Un brevetto presentato da Apple nel 2008 ed approvato proprio oggi (come racconta TechCrunch), consentirà ad Apple di inserire all’interno dei suoi dispositivi un filtro che elimini linguaggio scurrile dalle comunicazioni testuali.
È dunque prevedibile che nelle prossime versioni di iOS (ma anche di Mac OS) sarà possibile, nell’ambito delle funzioni di parental control, filtrare il testo inserito in SMS e mail e quello dei messaggi ricevuti ma anche, perché no, avere un filtro globale su tutte le attività di input e ricezione di testo.
Sebbene riecheggi la logica di controllo capillare del Grande Fratello, questa funzionalità potrebbe risolvere molti dei legittimi grattacapi che un genitore si pone quando affida al figlio adolescente un cellulare o un computer.
Mentre l’adolescente che è ancora in me se la ride pensando ai possibili hacking creativi di questa protezione (immagino SMS che partono con frasi tipo “ho voglia di fare del lesso con te”), l’adulto un po’ bacchettone si domanda se il bisogno su larga scala di queste tecnologie non sia indice di problemi ben diversi alla radice rispetto ai quali la tecnologia in questione è solo un palliativo. Nel frattempo, rimpiange il suo misero ma innocuo Vic-20.