Una possibile applicazione per la tecnologia bluetooth è quella del cosiddetto marketing di prossimità. Ovvero, la possibilità di inviare e ricevere sul proprio cellulare dotato di bluetooth, messaggi con informazioni in merito alle caratteristiche di un prodotto, alle condizioni di una promozione, e perché no, i punti essenziali di un programma politico, come nella foto che ritrae un dettaglio di uno stand del Partito Socialista di Catalunya [PSC]
Tutto molto bello detto così, ma quali sono le insidie?
Ci sono due livelli di difficoltà, il primo tecnologico, il secondo che definirei “della contestualità”.
Il problema tecnologico consiste nella difficoltà pratica di gestire lo scambio di informazioni tramite bluetooth; dall’attivazione sul proprio dispositivo della funzione, ai problemi di compatibilità, e così via. Considerazioni che fanno pensare ad una maggiore disponibilità, eventualmente da parte di un pubblico più giovane, più avvezzo a scambiare file via bluetooth.
Con livello della contestualità, mi riferisco a tutte quelle circostanze e fattori esterni che, producendo un sovraccarico di informazioni, rendono a dir poco sgradita, qualsiasi ulteriore richiesta di attenzione.
Pensiamo a quanto siamo contenti, in alcuni casi, che qualcuno cerchi di fermarci per strada per convincerci a firmare una petizione, o sottoporci un sondaggio. Insomma ci si potrebbe attendere che una elevata percentuale di messaggi siano rifiutati a priori da parte del destinatario.
Bisogna tenere presente che per ricevere un messaggio tramite bluetooth, non solo questo deve essere attivato, ma dobbiamo anche autorizzare il trasferimento dei dati. Quindi presumibilmente si accetteranno di ricevere solo quei messaggi ritenuti potenzialmente interessanti.
E tu, se la prossima volta che guardi una vetrina notassi un avviso che ti invita ad attivare il bluetooth, come ti comporteresti?