Aggiornamento: sembra che il Governo giapponese stia pensando di utilizzare questo WC insieme a piccolissimi RFID da inserire negli alimenti in vendita al supermercato. Così facendo si potrà comprendere dettagliatamente il rapporto che c’è tra quello che mangiamo e beviamo, il nostro stato di salute e l’inquinamento costiero dovuto allo scarico fognario.
Buon pesce d’aprile a tutti!
Arriva dal Giappone, un’invenzione che unisce la domotica e l’informatica medica e qualcuno potrebbe definirla un invenzione che unisce l’utile al dilettevole. Una nuova frontiera per la filosofia dell’internet of things (internet delle cose) anche se in questo caso le “cose” in quetione non sono proprio profumatissime.
Trattasi di una nuova tazza da gabinetto, che in qualche modo si prende cura di voi e si preoccupa della vostra salute. Il suo unico scopo infatti non è quello di “convogliare” via i vostri bisogni, ma anche di analizzarli per stilare un resoconto della vostra salute, avvisandovi quando è il caso che è meglio che andiate a farvi controllare dal vostro medico di fiducia. Un concentrato di tecnologia medica e informatica che agisce in modo automatico e in sincronia con la rete informatica domestica.
Questo fantastico WC è dotato di interfaccia wireless e si può accedere al pannello di controllo attraverso la rete alla stregua di un router. In questo modo dal proprio pc si possono controllare l’andamento dei valori riscontrati nel tempo, potendo anche salvare dei rapporti su file da portarsi appresso dal medico, in formato HTML o PDF.
Gli ideatori di questa bizzarra invenzione hanno poi pensato anche a utenti meno esperti, informaticamente parlando, poiché presumibilmente sarà utilizzata in prevalenza da persone di una certa età.
Il WC può essere infatti interfacciato con una stampante di rete, che provvederà a portare su carta i valori analizati con la semplice pressione di un pulsante. Possono essere inoltre impostati degli indirizzi email, ai quali il bagno invierà periodicamente e/o in caso di valori fuori norma, un resoconto dettagliato o un allarme al medico curante.
Il lavoro “sporco”, ovvero l’analisi di ciò che noi ci riversiamo dentro, (cercate di capire il mio imbarazzo e siate clementi) avviene attraverso una serie di sensori inseriti infondo al dispositivo, nel caso di produzioni solide, vengono impiegati agenti chimici che hanno lo scopo di far disciogliere nell’acqua le sostanze prese in analisi.
Se il prospettare un futuro ricco di tecnologie che ci accudiscono e ci vegliano è rassicurante, anche in questo caso, a pensarci bene, possono salire dei dubbi a proposito della nostra privacy. Se fin’ora abbiamo immaginato un futuro in cui viene controllato ogni nostro spostamento, ogni nostra comunicazione e ogni movimento finanziario, ora si aprono potenzialmente nuove frontiere di spionaggio.
Un’azienda avrà interesse ad esempio a conoscere le condizioni di salute dei candidati ad un posto di lavoro, ma pensate anche alla velocità con cui si potrà analizzare la concentrazione geografica di talune patologie, arrivando velocemente alle cause ambientali.
Apprezziamo questo WC per quello che vale, e speriamo che gli uomini sapranno farne buon uso.