avere un intermediario pagato per fare quel lavoro è che anche se non sapete niente dell’argomento di cui vi state lamentando difficilmente vi beccherete un insulto o un RTFM ma avrete la fortuna di poter ascoltare una bella “soluzione preconfezionata” che magari non risolverà il problema ma vi riempirà di autostima.
Nel contatto diretto invece lo sviluppatore non è obbligato in alcun modo a rispondere a chi non si è preso nemmeno la briga di capire di cosa sta parlando. Per molti questo potrebbe essere un difetto ma questa attitudine mi ha insegnato in qualche modo a crescere. Le prime volte, quando ti becchi un RTFM, incominci a credere che chi ti parla abbia un qualcosa contro di te… come quando per la prima volta vieni sbattuto fuori dalla porta a scuola (esperienza fatta diverse volte durante scuole elementari medie e superiori). In quella fase in cui prendi l’affronto sul personale pensi a tutto tranne ad una cosa: Fare quello che ti è stato detto, magari con poco tatto, di fare. Andando avanti ti accorgi che quando in maniera scontrosa ti dicono di leggere un manuale è perchè la soluzione spesso è nel manuale.
Leggere il manuale potrebbe salvarti la vita!
E piano piano incominci a capire come risolvere da solo i problemi con tutta una serie di strumenti che sono stati costruiti allo scopo. Scopri che se nella cartella dei sorgenti di un progetto il file README.txt non è stato messo “tanto per mettere un file in più”. E scopri che quando ad un brutto e cattivo sviluppatore fai una domanda pertinente che non trova risposta in manuali, wiki, readme e altre risorse il 99% delle volte troverai in lui una persona disposta ad ascoltarti e aiutarti.