Chi ha avuto un Amiga non può non rimpiangerlo: vuoi per le emozioni che regalava, vuoi per gli smacchi che ha consentito di infliggere agli amici, costretti a vergognarsi dei loro PC, vuoi per la nostalgia di cui siamo fisiologicamente vittima giunti ad una certa età.
Il prodotto di cui vi parlerò è tuttavia molto più che un gingillo per nostalgici. Al contrario, una solida dotazione tecnica e un design razionale ne fanno una scelta intelligente per chiunque abbia restrizioni di spazio o semplicemente voglia un PC di formato compatto ma diverso dal solito.
Parliamo del Cybernet ZPC (Zero-footprint PC), che sigla il ritorno al “breadbox”, formato popolare fin dai tempi del Vic20, passando per Spectrum, C64, Amiga, ST. Insomma, il formato tipico degli home computer di una volta: tutto dentro la tastiera, tranne, ovviamente, il monitor.
Racchiuse nel contenitore, trovano spazio componenti di ultima generazione, fra cui CPU Intel Quad-core, HD fino a 750Gb, DVD-RW, Ethernet, Wifi, video con uscita VGA e DVI, porte USB e PS/2 e la possibilità di aggiungere un lettore di carte magnetiche. Unico compromesso sul fronte delle performance, è costituito per ora dalla grafica integrata, un problema che potrebbe presto essere risolto con l’impiego di soluzioni a basso consumo.
Come in tutti i formati compatti poi, vale la regola secondo cui l’aggiornabilità scende al diminuire delle dimensioni: non sono presenti, per motivi intuibili, spazi per l’espansione via bus PCI. Il formato compatto separato dal monitor, offre tuttavia un’ottima flessibilità per la scelta del video più idoneo e l’impiego di monitor esistenti.
I prezzi partono da $630 (in teoria 350€) per una configurazione base, che comprende un Celeron D a 3.2Ghz, 512Mb di DDR, HD da 80Gb, Ethernet, CDRW (senza OS). Non proprio regalato dunque, ma col diffondersi del formato potremmo vedere i prezzi scendere. Occhio: l’adesivo Commodore va comprato a parte!
Fonte: The Register