Se fosse uno scherzo e ci si potesse ridere sopra, diremmo che è presto per farsi prendere dal panico: dopo tutto il sistema RGB prevede 256^3 combinazioni, quindi 16.777.216 di colori. Ma siccome uno scherzo non è, e la Deutsche Telekom ha brevettato il magenta (CTM 002534774 per il colore #FF00FF), le cose sono un pochino più serie di quel che sembrano.
In primo luogo: come è possibile che ad una persona sana di mente sia venuto in testa di brevettare un colore? Oppure ribaltando la questione, come è possibile che non sia venuto in testa fino ad ora?
Secondo: come può un ufficio brevetti accettare una domanda simile? Nella mia testa di blogger implume, un brevetto serve a garantire un’invenzione, un’idea, un frutto dell’ingegno. Non si possono mica brevettare cose già esistenti. Altrimenti io brevetto l’aria, voi tutti mi dovete pagare e io divento miliardario. Se qualcuno un giorno dovesse inventare un colore al di fuori dello spettro del visibile allora forse se ne potrebbe parlare.
Terzo: ammettendo per un attimo che la cosa si possa fare (ma non si può, e l’Unione Europea l’ha già ribadito), perché impedirne l’utilizzo? Perché privare il mondo addirittura di un colore? La Deutsche Telekom ha infatti iniziato ad intimare di smettere di usare il magenta nei marchi di aziende olandesi e tedesche.
Questo gioco del “purché se ne parli” inizia a farsi fastidioso, secondo me. Mi è difficile credere che un’azienda del calibro del colosso telefonico tedesco non si renda conto che non ha speranza di spuntarla, e che la pubblicità negativa di una mossa simile è molto più grande di quella positiva. Considerando anche le brutte performance di borsa di questa estate e l’inesorabile dipartita di clienti dell’operatore (si parla di oltre 6000 persone al mese), si rischia di spargere sul campo di battaglia un sacco di sangue. Magenta.
(un sito con vignette e fotomontaggi satirici sulla questione: freemagenta.nl)