Yoperiodista (Io giornalista) è l’ultima trovata, a mio avviso strepitosa, del prestigioso quotidiano spagnolo El Pais che dimostra, ancora una volta, quanto altri paesi Europei (e non solo gli Stati Uniti, dunque) siano avanti nell’uso e nella penetrazione culturale del mezzo Internet.
A fianco della tradizionale home page di El Pais , i cui contenuti sono ovviamente redatti da una redazione di professionisti, vi sarà d’ora in poi una “seconda prima pagina” chiamata, appunto, “Yoperiodista ” interamente costruita dagli utenti, grazie ai loro contributi.
Il quotidiano spagnolo invita i propri lettori a caricare i propri articoli assieme a contenuti multimediali, quali video, foto, grafici, ecc. che verranno poi inseriti nella nuova sezione del sito web.
Inutile dire che in certi frangenti questa prima pagina sarà probabilmente più visitata e seguita di quella “ufficiale”, considerando che durante certi eventi la copertura offerta da tanti utenti, con fotocamere e cellulari, sarà superiore rispetto a quella dei media tradizionali, che necessitano di tempo per giungere sul luogo della notizia e hanno meno “occhi” di quanti ne abbiano gli utenti, per ovvie ragioni numeriche.
L’iniziativa spagnola dimostra come il mondo degli “old media” possa essere capace di comunicare con i new media, in particolare il giornalismo partecipativo, vedendolo non come avversario e antagonista, ma come fonte di integrazione e arricchimento del prodotto giornalistico tradizionale.
Tornando in casa nostra, penso sia davvero difficile che un quotidiano come il Corriere della Sera, che a fatica cita le fonti web dalle quali preleva contenuti (e prendendo spesso grossi abbagli), possa addirittura pensare di aprire una sezione del sito dedicata ai contenuti degli utenti.
Del resto posso capirli, a giudicare dalla qualità di molti articoli che spesso si leggono sulle pagine del quotidiano milanese, potrebbero avere problemi a crearsi un temibile concorrente in casa.