Qualche mese fa parlavamo di un fantomatico e-book reader di Telecom Italia (attuale proprietaria del marchio Olivetti), che nel frattempo si è poi scoperto essere un tablet in piena regola: l’OliPad.
In questi giorni avviene il lancio dell’ebook store di Telecom Italia (in collaborazione con Mondadori), Biblet. Si tratta di un’operazione che dal punto di vista dell’azienda promotrice ha perfettamente senso – rappresentare il punto di riferimento per l’ingresso di editori nazionali piccoli e grandi nel mondo ebook, partendo da una posizione geograficamente avvantaggiata rispetto ai grandi operatori stranieri – ma tuttavia lascia irrisolto un quesito fondamentale, chiaro già mesi fa:
Partiamo dal presupposto che nessuno vuole portarsi dietro dieci dispositivi per accedere a dieci bouquet diversi di informazioni: non esistendo una piattaforma standard di contenuti premium, le piattaforme (e-reader+store) che non raggiungono una massa critica sono destinate alla marginalità.
Pare infatti che il ricco catalogo del nuovo store non possa essere consultabile dalle piattaforme tablet/ebook reader che nel frattempo – sebbene la maturità del mercato sia ancora lontana – si sono affermate, leggasi innanzitutto iPad, ma anche da un Kindle rivitalizzato dai recenti tagli di prezzo.
Le informazioni riportate su Il Post confermano questa tesi:
– Gli ebook acquistati su Biblet possono essere utilizzati su qualsiasi lettore di libri in formato elettronico compatibili con Adobe DRM, un formato proprietario per l’editoria digitale.
TI sembra tuttavia pronta a scommettere sulla piattaforma Android, per la quale sta preparando un’applicazione che dovrebbe debuttare a fine novembre, mentre lo stesso Olipad, previsto per il lancio sotto Natale, sarà equipaggiato con l’OS mobile di Google.
In attesa di sapere se la scelta di TI di snobbare gli attuali leader dei mercati tablet ed ebook reader pagherà, è interessante gettare un occhio a Edigita (di cui abbiamo parlato mesi fa qui), pronta a scendere nell’arena il 18 ottobre con un catalogo di 1500 titoli (entro Natale saranno 2000), ed una strategia svincolata dalle piattaforme distributive.
Edigita si prepara infatti ad agire da repository: un catalogo accessibile a tutte le “vetrine online” – Amazon, Apple, magari anche Telecom! – capace di incrementare istantaneamente l’utilità di un e-reader agli occhi di quella larga fetta utenza tenuta fuori dal mondo ebook dalla prevalenza di titoli in inglese.
A bocce quasi ferme, partendo dai dati attualmente a disposizione, Edigita mi sembra meglio piazzata di Telecom: in un mercato immaturo ed in rapida crescita, l’elasticità incrementa le possibilità di successo.