Che ormai molto spesso i cittadini si trasformino in veri e propri giornalisti sul campo è cosa nota, soprattutto durante eventi inaspettati che attribuiscono un grande vantaggio a chi è già sul posto rispetto ai media tradizionali che devono organizzare un’uscita apposita.
Cogliendo questo cambiamento Nokia e Reuters hanno pensato di commercializzare il “Mobile Journalism Toolkit ”, un kit completo pensato per chi vuole impegnarsi in live blogging sul campo.
Il kit si compone di cellulare Nokia N95, tastiera bluetooth estesa, microfono direzionale esterno e cavalletto per appoggiare il cellulare. Insomma tutto il necessario per scrivere i pezzi, realizzare interviste e poter inviare il materiale ovunque ci si trovi, grazie alla tecnologia HSDPA.
Non credo che questo kit avrà un grosso successo commerciale, ma ritengo che si interessante notare come qualche grande azienda si sia definitivamente accorta che il modo di fare informazione è cambiato e che è inutile contrapporsi.
A fianco del giornalismo tradizionale, fatto di professionisti e mezzi sofisticati, vi è un giornalismo che appartiene a tutti e che è supportato da tecnologie meno elaborate, ma sufficientemente evolute per offrire contenuti interessanti al pubblico.
Del resto, soprattutto in Italia, ci si è ormai accorti da tempo che la mera appartenenza all’Ordine dei Giornalisti non è certo garanzia di qualità. Molto spesso si leggono articoli, anche su importanti quotidiani nazionali, pieni di errori sia grammaticali che di contenuto. Allo stesso tempo si scoprono blog e siti privati con scritti di incredibile interesse e qualità.
Credere che nel 2008 si possa ancora “imbrigliare” l’informazione consegnandola nelle mani di pochi è utopia, l’informazione è ora di tutti e le tecnolgie consentono anche al quattordicenne di fare informazione, ad esempio riprendendo il cattivo comportamento del proprio docente in classe.
Ben vengano aziende, tecnologie e prodotti a supporto di questa rivoluzione che forse produrrà un’informazione plurale e più trasparente di quella che abbiamo ora.