Sono parecchi mesi che non faccio una riflessione sul mercato delle schede video il che è singolare per una rubrica che si chiama “Multimedia e Dintorni” e questa volta penso di aver trovato proprio il momento giusto per discuterne.
In questi ultimi sei mesi la situazione in questo particolare mercato è stata in continuo fermento. Da un lato, infatti, abbiamo ATI, divisione grafica di AMD, che ha presentato nell’ormai lontano Settembre 2009 con la Radeon HD 5870 il capostipite della famiglia di schede video Radeon HD 5000 e che nel corso di questi mesi ha avuto tutto il tempo di differenziare la propria offerta al fine di coprire ogni fascia di mercato e in mercati diversi (desktop, notebook e workstation).
In contrapposizione a questa situazione di superiorità in cui ATI non si ritrovava da parecchi anni, troviamo NVIDIA la cui situazione è difficile descrivere. I fatti sono che l’azienda di Santa Clara non ha proposto una valida alternativa all’intero ventaglio di offerta rappresentato dalle schede Radeon HD 5000 fino all’introduzione del tanto chiacchierato chip Fermi.
Quest’ultimo è arrivato nel Marzo 2010, sei mesi dopo la proposta ATI, e se dal punto di vista tecnologico è riuscito a rappresentare un’alternativa alla fascia alta di AMD, in termini prestazionali, benché sia competitivo, ci si aspettava di più considerando non solo il ritardo sulla concorrenza, ma anche che il suo secondo utilizzo potrebbe essere quello di scalda vivande visti gli elevati consumi e la conseguente cospicua dissipazione termica.
Il problema per NVIDIA tuttavia non è quello di aver partorito un prodotto poco competitivo, ma di aver fatto una scelta, quella di puntare su un’architettura monolitica che integra oltre 3 miliardi di transistor e le cui basi progettuali sono state realizzate probabilmente pensando più al mercato del GPGPU computing, che non a quello della computer graphics.
Tale scelta si ripercuote non solo con la nascita di un chip, GF100, dalle rese produttive certamente inferiori a quelle della controparte GPU ATI RV870, ma di una linea di prodotto che essenzialmente non c’è. Solo recentemente, dopo altri 4 mesi dalla presentazione di Fermi, NVIDIA ha commercializzato GF104, una sorta di GF100 ridimensionato e revisionato per coprire la fascia medio-alta del mercato ed ottenere rese produttive migliori.
Nel complesso a soli due mesi dal primo compleanno delle Radeon HD 5000, NVIDIA copre due segmenti di mercato con prodotti DirectX 11 compliant, mentre ATI li copre tutti avendo presentato anche le GPU RV840, RV830 e RV810.
Il risultato di quanto che vi ho raccontato fino ad ora è ciò che mi spinge a definire come particolarmente fortunato l’attuale periodo per ATI. Rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso, infatti, la divisione grafica di AMD ha registrato un incremento dell’87% nelle vendite delle GPU.
Questo importante dato si riversa nel raggiungimento di un altrettanto importante traguardo: secondo le stime di Mercury Research, azienda specializzata nelle ricerche di mercato, AMD ha superato NVIDIA nel mercato delle GPU per schede video (escluso quindi il settore integrato e notebook) raggiungendo il 51% dello share. Inoltre anche nel mercato complessivo della grafica, includendo anche i chip integrati e per notebook, AMD ha superato NVIDIA arrivando al 24,5% contro il 19,8% (il restante share è in mano ad Intel).
Le buone notizie per AMD, tuttavia, non finiscono qui. Recentemente Apple ha annunciato la nuova generazione di iMac e Mac Pro e indovinate un po? Tutti i nuovi modelli montano esclusivamente chip grafici AMD, dalla Radeon HD 4670, l’unica scheda non DirectX 11 del lotto, alla Radeon HD 5870 abbinabile nel Mac Pro a ben due processori Intel Westmere con sei core, passando per le Radeon HD 5670 e HD 5750.
La scelta strategica di NVIDIA di puntare su un approccio architetturale più votato al GPGPU computing, che non al tradizionale settore grafico, dati alla mano, non ha pagato, non tanto per la qualità dei prodotti sfornati, ma piuttosto per i ritardi e la conseguente assenza da tutti i segmenti di mercato con nuove GPU.
In conclusione, mentre NVIDIA avverte i suoi azionisti di vendite sotto le aspettative e si accinge presumibilmente a colmare il gap, ATI può lavorare serenamente alla sua prossima generazione di prodotti prevista per la fine dell’anno. Speriamo che al prossimo round la situazione si riequilibri: a causa dell’assenza di un reale concorrente, sono mesi che non si vedono ribassi dei prezzi significativi per le schede Radeon HD 5000.