Qualche giorno fa il buon Alessio Di Domizio mi ha segnalato questo tanto interessante, quanto datato formato per la diffusione di contenuti video, stimolando la mia curiosità, ingrediente fondamentale affinché io dedichi un post all’argomento.
Vi anticipo immediatamente che è una di quelle storie che finisce male, dove con questa espressione intendo dire che in fin dei conti ci troviamo di fronte alla classica promettente tecnologia che nonostante la sua validità non riesce a raggiungere la meritata popolarità. La storia dell’ultimo secolo è piena di situazioni analoghe, soprattutto nel campo dei supporti audio-video.
Il Capacitance Electronic Disc o CED è un sistema di riproduzione video ideato e realizzato da RCA Corporation, un’azienda particolarmente attiva nel mercato dell’industria elettronica legata ai sistemi audio-video e famosa per aver acquistato nel 1929 la Victor Talking Machine Company, il più grande produttore di grammofoni al mondo.
Curiosamente il legame che c’è tra il grammofono e il sistema di riproduzione CED è maggiore di quanto si possa pensare. Contrariamente ai Compact Disc o ai Laserdisc, che vengono letti utilizzando raggi laser, i dischi CED sono letti fisicamente mediante una testina, analogamente a quanto accade con i dischi in vinile.
I dischi CED hanno un diametro di 30 cm e durante la riproduzione video ruotano ad una velocità costante di 450 rpm per un segnale NTSC e 500 rpm per un segnale PAL. Ogni rotazione immagazzina un certo numero di frame motivo che spiega una delle caratteristiche che rende il sistema CED particolarmente riconoscibile: non è possibile effettuare un fermo immagine durante la riproduzione, ma in pausa il sistema riproduce comunque in sequenza gli ultimi tre o quattro fotogrammi, cioè quelli della linea di rotazione in cui si trova.
Dal punto di vista qualitativo il CED era comparabile al sistema VHS che però sarebbe dovuto arrivare sul mercato molto più tardi. Il condizionale è dovuto al fatto che benché RCA iniziò la ricerca del sistema CED già nel 1964, la sua commercializzazione non iniziò prima del 1981, cioè ben 17 anni più tardi.
Si può ragionevolmente affermare che questo ritardo fu il motivo principale che decretò il fallimento commerciale di questo formato video. Una ricerca di mercato di RCA, infatti, stimò vendite eccezionali per un supporto con le caratteristiche del CED, ma tali stime si basavano sul fatto che la concorrenza dei sistemi VCR era essenzialmente assente nel periodo di commercializzazione inizialmente previsto.
Nel momento in cui i dischi CED furono messi in commercio, i sistemi VCR benché fossero agli albori, misero in discussione l’utilità di un formato video che consentiva la sola riproduzione, anche se a costi più bassi. Perché acquistare un riproduttore CED se, pagando qualcosa in più, si poteva avere un VCR attraverso il quale era possibile sia riprodurre, che registrare? La risposta del mercato a questa domanda ha portato RCA a dismettere nel 1984 la produzione e commercializzazione di player CED e, due anni più tardi, anche dei supporti.
Il declino e la fine del formato CED coincise a grandi linee con l’inizio della guerra dei formati per i sistemi VCR che vedeva tra i contendenti VHS, Betamax e, successivamente, il Video2000 di Philips, ma questa è un’altra storia.