Com’era ampiamente prevedibile, a seguito del “crack” (presunto, in quanto sappiamo che è stato ottenuto tramite tecniche di ingegneria sociale) della console di casa Sony, sono cominciate a circolare le copie integrali dei giochi che possono essere lanciate dall’hard disk interno o addirittura da uno esterno (con delle limitazioni al momento, dovute all’uso di FAT32 come filesystem).
Tralasciando i classici discorsi sulla protezione e sulla pirateria, di cui abbiamo spesso parlato su queste pagine, è interessante notare come Sony avesse scelto il BluRay probabilmente pensando anche all’enorme capienza e al costo dei supporti vergini, che avrebbero potuto scoraggiare la diffusione delle copie.
Certamente un masterizzatore costa ancora troppo rispetto a quelli a disposizione per i DVD (che si trovano ormai a poche decine di euro), e lo stesso discorso vale per i supporti. Quindi questa strada sarà difficilmente percorribile ancora per un bel po’ di tempo, in quanto è necessario che una tecnologia si diffonda per ottenere un progressivo abbassamento dei prezzi.
L’unica soluzione rimane quella dell’hard disk, che ormai da tempo risulta anche la più economica. Un disco da 2TB acquistato per poco più di 100€ è quasi più conveniente persino dei DVD in termini di rapporto capacità / costo, e letteralmente straccia i BluRay su questo campo. Senza contare che risulta anche più pratico (occupa poco spazio), più veloce, ci si può scrivere, e non è limitato a una sola tipologia di informazioni.
Non è, quindi, un caso che questo sia diventato il medium d’elezione per chi, avendo a disposizione una Playstation 3 crackata, avesse deciso di fare incetta di giochi. Basta una rapida ricerca, e lo si legge tranquillamente in diversi forum su quest’argomento di discussione.
Il deterrente maggiore potrebbe essere rappresentato dalla dimensione dei giochi che, con le linee ADSL non particolarmente prestanti in diversi paesi al mondo, avrebbe potuto limitarne la diffusione. Ma ci sono due considerazioni da fare: il P2P va avanti lo stesso, grazie ai provider che offrono banda larga anche in uscita e che, quindi, possono “servire” anche i “parenti poveri” (che hanno una buona banda in entrata, ma scarsa in uscita).
Soprattutto l’elemento fondamentale rimane la capacità effettiva dei giochi. E qui molti avranno delle sorprese: sembra che la stragrande maggioranza, infatti, occupi molto meno degli 8,5GB massimi di un DVD doppio strato, giusto per fare un confronto diretto col predecessore…
Quello che, secondo Sony, avrebbe dovuto portare contenuti estremamente ricchi e inimmaginabili prima, ponendo un netto solco col “passato”, alla fine è un mezzo decisamente sottoutilizzato, quasi vuoto se pensiamo ai 25GB teorici della versione normale e, soprattutto, ai 50 di quella a doppio strato.
Ovviamente non è tutto così (lo sottolineo nuovamente), essendoci delle pregevoli eccezioni. Tanto per citare un paio di illustri nomi, Metal Gear Solid 4 occupa circa 24GB (un disco a singolo strato quasi del tutto pieno), mentre Finaly Fantasy XIII ben 40 (ne serve uno a doppio strato).
Ma c’era da immaginarselo, considerata la mole di filmati utilizzati, e l’audio non compresso. KillZone 2, invece, richiede 12GB, essendo la componente non interattiva meno presente. Fa sorridere, poi, WipeOut HD, che a malapena riesce a sfiorare i 2GB: le texture ad alta definizione dove saranno finite?
Singolare è una delle ultime uscite, Formula 1 2010, che nella versione PS3 occupa 3,6GB, mentre per la XBox 360 6,1GB, e infine per PC 8,2GB. Bisogna, però, considerare che nei giochi per la 360 è d’uso il padding del DVD, cioè aggiungere file contenenti roba inutile, in modo da far posizionare verso l’esterno del disco quelli che fanno parte effettivamente del gioco, area questa in cui il lettore DVD arriva alla massima velocità (12x). Rimane in ogni caso il dato troppo “leggero”, che può lasciare l’amaro in bocca.
Tutto ciò non è indice di scarsa qualità (un bel gioco non richiede necessariamente parecchio spazio), ma semplicemente frutto di un compromesso raggiunto dalle software house per arrivare alla famigerata scadenza e, soprattutto, rientrare nel budget allocato per lo sviluppo del gioco, rientrando il più presto possibile dagli investimenti.
Non bisogna stracciarsi le vesti davanti a quello che può sembrare uno scandalo (lasciare il supporto per lo più vuoto), perché bisogna sempre considerare che le risorse sono limitate e che realizzare gli asset del gioco, gli scenari, eventualmente i filmati, e la relativa fase di test, tutto ha un costo. Pensare di riempire tutto lo spazio semplicemente perché esiste è privo di senso pratico, e personalmente lo ritengo anche puerile.
Irrealistico soprattutto perché non ci si rende conto dei vincoli imposti dalla piattaforma. Una console con 512MB di memoria (nemmeno tutta utilizzabile, visto che una parte è riservata al sistema operativo) non la si può farcire di contenuti a proprio piacimento.
Tanto per fare un esempio, supponendo di avere a che fare con un gioco realizzato a livelli (o scenari che dir si voglia), e di considerare l’intera memoria a disposizione dove ogni volta viene caricato un livello, un DVD doppio strato ne conterrebbe 17, mentre un normale BluRay 50, e uno doppio strato ben 100.
Secondo voi un’azienda si può permettere di realizzare anche “soltanto” 17 livelli? Quanti artisti sarebbero necessari per modellare il tutto? E quanti betatester per la sessione di Q&A? Decisamente troppi, e il gioco richiederebbe parecchio tempo e ingenti somme per essere portato a termine. Spese che poche software house si possono o si sono potute permettere…
Ovviamente l’esempio è un po’ forzato, perché ci sono giochi che caricano dati man mano che si procede (l’Unreal Engine 3 è l’esempio più noto di engine che supporta il cosiddetto streaming), ma non dobbiamo dimenticare che in ogni caso questi contenuti vanno creati e testati, per cui rimangono sempre in piedi i limiti di cui sopra.
Per concludere è necessario aggiungere qualche considerazione. Il lettore BluRay della PS3 è soltanto un 2x, per cui la velocità è circa la metà di un DVD 12x; inoltre ha un seek time superiore.
Ciò ha comportato che, per ridurre i tempi di caricamento, l’installazione su hard disk sia praticamente obbligatoria per i giochi (alcuni la richiedono espressamente per funzionare), eliminando uno dei tipici vantaggi delle console (“inserisci il supporto e gioca“).
Inoltre lettore BluRay e hard disk in dotazione hanno fatto lievitare i costi sia di produzione (estremamente elevati all’inizio) che agli utenti finali (in particolare per gli europei, che hanno pagato ben più dei “cugini” giapponesi e americani per lo stesso hardware).
Dopo queste riflessioni ripropongo, quindi, la domanda che fa da titolo all’articolo: per giocare con questa console va bene il BluRay o, tutto sommato, il DVD sarebbe potuto bastare?