L’Economist ha pubblicato di recente un articolo molto interessante sul prossimo importante traguardo dell’industria automobilistica: la ricerca della batteria perfetta.
Dalle batterie ricaricabili al litio-ione, che hanno contribuito a rendere possibile la rivoluzione dei cellulari negli ultimi 10 anni, ci si aspetta che ora possano alimentare anche le automobili.
“Sono sicuramente il prossimo passo”, dichiara Mary Ann Wright, boss della Johnson Controls-Saft Advanced Power Solutions, una azienda che ha recentemente aperto una fabbrica in Francia per la produzione di batterie al litio-ione destinati a futuri veicoli elettrici o ibridi.
Secondo l’analisi del signor Menahem Andreman, esperto californiano del mercato delle batterie destinate alle automobili, attualmente la quasi totalità dei fondi destinati alla ricerca stanziati dalle maggiori case automobilistiche, vengono indirizzati verso lo sviluppo delle batterie al litio-ione a discapito di tutti gli altri tipi di accumulatori.
Un vasto mercato mondiale è in attesa che le grandi marche capiscano come installare e far funzionare batterie al litio-ione sulle proprie automobili. Da adesso al 2015, sempre secondo le stime di Anderman, il mercato mondiale di batterie per veicoli totalmente elettrici o ibridi, sarà di più di 2.3 miliardi di euro.
Le prime verranno introdotte sul mercato già dal 2009, l’anno prossimo.
La General Motors (GM), spera di iniziare la produzione della sua Volt, auto elettrica dalle notevoli prestazioni, dal 2010. Questa data però è totalmente dipendete dallo sviluppo di batterie adeguate al veicolo stesso.
Il problema fondamentale è che la tecnologia delle batterie si sviluppa troppo lentamente. “Manca ancora molto tempo per poter avere la batteria perfetta per questo tipo di veicoli”, dichiara il Dottor Thackeray, scienziato dell’ Argonne National Laboratory in America.
Se comparate con la maggior parte dei componenti elettronici, che raddoppiano le loro performance mediamente ogni due anni, le batterie si sono sviluppate con una lentezza disarmante; adesso però, visto il trend mondiale indirizzato a diminuire l’uso di carburanti classici per dare spazio all’energia elettrica, avremo sicuramente, entro breve, delle gradite sorprese.