Manca poco ormai. Il prossimo 11 Ottobre avrà luogo la presentazione ufficiale di Windows Phone 7 e, dopo appena 10 giorni, secondo le informazioni al momento disponibili, dovrebbe avvenire il lancio in Europa, Italia compresa. Gli statunitensi, invece, dovranno attendere fino all’8 Novembre.
Ho già effettuato una piccola introduzione su Windows Phone 7 subito dopo i dettagli che emersero al Mobile World Congress 2010 tenutosi all’inizio dell’anno e, vista l’imminente commercializzazione di questo nuovo sistema operativo mobile, mi sembra doveroso fare il punto della situazione.
Iniziamo dal primo spot scelto da Microsoft per Windows Phone 7 che è un omaggio ad una celebre scena del film vincitore di sette premi Oscar Lawrence d’Arabia. Chiaramente il messaggio che si vuole imprimere è quello di una nuova tecnologia che rivoluzionerà in qualche modo il mondo degli smartphone.
Devo ammettere che negli ultimi anni ci sono stati parecchi progressi nell’interazione che l’uomo ha con uno strumento diffuso come il telefono cellulare. Io stesso se dovessi guardare la mia personale storia in questo specifico frangente, non potrei non notare che un aggeggio in precedenza usato solo al fine di ricevere/inviare telefonate e sms, oggi mi offre un accesso ad internet praticamente ovunque con tutti i servizi che ne derivano: social networking, navigazione sul web, email, applicazioni di ogni tipo, ecc…
Partiamo dal presupposto che il termine “rivoluzione” è sempre soggetto ad un abuso quando si tratta di marketing: se dovessimo dare retta ad Apple in tal senso ce ne sarebbero state decine di rivoluzioni negli ultimi anni, almeno una per ogni suo prodotto. Ciò che non riesco a comprendere è cosa rende Windows Phone 7 realmente innovativo rispetto all’attuale panorama dei sistemi operativi mobile.
Sicuramente si può affermare che dal punto di vista dell’interfaccia grafica Microsoft ha senza ombra di dubbio tentato di presentare qualcosa di nuovo rispetto alla concorrenza, dove per concorrenza in questo caso mi riferisco alla concorrenza di Apple visto che da quando è arrivato l’iPhone, buona parte delle home screen di uno smartphone (Android e Bada in testa) è tempestata da pulsanti a misura di dito simili a quanto propone iOS.
Windows Phone 7 è basato su Metro, il nuovo sistema dell’interfaccia grafica che propone il paradigma delle tile per fornire un collegamento ad applicazioni, contatti, contenuti, ecc… E’ un concetto che va quindi ben oltre la classica icona che rappresenta banalmente un programma da avviare. Quali saranno le potenzialità di questo sistema e come gli sviluppatori sapranno sfruttarlo, sono domande alle quali solo il tempo potrà fornire una risposta. Tuttavia la mia impressione al riguardo è piuttosto positiva.
Se tuttavia andiamo oltre questo aspetto, onestamente non percepisco quel vento di novità che Microsoft afferma esserci quando parla di Windows Phone 7. Sicuramente dal punto di vista interno all’azienda di Redmond, questo nuovo OS rappresenta una rivoluzione rispetto ai precedenti Windows Mobile, ma se si estende il confronto a livello globale non posso fare a meno di notare che la strada intrapresa si intreccia troppe volte che le scelte fatte dalla stessa Apple.
Faccio alcuni esempi. In Windows Phone 7 il modello di distribuzione ed installazione delle applicazioni si poggia sul Marketplace di Microsoft che assomiglia moltissimo all’Apple Store. Anche le politiche per gli sviluppatori sono simili con una percentuale (il 30%) trattenuta da Microsoft sulle vendite.
I terminali Windows Phone 7 devono obbligatoriamente rispettare alcuni requisiti. Questi fanno riferimento alle capacità computazionali, alla dotazione hardware ed alle funzionalità: almeno un processore ARM v7 a 1 GHz, una GPU DirectX 9 compatibile, un display 800×480 con multitouch capacitivo a 4 punti, 256 MB di RAM, 8 GB di memoria flash, un sintonizzatore radio FM, una fotocamera da 5 Mpixel, sei pulsanti dedicati (start, search, back, power, camera e volume) e la classica batteria di sensori che non possono mancare (accelerometro, sensore di luce, sensore di prossimità e Assisted GPS). Insomma, non dico che Microsoft abbia lasciato poco spazio alle personalizzazioni da parte dei produttori di smartphone, ma viste le specifiche qualcuno potrebbe pensare che manca poco anche alla produzione targata Microsoft.
Una novità sarebbe stata l’integrazione delle capacità videoludiche di Windows Phone 7 con XBox Live, ma in questo campo Apple ha recentemente presentato il suo Game Center con l’iOS 4.1 e quindi l’esclusiva è andata persa, benché ci sia sicuramente maggior potenziale da parte di Microsoft essendo anche un produttore di console.
Anche la politica degli aggiornamenti software seguirà quella perseguita da Apple. L’unica differenza è il nome dell’applicazione usata per installarli: Microsoft Update in un caso e iTunes nell’altro. Questo significa che Microsoft aggiornerà in prima persona il sistema operativo su tutti gli smartphone Windows Phone, senza lasciare che quest’operazione coinvolga i produttori hardware. Sicuramente gli acquirenti di un Windows Phone attenti agli aggiornamenti software saranno ben contenti di questa scelta (al contrario di quelli con Android), ma nuovamente c’era chi è arrivato prima.
Altre analogie con l’iPhone? Il tethering, cioè la capacità di sfruttare la connessione 3G dello smartphone per far collegare su internet il proprio PC, non sarà disponibile al momento del lancio, proprio come è accaduto con il telefono della mela. Assente sarà anche il taglia, copia, incolla, funzionalità per la quale deficienza Apple fu bersagliata non poco almeno fino all’uscita di iOS 3. E il multitasking? Anche in questo caso l’implementazione è analoga a quanto possiamo vedere oggi con iOS visto che le applicazioni in background vengono essenzialmente congelate.
Sia chiaro che il presente post non vuole essere un attacco a Windows Phone 7. Sono sempre stato tra quelli che pensano che se una buona idea è tale, lo è anche se non si è i primi ad attuarla e, pertanto, sono felice che Microsoft abbia adottato tali scelte perché la storia ha dimostrato che sono risultate essere vincenti.
La mia perplessità riguarda esclusivamente la portata innovativa di questo nuovo sistema operativo mobile che stento a cogliere. Dopodiché probabilmente è anche vero che le rivoluzioni non possono essere annunciate, ma solo vissute e, di conseguenza, non ci resta che attendere per scoprire cosa realmente accadrà.