Sono passati ormai più di tre anni da quel 6 agosto 2004, quando il mondo iniziò a scaricare il Service Pack 2 di WindowsXP. La proverbiale acqua passata sotto i ponti ha già raggiunto l’oceano, è evaporata e si è trasformata in pioggia sulle montagne, facendo almeno 3 volte il percorso. Microsoft annuncia il rilascio in test del nuovo e fiammante SP3, quindi la sua prossima distribuzione agli utenti.
Da una parte c’è la comunità dei fedeli a XP che è contenta: in fondo un Service Pack è pur sempre un cumulo di novità. Dall’altra gli analisti finanziari e i proiezionisti di mercato, che pensano che così facendo Microsoft ritardi l’adozione di Vista da parte degli indecisi. In mezzo, infine, coloro ai quali importa poco perché XPSP2 gli va bene così com’è e WindowsUpdate basta e avanza.
Sicuramente non si può buttare alle ortiche il lavoro fatto finora dai programmatori del nuovo pacchetto di Microsoft, ma bisogna anche ricordare che le date hanno fatto un balletto mica male; sto parlando della data di uscita di Windows Vista e di quella del Service Pack, per non parlare del fine al supporto a XP, recentemente prorogato al 2010. Ecco, se le date non fossero mutate forse l’operazione poteva avere un senso, ma così la questione mi sfugge. E mi sfugge dal punto di vista di Microsoft, sia chiaro: io ho ancora XP sul mio Pc di casa.