Alessio aveva già parlato , dalle pagine di questo blog, della bella iniziativa “gPC ”, il primo PC Linux venduto a soli 199 dollari in tutti i Wal-Mart d’America.
Lascia perplessi la notizia di questi giorni, che annuncia la volontà di Wal-Mart di non continuare la vendita del prodotto negli store, nonostante di fatto sia andato a ruba.
A rendere il prezzo così basso erano le caratteristiche tecniche: si trattava infatti di un computer dotato di processore VIA da 1,5 Ghz, 512 MB di RAM, Ethernet, 80GB HDD e masterizzatore DVD, con sistema operativo basato su una versione personalizzata del famosissimo (ed apprezzatissimo) Linux Ubuntu.
Il computer era evidentemente pensato per un uso domestico base, ottimo per controllare la posta, navigare in internet, scrivere qualche testo e, magari, comunicare con amici e parenti usando Skype.
gPC si caratterizzava inoltre per la distribuzione specifica di Linux, chiamata gOS, che rendeva particolarmente facile, e gradevole esteticamente, l’uso del computer e dei programmi installati.
Nonostante gli ottimi risultati di vendita, Wal-Mart ha deciso di non vendere più il prodotto nei suoi store fisici perché, sostiene la società, “non è ciò che i nostri consumatori cercano”. Ritengo sia molto difficile sostenere una tesi del genere, a fronte di dati di vendita eccellenti, e mi chiedo quali possano essere le vere cause alla base di questa decisione.
Dispositivi analoghi stanno del resto avendo grande successo, si pensi ad esempio all’eee PC di Asus che, anch’esso basato su una distribuzione personalizzata di Linux, sta vendendo molto bene, anche grazie al suo prezzo aggressivo.
È ancora troppo presto per parlare di computer basati su Linux che rimpiazzino completamente i tradizionali PC Windows, soprattutto in ambienti domestici dove gli utenti fanno un uso completo del computer, scaricando foto, giocando a videogames, ecc. I PC Linux possono, per ora, a mio avviso essere un’ottima macchina aggiuntiva da usare per funzioni base oppure essere un ottimo economico compagno di viaggio, come l’eee PC.
Certo è che, finalmente, Linux sta muovendo i primi seri passi verso una distribuzione di massa che potrebbe, in un prossimo futuro, mettere seriamente in difficoltà gli altri competitor a pagamento: Windows e OS X.