Giovedì scorso, il governo thailandese ha informato la stampa sulla necessità, a livello nazionale, di una investigazione informatica: pare che i monaci buddisti single usino i “pericolosi” siti di social networking come MySpace, Face Book, Bebo, hi5… per flirtare con persone dell’altro sesso.
“Stiamo cercado di trovare un modo per controllare l’uso del social networking da parte dei monaci” dichiara Chakrapob Penkair, ministro del governo locale.
Tutto è incominciato dopo che un gruppo autocostituito di civili thailandesi a guardia della nazione, della religione e del re, ha dichiarato che i monaci usano il sito californiano hi5 per flirtare con donne sconosciute. E hanno pure le prove: un utente, che si fa chiamare “Monk Chat”, ha spedito un messaggio a una donna con su scritto “I miss you” (mi manchi), notizia che è stata riportata anche dal Thai Rath , il maggiore quotidiano thailandese.
I monaci buddisti dovrebbero astenersi da pensieri sessuali, evitando qualsiasi tipo di contatto con le donne. In Thailandia ci sono 65 milioni di abitanti e circa il 90% è di religione buddista: questo può far capire perché la notizia abbia fatto tanto scalpore.
Charkapob incita gli altri utenti a redimere i monaci telematici. Dichiara: “Noi incoraggiamo le altre persone che usano il sito ad invitare i monaci ad andarsene: gli utenti devono far capire ai monaci che è inappropriato per loro chattare con donne online”.
Un segretario del ministero della cultura, Ladda Thangsupachai, viste le voci di un possibile blocco del sito hi5 e similari, asserisce che non è corretto proibire ai monaci l’utilizzo di Internet perché la rete può essere utilizzata proficuamente per l’insegnamento della filosofia buddista ai più giovani. “Il Cyberspace può essere molto utile ai monaci, ma è sbagliato utilizzarlo per abbordare ragazze.”
Fonte: http://abcnews.go.com